disco
s. m. [dal lat. discus, gr. δίσκος, affine all’aoristo δικεῖν «lanciare»] (pl. -chi). – 1. a. Attrezzo di forma lenticolare, un tempo di pietra o metallo, oggi sostituito generalmente da un corpo [...] al deterioramento. Tra le locuzioni più com.: incidere un d.; dischi di musica classica, di musica leggera, di musica jazz; cambiare disco, mettere nel fonografo un altro disco, e fig. cambiare discorso, spec. quando si tratti di discorso insistente ...
Leggi Tutto
break1
break1 ‹brèik› s. ingl. [dal verbo (to) break «rompere, separare, ecc.»] (pl. breaks ‹brèiks›), usato in ital. al masch. – 1. Interruzione, pausa; intervallo di riposo: fare un piccolo b. durante [...] .); la pausa per il caffè è anche detta, con espressione propria, coffee break ‹kòfi brèik›. 2. Nel linguaggio del jazz, breve figura improvvisata, melodica o ritmica, durante la quale il ritmo fondamentale s’interrompe, anche se continua ad essere ...
Leggi Tutto
sincopato
agg. [der. di sincope e, insieme, part. pass. di sincopare]. – 1. In linguistica, di parola che presenta una sincope, in cui si è verificata la sincope: il latino «caldus» è la forma s. di [...] un ritmo s.; era un blues molle, s., un contralto squillante (Pavese); musica s., espressione usata spesso per indicare il jazz. 3. In matematica, algebra s., stadio logicamente intermedio fra l’algebra retorica e l’algebra simbolica (v. simbolico, n ...
Leggi Tutto
grancassa
s. f. [comp. di gran(de) e cassa, che in questa accezione è un calco semantico dello spagn. caja «cassa, tamburo»]. – Strumento musicale a percussione, appartenente alla famiglia dei tamburi, [...] due basi di un cilindro di legno, che vengono percosse con una mazza rivestita di feltro o di cuoio (nella batteria jazz questa è azionata dal piede, anziché dalla mano, dell’esecutore): suonare la grancassa. In senso fig., battere la g., fare una ...
Leggi Tutto
baby fenomeno
loc. s.le m. Giovanissimo straordinariamente abile. ◆ Diciamo subito che assoluto protagonista di questo riuscito festival jazz è stato il baby fenomeno Francesco Cafiso, che a soli 12 [...] anni suona il sax da consumato professionista. (Sicilia, 3 settembre 2001, p. 18, Spettacoli) • Vai a capire la dirigenza neroazzurra, vai a capire i tecnici che si sono alternati in panchina negli ultimi ...
Leggi Tutto
sezione
sezióne s. f. [dal lat. sectio -onis «taglio» (der. di sectus, part. pass. di secare «tagliare»), attraverso il fr. section, di cui, in alcune accezioni più recenti (per es. in quella di «reparto, [...] , ciascuna delle varie famiglie di strumenti affini: la s. degli archi, degli ottoni, dei legni, delle percussioni; nell’orchestra jazz, la s. degli ottoni, la s. delle ance, la s. ritmica (che comprende pianoforte, chitarra, contrabbasso e batteria ...
Leggi Tutto
conga
cònga s. f. [voce ispanoamer., propr. femm. di congo «congolese, del Congo»] (pl. -ghe, o più spesso, alla spagn., congas). – 1. Danza cubana di origine africana, in 4/4 o 2/4, che viene eseguita [...] di barile, con una sola pelle (di diametro variabile tra i 20 e i 40 cm), tesa mediante cerchioni e tiranti a vite; si suona a mani nude ed è di uso frequente nella musica afrocubana (di solito in coppia, una acuta e una grave) e anche nel jazz. ...
Leggi Tutto
bridge1
bridge1 ‹briǧ› s. ingl. (propr. «ponte»; pl. bridges ‹brìǧi∫›), usato in ital. al masch. – 1. Nel linguaggio del jazz, l’inciso centrale del ritornello di un tema; nei temi di forma AABA è indicato [...] da B ed è una frase di otto battute preceduta da una diversa frase di otto battute ripetuta due volte, e seguita dalla stessa frase iniziale. 2. Nel linguaggio di Internet, relais utilizzato per creare ...
Leggi Tutto
salsa3
salsa3 s. f. [dallo spagn. salsa «salsa, salsa piccante»]. – Stile della musica popolare da ballo d’origine cubana, che fonde, in numerose varianti, ritmi di danze afroamericane (bolero, cha cha [...] parte orientale degli Stati Uniti d’America, e spec. a New York, la salsa ha risentito dell’influsso del jazz e soprattutto si è arricchita di elementi sudamericani, raggiungendo in questi ultimi decennî una notevole popolarità anche internazionale. ...
Leggi Tutto
best of
loc. s.le m. inv. Il meglio di. ◆ Stasera, con la solita formula del doppio concerto (alle 21 e alle 23.30), Tuck and Patty proporranno un repertorio con il meglio della loro discografia, una [...] 1988 agli ultimi Chocolate Moment e A Gift of Love del 2004, spaziando tra le note dal pop al gospel, dal blues al jazz, dal folk al country. (Massimiliano Leva, Repubblica, 18 aprile 2006, Milano, p. XII) • Tra cd audio e video-clip, nei due dischi ...
Leggi Tutto
Genere musicale sorto negli USA intorno all’inizio del 20° sec., frutto di un lungo processo di sincretismo tra forme musicali occidentali e poetiche africane, che risalivano alla memoria culturale degli schiavi deportati nel continente americano...
Batterista jazz afroamericano (Pittsburgh, Pennsylvania, 1919 - New York 1990). Attivo dal 1939, considerato tra i più importanti batteristi con K. Clarke e M. Roach, è stato tra i fondatori dello stile hard bop con cui si è affermato dalla...