ciampiano
agg. Proprio dello stile e del pensiero di Carlo Azeglio Ciampi, decimo presidente della Repubblica italiana (1999-2006). ◆ Nel discorso di [Silvio] Berlusconi, parlando di Europa è affiorata [...] rafforzare la cultura della coesione», lo stesso identico concetto espresso da [Carlo Azeglio] Ciampi nel recente viaggio in • Se anche Oscar Luigi Scalfaro, alcune volte, colse l’occasione della festa della Repubblica per rivolgere un messaggio agli ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] il v., per dire il v., a dir v., per v. dire, espressioni con le quali s’introduce l’affermazione di una verità, o si corregge un’opinione espressa da altri. Come locuz. avv., per vero, veramente, in verità; poco com. la grafia in vero per invero ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il [...] valutazione del livello di intelligenza di soggetti in età evolutiva, espressa con un numero che costituisce il rapporto percentuale tra l’età mentale, valutata con uno speciale test, e l’età cronologica, calcolata in mesi (articolata in 7 livelli ...
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quadrato2
quadrato2 s. m. [lat. quadratum, neutro sostantivato dell’agg. quadratus (v. la voce prec.)]. – 1. In geometria, figura piana, quadrilatero avente i quattro lati, e così pure i quattro angoli, [...] (v. ring, n. 1). 5. Nella marina militare, l’ambiente o il complesso di ambienti delle navi da guerra destinato alla lo è. Q. di un binomio: dato il binomio a ± b, il suo quadrato è espresso dalla formula (a ± b)2 = a2 ± 2ab + b2. Come locuz. agg., al ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] piangeva. Nei compl. indiretti, si ha di regola la forma obliqua cui: l’amico di cui ti ho parlato, il fine a cui tendi, ecc.; ma qual cosa», riferito a tutto un concetto precedentemente espresso, e perciò usato dagli scrittori antichi anche in ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] (afa, rupe, golfo, monte), da quelle di grado forte che, fatta eccezione per l’, n’, š, sono scritte doppie (caffè, ruppe, atto, ecc.). Il grado forte della q è espresso graficamente con cq (es. acqua), raramente con qq (es. soqquadro). La consonante ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] men che (Orlando si sdegnò con Carlo Magno, E p. men che quivi non l’uccise, Pulci); ed è tuttora in uso la locuz. per poco non ...: per a. Oltre che con pochissimo, il superlativo può essere espresso da molto poco, assai poco, troppo poco, dalla ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce [...] una malattia, di un sintomo (malattia o., sintomo o.) con l’alterazione anatomica o biochimica di un organo. È contrapposto a funzionale ( l’arredamento interno. Composizione o. del capitale, nel pensiero economico di K. Marx, il rapporto, espresso ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] , che voleva sempre lo dopo parole terminanti in consonante e l’ammetteva anche in altre posizioni dalle quali oggi è scomparso del mia moglie (ma con i plurali e con loro e proprio l’articolo è espresso: i miei fratelli, le sue nipoti, il loro padre, ...
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guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] , e sim.). Determinando il modo del guardare o il sentimento espresso dallo sguardo: g. con insistenza; g. fisso; g. come ; non g. a spese né a fatiche. b. Seguito da di e l’infinito o da che e il congiuntivo, fare in modo, cercare, procurare: ...
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Espresso, L’ Settimanale di attualità politica, economica, culturale e di costume, di tendenza laica. Fu fondato a Roma nel 1955 da A. Benedetti. Dopo la direzione di E. Scalfari (1963-70), il settimanale passò nel 1974, sotto la direzione di...
L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo differenziale da parte di Leibniz, la...