serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] paese, una nazione di s. B); in partic., cittadini (o anche lavoratori, dipendenti, ecc.) di s. B, con riferimento a categorie sociali alcalino-potassica o mediterranea, tipica dei vulcani dell’Italia merid., con rocce ricche soprattutto di ossido ...
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beneficio
benefìcio (non com. benefìzio) s. m. [dal lat. beneficium, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare» (cfr. -ficio)]. – 1. Qualsiasi atto o concessione con cui si fa del bene ad altra persona [...] o accordare al minorenne il perdono giudiziale. d. In rapporti di lavoro, b. accessorî (in ingl. fringe benefits, v. benefit), 1274), così come il Concordato fra la S. Sede e l’Italia, nella revisione del 1984 (art. 28), prevedono l’estinzione dei ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] della Francia; la p. montuosa, costiera, insulare, peninsulare dell’Italia; la p. alta, bassa del paese; la p. vecchia, in un determinato momento: affidare le p. (di un’attività, di un lavoro collettivo); io la mia p. l’ho fatta; esser sue p. dênno ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] il migliore è non p. (Ennio Flaiano); p. da Roma, dall’Italia, dalla propria città, dal proprio paese; p. per la Sardegna, per moto scintillante; p. in missione (o per una missione), per lavoro, per affari, per un viaggio di piacere, per le vacanze. ...
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barbonismo
s. m. Il vivere da barbone, senza fissa dimora, con aspetto trasandato e incolto, ai margini della società. ◆ «Tra di noi non c’è nessuno segnalato alla Questura, non ci sono marginali. E [...] riservati e poco inclini al chiasso. Loro che in Italia ed in Trentino avvertono con fastidio la diffusione della bestemmia finanziarie con le quali si è indebitato. C’è chi invece il lavoro non ce l’ha e chi, ancora, è stato salvato dal barbonismo ...
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job
〈ǧòb〉 s. ingl. [di etimo incerto] (pl. jobs 〈ǧòb∫〉), usato in ital. al masch. – Termine che in inglese ha varie accezioni, di cui sono soprattutto note in Italia e nell’uso internazionale quelle [...] da svolgere; in alcune espressioni tecniche del linguaggio economico (per es., job analysis), anche produzione, lavoro produttivo. Con accezione partic., in informatica, elaborazione complessa svolta da un calcolatore elettronico, spesso articolata ...
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bullying
s. m. inv. Bullismo, maltrattamento, intimidazione, vessazione, violenza psicologica perpetrata in una scuola o in un posto di lavoro. ◆ Daniel era piccolo fisicamente e timido. «Sembrava una [...] combattuta in quella inusuale trincea che è il posto di lavoro, ha un vissuto senza confini lessicali. I modi di sopraffazione viene perpetrata: in Norvegia e Giappone è il bullying; in Italia, Svezia, Francia, Germania e Est europeo, si parla di ...
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lavoratore povero
loc. s.le m. Lavoratore che, con il proprio salario modesto, non riesce a superare la soglia di povertà. ◆ Nel mondo, un lavoratore su due – quasi 1,4 miliardi di persone – guadagna [...] , 30 aprile 2005, p. 4, Attualità) • da anni i livelli di disuguaglianza crescono e anche in Italia cominciamo a vedere il fenomeno dei lavoratori poveri: quelli intervistati dalla Fiom non sono molto lontani dall’esserlo. E i giovani appena laureati ...
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furbetto del cartellino
loc. s.le m. (iron.) 1. Lavoratore dipendente che si assenta dal lavoro eludendo i controlli sul cartellino orario. 2. Giocatore, tipicamente di calcio, che simula sfacciatamente [...] 2016, Cronaca) • [tit.] Furbetti del cartellino, stavolta a Siracusa: / shopping e giardinaggio in orario di lavoro. (Stampa.it, 7 settembre 2016, Italia).
Composto dall’agg. e s. m. alterato furbetto, dalla preposizione articolata del e dal s. m ...
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porte girevoli1
porte girevoli¹ loc. s.le f. pl. Nel linguaggio politico, il fenomeno dello spostamento di dipendenti di alto livello da posti di lavoro del settore pubblico (per esempio, parlamentari [...] nello stesso settore nel quale si operava. I casi in Italia non mancano: capi di Stato maggiore o generali a quattro stelle appena pensionati che sono finiti a lavorare per industrie di armamenti; ex ambasciatori che svolgono compiti di relazioni ...
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Italia Lavoro
Società per azioni, totalmente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che opera come ente strumentale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali allo scopo di promuovere la realizzazione di progetti...
Architetto (Praga 1674 - ivi 1766). Formatosi in Italia, lavorò a Praga tra il 1709 e il 1740. La sua opera è collegata stilisticamente ai Dientzenhofer. A Praga costruì, nel collegio dei gesuiti Clementinum, la chiesa di S. Clemente (1712-15);...