retta1
rètta1 s. f. [forse lat. arrecta (auris) «(orecchio) rizzato, teso»]. – Nell’espressione dare r. a qualcuno, prestargli ascolto, attenzione; lasciarsi persuadere da lui; seguirne gli ammonimenti, [...] dà r. ai mosconi che le girano intorno; nessuna gli dà r., a quel dongiovanni da strapazzo. In usi fig., di sentimenti, di impulsi e stimoli, lasciarsene dominare: non dar r. a quel che ti suggerisce l’ira; se dessi r. all’appetito, mangerei sempre. ...
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escandescenza
escandescènza s. f. [dal lat. excandescentia; v. la voce prec.]. – Manifestazione d’ira, con parole violente e gesti minacciosi; usato soprattutto al plur., nella locuz. dare in escandescenze. ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] sentimenti e alle loro manifestazioni, forza particolarmente intensa: reprimere la v. degli istinti, della passione; sfogare, contenere la v. dell’ira. 2. a. Ogni atto o comportamento che faccia uso della forza fisica (con o senza l’impiego di armi o ...
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protervia
protèrvia s. f. [dal lat. tardo protervia, der. di protervus «protervo»]. – Superbia insolente, arroganza ostinata, sfrontata, petulante, spesso accompagnata a ira, a rancore: la sua p. mi [...] esaspera; mi guardò ancora incerta, ad ogni modo senza più traccia della sua dolorosa p. (Landolfi) ...
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leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara [...] golpe e il lione: perché il lione non si defende da’ lacci, la golpe non si defende da’ lupi (Machiavelli). Può anche denotare ira e impeto: si avventò come un l.; quando s’arrabbia diventa un leone. Simboleggia inoltre la maestà dell’aspetto e del ...
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tenace
agg. [dal lat. tenax -acis, der. di tenere «tenere»]. – 1. a. Propriam., che tiene, detto di sostanza che ha molta forza adesiva e che pertanto ha presa su altri corpi e li trattiene: una colla [...] : O t. memoria, o fero ardore (Petrarca). b. Fermo, costante, ostinato: il traea l’insuperabil forza Del cielo, e di Giunon l’ira t. (Caro); più spesso con riferimento a persona e alle sue azioni, e con intenzione di lode: un uomo t., fermo nel suo ...
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presso1
prèsso1 avv., prep. e s. m. [lat. presse «strettamente», avverbio der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. avv. Vicino, in luogo non lontano da quello in cui si parla o a cui [...] rimanendo invariabile, con il sign. di «vicino»: essere presso a morire; Andreuccio ... fu presso a convertire in rabbia la sua grande ira (Boccaccio); Era il vespro, era nel mare Presso a scender l’astro d’oro (Saba); ant., con questo sign., come ...
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straziare
v. tr. [der. di strazio] (io stràzio, ecc.). – 1. a. Causare ferite, lesioni, mutilazioni e sim., non solo terribilmente dolorose, ma anche lesive della dignità umana: prima di fucilarlo, lo [...] un lavoro, eseguirlo con grande imperizia, ecc. c. ant. Schernire, dileggiare, ferire con lo scherno: Calandrino, se tu avevi altra ira, tu non ci dovevi per ciò s. come fatto hai (Boccaccio). ◆ Part. pres. straziante, frequente come agg., che causa ...
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scoppio
scòppio s. m. [lat. sclŏppus e stlŏppus, voce onomatopeica; cfr. schioppo]. – 1. a. Lo scoppiare, l’aprirsi con violenza e fragore, per eccesso di pressione: lo s. di un pneumatico, di una caldaia. [...] a. Il prorompere improvviso di una manifestazione emotiva, di un sentimento, uno stato d’animo: uno s. di risa; avere uno s. d’ira, di collera; la collera finiva poi con grandi s. di pianto (De Roberto). b. L’insorgere imprevisto e repentino di fatti ...
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Sigla di Irish Republican Army. Organizzazione militare clandestina sorta, con il nome di Irish Volunteers, nel primo decennio del Novecento per liberare l’Irlanda dal dominio inglese.
Dopo la divisione dell’Irlanda (1921), l’IRA costituì il...
Improvviso e violento moto dell'animo, di carattere passionale e non temperato dalla ragione, che tende a sfogarsi con parole veementi, talvolta con offese, con una punizione eccessiva o con la vendetta, contro la persona che, volontariamente...