incendere
incèndere v. tr. [dal lat. incendĕre] (coniug. come accendere), letter. – Accendere, ardere, bruciare: de la gente ch’entro v’era incesa (Dante); Libica estate a me le membra incende (Carducci). [...] Anche fig., infiammare d’amore, d’ira o d’altra passione: Amor, che ’ncende il cor d’ardente zelo (Petrarca); e nell’intr. pron.: fra essi [i prìncipi macedoni] cocentissime fiamme d’odio s’incesero (L. B. Alberti). ◆ Part. pass. incéso, anche come ...
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raffrenare
v. tr. [der. di frenare, col pref. ra-] (io raffréno, ecc.). – Forma letter. o più elevata di frenare, spesso con valore intens.: Anzi ristringe al corridor la briglia, E lo raffrena sovra [...] scatenato (Boccaccio); di atti, istinti e impulsi: esclamò forte, quasi non potesse r. l’impeto della voce (Capuana); r. l’ira, la collera, la passione. Con senso più generico (trattenere, fermare e sim.): avvenga che [i Visigoti] per varie cagioni e ...
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tracio
tràcio agg. e s. m. e f. [dal lat. Thracius] (pl. f. -cie). – Della regione della Tracia, dei Traci (v. trace): la lingua t., o, come s. m., il tracio, la lingua parlata dai Traci (v. anche traco-frigio); [...] il Mare Tracio, la parte più settentrionale del mare Egeo; nell’uso poetico: il t. cantore, Orfeo; E al tracio suon chetavasi De’ venti il fischio e l’ira (V. Monti), al suono della lira di Orfeo. Come sost., abitante, nativo della Tracia. ...
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collottola
collòttola s. f. [der. di collo1]. – 1. Parte posteriore del capo, nuca: battere la c.; dietro alla c. gli mise Il fier Lurcanio un colpo che l’uccise (Ariosto); l’ira gli cresceva ... per [...] la minaccia quasi certa di una sfarinata di neve sulla c. (Paolo Volponi); anche di animali: i gatti si prendono per la collottola. In usi fig., letter. o poet. (non quindi del linguaggio com.): avere ...
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inchiavare
v. tr. [der. di chiave], ant. o region. – Chiudere a chiave, sotto chiave: Orgoglio et ira il bel passo ond’io vegno Non chiuda, e non inchiave (Petrarca). ◆ Part. pass. inchiavato, anche [...] come agg.; in araldica, detto dello scudo di due smalti che s’inseriscono l’uno nell’altro con denti lunghi triangolari e, anche, di altri elementi che s’inseriscono allo stesso modo (per es., capi, bordure, ...
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rabbonire
v. tr. [der. di buono, col pref. ra-] (io rabbonisco, tu rabbonisci, ecc.). – Far tornare buono, cioè placare, far deporre l’ira, lo sdegno, la rabbia: arrivò tutto infuriato, ma riuscii a [...] rabbonirlo con poche parole; intr. pron., placarsi: si rabbonirono subito. Col senso di calmare, placare, anche riferito agli elementi: Nettuno rabbonì il mare; il vento s’era rabbonito. ◆ Part. pass. ...
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diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] ha mandato; è il d. che mi ha spinto a mettermi in questi impicci. Come esclam. di meraviglia e di dispetto: d.!; d’ira e di disappunto: corpo del d.!, corpo di mille d.!, sangue del d.!, per tutti i d.!; in imprecazioni contro persona fastidiosa: va ...
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rabbuiarsi
v. intr. pron. [der. di buio, col pref. ra-] (io mi rabbùio, ecc.). – Diventare buio, oscurarsi: poco prima che scoppiasse il temporale, il cielo si rabbuiò tutto; il tempo si rabbuia; impersonale, [...] non com., farsi notte: si rabbuiò a un tratto. In senso fig., come manifestazione esteriore di persona presa da ira, sdegno, sospetto: a quella vista, si rabbuiò in volto. Raro (e nelle sole forme semplici) l’uso senza particella pron.: il cielo ...
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cupidigia
cupidìgia s. f. [lat. *cupiditia, der. di cupĭdus «cupido»] (pl. -gie). – Avidità sfrenata di ricchezze, di possesso: c. di denaro; c. dell’altrui (Leopardi); meno com.: c. di onori, di potere, [...] di vendetta; anche assol.: eccitare la c.; Oh cieca c. e ira folle (Dante). In altro senso, desiderio molto vivo: Tanta in lor c. è che riluca Omai nel ciel l’alba aspettata e lieta (T. Tasso); anche, desiderio concupiscente: guardare una donna con ...
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bizza1
biżża1 s. f. [etimo incerto]. – Capriccio stizzoso e di breve durata, senza serio motivo: il bambino fa le b.; non sopporto le sue bizze. Meno com., ira, collera: a sentirsi chiamar Polendina, [...] compar Geppetto diventò rosso come un peperone dalla b. (Collodi); andare, montare in b., stizzirsi, andare in collera: è una parola da fare spiritare e andare in b. anche i più flemmatici (Salvini). ◆ ...
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Sigla di Irish Republican Army. Organizzazione militare clandestina sorta, con il nome di Irish Volunteers, nel primo decennio del Novecento per liberare l’Irlanda dal dominio inglese.
Dopo la divisione dell’Irlanda (1921), l’IRA costituì il...
Improvviso e violento moto dell'animo, di carattere passionale e non temperato dalla ragione, che tende a sfogarsi con parole veementi, talvolta con offese, con una punizione eccessiva o con la vendetta, contro la persona che, volontariamente...