avvampare
v. intr. e tr. [der. di vampa]. – 1. intr. (aus. essere) Prendere vampa, accendersi divampando: il fuoco, la legna avvampò; per estens., risplendere o arrossarsi, farsi di fiamma: il cielo [...] tempesta, e quando avvampa L’ora, e quando poi gela (Leopardi). Fig., letter., ardere per qualche forte sentimento: a. di sdegno, d’ira, di passione; Di fuor si legge com’io dentro avampi (Petrarca). 2. tr. a. letter. Accendere, far ardere: Et alti e ...
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accecamento
accecaménto s. m. [der. di accecare]. – 1. a. L’accecare, l’essere accecato, nel sign. proprio o anche in quello estens. (per il quale è meno com. che accecatura); fig., offuscamento, turbamento: [...] l’a. della ragione; a. prodotto dalla passione, dall’ira. b. Nel linguaggio milit., tiro d’a., tiro eseguito con proiettili d’artiglieria nebbiogeni, in modo da impedire che i difensori di una posizione possano osservare il terreno antistante e i ...
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accecare
v. tr. e intr. [der. di cieco] (io accèco, tu accèchi, ecc.; le forme con -cie- sono rare). – 1. tr. a. Rendere cieco, privare della vista: accecarono tutti i prigionieri; una scheggia di granata [...] sole, un fumo, una polvere che acceca. Fig., togliere il senno, la ragione: la passione lo acceca; era accecato dall’ira. b. estens. A. una conduttura, un canale, ostruirli, intasarli; a. una finestra, murarla; a. una falla, in marina, tapparla con ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] sentimenti dell’animo: parlare con a. di sdegno, di pietà, con a. umile, supplichevole; Parole di dolore, accenti d’ira (Dante). 4. poet. Voce, parola: Armonïosi accenti Dal tuo labbro volavano (Foscolo); soleva ogni lontano accento Del labbro tuo ...
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deporre
depórre (ant. dipórre e depónere) v. tr. [lat. depōnĕre, comp. di de- e pōnĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. a. Porre giù, togliersi di dosso: d. un carico, un peso; depose il sacco che [...] b. D. un pensiero, un’idea, rinunciare a un proposito, non pensarci più. c. Cessare di nutrire un sentimento: d. l’odio, l’ira, il solito orgoglio. d. D. da un ufficio, da un grado, privare dell’ufficio, del grado; anche di regnanti: il re fu deposto ...
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venturo
agg. [dal lat. venturus, part. fut. di venire «venire»]. – Che verrà, che è per venire: l’attesa del v. Messia; Da questa parte ... sono assisi Quei che credettero in Cristo v. (Dante); O tementi [...] dell’ira ventura, Cheti e gravi oggi al tempio moviamo (Manzoni). Riferito a indicazione di tempo, futuro, prossimo: l’anno, il mese v.; la settimana v.; lunedì v. (più com. prossimo; ma talora i due agg. si usano con sign. distinto: parto lunedì ...
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accerito
agg. [der. di cera 2, nel sign. di «aspetto (accigliato)»], tosc. – Rosso nel viso, per ira, caldo, febbre, ecc.: si vedeva Vestro a. come un gambero, con un gran grembiulone bianco, un tegamino [...] d’olio e una penna di falco in mano, che, mogio mogio, ungeva l’arrosto (Fucini) ...
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accesso
accèsso s. m. [dal lat. accessus -us, der. di accedĕre «accedere»]. – 1. a. L’atto, il fatto, e anche la possibilità o la facoltà di accedere, cioè di avvicinarsi o di entrare in un luogo: dare, [...] patologico e con insorgenza e cessazione repentine: a. febbrile, asmatico, epilettico, ecc. b. Impeto, impulso improvviso: a. di follia, a. d’ira; avere un a. di gelosia; in un a. di furore, la colpì selvaggiamente; scherz.: in un a. di generosità. ...
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santissimo
santìssimo agg. [superl. di santo]. – 1. a. Propriam., ma di uso raro, che possiede santità in altissimo grado, che è sommamente sacro: Io ritornai da la s. onda Rifatto sì come piante novelle [...] tono più o meno irriverente), Madonna s.!, Dio s.!, s. Iddio!, e sim., o anche soltanto santissimo!, per esprimere impazienza, ira o rabbia repressa. c. Con uso sostantivato, lo stesso che testicoli, nelle frasi eufem. e volg. rompere i s., arrecare ...
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esalare
eṡalare v. tr. e intr. [dal lat. exhalare, comp. di ex- e halare «alitare, soffiare»]. – 1. tr. Mandar fuori, spandere da sé vapori, profumo o altre sostanze che si disperdono invisibilmente [...] fig.: e. l’anima, lo spirito, l’ultimo respiro, morire; non com., sfogare: e. la rabbia, lo sdegno; esalata l’ira, ritornano nella quiete prima (Boccaccio). 2. intr. (aus. essere) Uscir fuori spandendosi nell’aria: dalle rose esalava un soave profumo ...
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Sigla di Irish Republican Army. Organizzazione militare clandestina sorta, con il nome di Irish Volunteers, nel primo decennio del Novecento per liberare l’Irlanda dal dominio inglese.
Dopo la divisione dell’Irlanda (1921), l’IRA costituì il...
Improvviso e violento moto dell'animo, di carattere passionale e non temperato dalla ragione, che tende a sfogarsi con parole veementi, talvolta con offese, con una punizione eccessiva o con la vendetta, contro la persona che, volontariamente...