jihadjihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento [...] alla parola guerra). – 1. Termine che nel linguaggio religioso islamico designa la «guerra santa» contro gli infedeli per l’espansione e la difesa della comunità, guerra intesa come dovere collettivo ma ...
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jihadista
〈ǧiha-〉 agg. e s. m. e f. [der. di jihād] (pl. m. -i). – 1. agg. Che si riferisce alla «guerra santa» dei fondamentalisti islamici contro gli infedeli: propaganda j., attentato jihadista. 2. [...] s. m. e f. Sostenitore, fautore della jihad intesa come «guerra santa». ...
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etnonazionale
(etno-nazionale), agg. Relativo all’essere e al sentirsi nazione da parte di un’etnia, di un popolo. ◆ C’è però anche un’altra idea di autogoverno (talvolta confusa con la precedente). [...] , p. 8, Le Idee) • l’immaginario collettivo è continuamente alimentato dall’azione di gruppi islamisti radicali che hanno fatto del jihad il sesto, inesistente, pilastro dell’islam. Da qui la paura diffusa, che impedisce di guardare ai musulmani come ...
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donna-bomba
loc. s.le f. Attentatrice imbottita di esplosivo che perde volontariamente la vita nell’azione terroristica da lei compiuta. ◆ Ancora donne-bomba, ancora un massacro di matrice islamico-cecena, [...] corrisposto per un maschio. (Carla Reschia, Stampa, 1° agosto 2005, p. 4, Estero) • Li definiscono i Romeo della Jihad. Conoscono una ragazza, la fanno innamorare, la spingono verso il qaedismo, la convincono a partire per una missione sacrificale ...
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martiropatia
s. f. L’essere disposti a immolarsi in nome di un ideale. ◆ Oggi la «martiropatia», l’idea che Jihad inteso come obbligo del credente e «martirio» coincidano, è largamente diffusa nel mondo [...] radicale; (Renzo Guolo, Repubblica, 29 novembre 2003, p. 1, Prima pagina) • il «sacrificio» in azione è la più alta forma di martirio anziché un suicidio. Una torsione della tradizione religiosa che dilata, ...
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mcdonaldizzazione
(macdonaldizzazione), s. f. Espansione colonialistica, penetrazione capillare basata sulla capacità di suggestione, che produce un appiattimento culturale a livello mondiale. ◆ Macdonaldizzazione. [...] , e complicato, neologismo descrive la potente forza di suggestione che sembrano avere i documenti della propaganda armata della Jihad sui giovani internauti musulmani: «Avere oggi una laurea in computer sciences ha un potere dogmatico superiore a ...
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McMondo
(Mc-Mondo, Mc Mondo), s. m. Il mondo globalizzato, rappresentato simbolicamente dalla catena di ristorazione veloce McDonald’s. ◆ Politica ed economia dei consumi sono diventate teologia. E non [...] dal nome commerciale McDonald’s e dal s. m. mondo, ricalcando l’espressione ingl. McWorld.
Presente nel titolo del libro di Benjamin R. Barber, Jihad vs. McWorld, New York 1996; trad. it. di Diego Montaldo, Guerra santa contro McMondo, Milano 1998. ...
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sharia
〈šarìi῾a〉 s. f., arabo (propr. «strada battuta»). – Legge sacra dell’islamismo, basata principalmente sul Corano e sulla sunna o consuetudine, che raccoglie norme di diverso carattere, fra le [...] quali si distinguono quelle riguardanti il culto e gli obblighi rituali da quelle di natura giuridica e politica; di quest’ultimo gruppo fanno parte le prescrizioni che regolano la conduzione della guerra santa (v. jihad). ...
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anticoalizione
(anti-coalizione), agg. Che si oppone a una coalizione di forze armate. ◆ Il Pakistan non può far altro che condannare l’attacco a Bagdad, come fa Teheran. I due paesi sono invasi da manifestazioni [...] degli attacchi terroristici e delle incursioni armate specie nel Sud e dell’Est del Paese, salutati dai vertici del jihad globale come indicatori di un’imminente disfatta dell’Occidente». (Fiorenza Sarzanini, Corriere della sera, 12 aprile 2007, p. 9 ...
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antidispotico
(anti-dispotico), agg. Che è contrario al dispotismo. ◆ Agli inizi l’Islam fu una religione liberatrice, anti-dispotica: fu la rivolta di individui e popoli - arabi, abissini, indù - che [...] vivevano alle periferie dei due grandi imperi bizantino e persiano. E anche il Jihad non è Guerra contro l’Altro, il Diverso: è «sforzo su se stessi», sforzo di prendere in mano il proprio destino, di emanciparsi e civilizzarsi attraverso la ...
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Termine arabo che può essere tradotto come "sforzo", da intendersi "sulla via di Dio", come impegno di automiglioramento del credente (j. al-ākbar, grande j. o j. superiore), di natura eminentemente intellettuale, rivolto ad esempio allo studio...
Jihad islamica
Organizzazione islamista radicale egiziana, derivata dai Fratelli musulmani, nota soprattutto per aver organizzato l’attentato al presidente egiziano nel 1981. Posta fuori legge dal governo egiziano, è dal 1991 guidata da A....