smaltire
v. tr. [dal germ. *smaltjan «rendere liquido, fluido», cfr. il ted. schmelzen «struggere, fondere»] (io smaltisco, tu smaltisci, ecc.). – 1. a. Digerire completamente ciò che si è ingerito: [...] , uscire dallo stato di ubriachezza. b. In usi fig., far passare, fare sbollire: s. una cotta, un’infatuazione; s. l’ira, la rabbia, la bile; meno com., mandare giù, ingoiare, sopportare senza poter reagire: non riuscire a s. un’ingiuria, un’offesa ...
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prevalere
prevalére v. intr. [dal lat. praevalere, comp. di prae- «pre-» e valere «essere forte»] (coniug. come valere, anche per le forme ant.; aus. essere e avere). – 1. Avere maggior valore, maggior [...] Fra due legni ineguali egual si mira, Ch’un d’altezza preval, l’altro di moto (T. Tasso); nell’animo di Renzo l’ira prevalse all’abbattimento (Manzoni); e, ma in altro senso, con la prep. in: il guardo che dissimula Quanto in altrui prevale (Parini ...
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improvviso1
improvviṡo1 (ant. o letter. improviṡo) agg. e s. m. [dal lat. improvisus, comp. di in-2 e provisus, part. pass. di providere «prevedere»]. – 1. agg. a. Di cosa che giunge imprevista, inaspettata, [...] d’un tratto, senza preparazione o premeditazione: fece un movimento i.; ebbe un i. mutamento d’umore, un i. scatto d’ira; amore, odio improvviso. c. Di persona (con valore quasi avverbiale), inatteso: giunse i.; anticam. anche con il senso di ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] genere; nell’antica tradizione teologica, p. (o vizio) capitale, ognuno dei sette peccati (superbia, avarizia, lussuria, ira, invidia, gola, accidia) considerati come principio e causa di innumerevoli altre colpe. In senso generico, fare, commettere ...
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irritare1
irritare1 v. tr. [dal lat. irrītare, di etimo sconosciuto] (io ìrrito, ecc., alla lat. irrìto, ecc.). – 1. a. Provocare ira, stizza, risentimento; far perdere la calma, la pazienza: la sua [...] risposta m’ha irritato; mi irrita il suo tono arrogante, il suo atteggiamento di sprezzante superiorità, la sua flemma. Nell’intr. pron., irritarsi, provare stizza, risentimento, spazientirsi: si è irritato ...
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irruento
irrüènto (o irrüènte) agg. [dal lat. irruens -entis, part. pres. di irruĕre «irrompere», comp. di in-1 e ruĕre «precipitarsi»]. – Che si avventa, che irrompe con forza impetuosa. In senso proprio, [...] G. Salvadori). Più com. in senso fig., impetuoso, violento, detto della persona e delle sue manifestazioni, sia per impulso momentaneo (d’ira, di sdegno, di minaccia), sia per temperamento: un uomo i.; carattere i.; invettive i.; il tono i. delle sue ...
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inselvaggire
v. tr. e intr. pron. [der. di selvaggio] (io inselvaggisco, tu inselvaggisci, ecc.), letter. raro. – Rendere, e nell’intr. pron. diventare, selvaggio o selvatico; inasprire, inasprirsi: [...] l’ira ne’ superiori serra e inselvaggisce l’animo de’ giovanetti (Rosmini). ...
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stronfiare
v. intr. [der. di tronfiare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io strónfio, ecc.; aus. avere), tosc. – 1. Sbuffare in modo rumoroso, per spossatezza, grassezza, malcontento, ira e sim.: saliva [...] le scale stronfiando; con riferimento ad animali: il cavallo è coperto di schiuma, ansima, stronfia, soffia a fatica (Silone). 2. Russare fragorosamente ...
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gueffa1
guèffa1 s. f. [dal longob. wiffa], ant. – Matassa; far gueffa, aggiungersi, sovrapporsi ad altro: Se l’ira sovra ’l mal voler fa gueffa, lezione di alcuni codici ed edizioni della Commedia (Inf. [...] XXIII, 16), mentre altri leggono s’aggueffa (v. aggueffare) ...
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inacerbire
(ant. innacerbire) v. tr. [der. di acerbo] (io inacerbisco, tu inacerbisci, ecc.). – Rendere acerbo o più acerbo; per lo più nel sign. fig. di inasprire: i. un dolore, una questione; i. gli [...] animi; E qui più sempre l’ira e l’odio interno Inacerbisce, e ’l cor stimola e fiede (T. Tasso). Come intr. pron., inacerbirsi, farsi più acerbo, inasprirsi: inacerbirsi contro un avversario; il suo odio s’inacerbì. ◆ Part. pass. inacerbito, anche ...
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Sigla di Irish Republican Army. Organizzazione militare clandestina sorta, con il nome di Irish Volunteers, nel primo decennio del Novecento per liberare l’Irlanda dal dominio inglese.
Dopo la divisione dell’Irlanda (1921), l’IRA costituì il...
Improvviso e violento moto dell'animo, di carattere passionale e non temperato dalla ragione, che tende a sfogarsi con parole veementi, talvolta con offese, con una punizione eccessiva o con la vendetta, contro la persona che, volontariamente...