iperbolicoiperbòlico agg. [dal lat. tardo hyperbolĭcus, gr. ὑπερβολικός (soltanto nel sign. 1)] (pl. m. -ci). – 1. Dell’iperbole, che costituisce iperbole, o fa uso di iperboli: frase, espressione i.; [...] fra i tempi impiegati dai due segnali: il luogo dei punti nei quali tale differenza ha un certo valore è un’iperbole. c. In astronautica, è detta velocità i. la velocità che un veicolo spaziale deve avere per allontanarsi indefinitamente dalla Terra ...
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troneggiare
v. intr. [der. di trono] (io tronéggio, ecc.; aus. avere). – Stare seduto con sussiego, come un re sul trono: il direttore troneggiava in un’ampia poltrona. In usi estens., sovrastare sugli [...] loro tutti i sabati, troneggiò in mezzo al mondo cosmopolita che vi si dava convegno (De Roberto); spesso scherz., o iperbolicamente retorico: troneggiava in mezzo alla sala, tra uno stuolo di ammiratori. Fig., di cose, fare bella mostra di sé: la ...
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musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della [...] anche il sentimento ispiratore: la m. del Tasso è la malinconia. d. Decima m., locuz. usata talvolta per indicare iperbolicamente una poetessa degna d’assidersi accanto alle nove Muse della mitologia; o una nuova forma di ispirazione, come l’Energia ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] abita a pochi p. da noi; è qui a due p., è a un p. da qui, non c’è che un p., e sim., per indicare iperbolicamente breve distanza; anche fig.: dal furto all’assassinio spesso non c’è che un p.; dalla vita alla morte il p. è breve. b. Unità di misura ...
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pupilla2
pupilla2 s. f. [dal lat. pupilla, propr. dim. di pupa «bambola, bambina» (per la piccola immagine che vi si vede riflessa)]. – 1. a. In anatomia, l’orifizio circolare situato al centro dell’iride, [...] era caro come (o più che) la p. dei suoi occhi; le voleva bene come alla p. degli occhi suoi (Verga); come epiteto iperbolicamente laudativo, riferito a persona amata: sei la p. dei miei occhi, il mio bene più caro. d. Con ulteriore estens., nell’uso ...
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allucinante
agg. [part. pres. di allucinare]. – 1. Relativo a un’allucinazione. 2. fig. a. Abbagliante, di grande intensità: gli pareva che quegli occhi lo guardassero con una fissità allucinante. b. [...] smarrimento, che sembra provenire da un’allucinazione; incredibile, irreale: visioni allucinanti; uno spettacolo a., una vicenda allucinante. 3. Iperbolicamente, spec. nel linguaggio giovanile, stupefacente, incredibile, in senso positivo o negativo. ...
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pieta
pietà s. f. (ant. pietate, pietade) [lat. piĕtas -atis (der. di pius «pio, pietoso»)]. – 1. a. Sentimento di affettuoso dolore, di commossa e intensa partecipazione e di solidarietà che si prova [...] , muoversi a pietà. Comune la locuz. fare p., suscitare compassione, commiserazione: era ridotto in modo da far p.; anche, iperbolicamente, di cosa mal fatta o mal riuscita, o meschina, miserevole e sim.: un romanzo, uno spettacolo che fa p.; con ...
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perinde ac cadaver
(lat. «nello stesso modo di un cadavere»). – Formula adottata dai gesuiti per esprimere, iperbolicamente, la sottomissione assoluta alla regola e alla volontà dei superiori, con rinuncia [...] alla propria personalità ...
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tremare
v. intr. [lat. trĕmĕre, con mutamento di coniug.] (io trèmo, ant. trièmo, ecc.; aus. avere). – 1. Del corpo dell’uomo e di animali, o di una parte di esso, essere scosso da rapidi movimenti oscillatorî [...] di agitazione, di timore, di ansia, tutto interno, che può anche manifestarsi col tremito esteriore o, più spesso, essere iperbolicamente dichiarato come tale (per es.: al solo pensarci, mi tremano le gambe; ha un aspetto così burbero, che quando ...
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iperboleggiare
v. intr. [der. di iperbole] (io iperboléggio, ecc.; aus. avere), non com. – Fare uso di iperboli, parlare iperbolicamente, nel caso particolare o per abitudine. ...
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cerro
Napoleone Eugenio Adamo
. L'albero, per la sua robustezza e la profondità delle radici, è scelto da D. per stabilire iperbolicamente un significativo paragone che dia un'idea dell'enorme sforzo che egli deve compiere per levare il mento...
dibarbare
Vale " sradicare ", in Pg XXXI 70 Con men di resistenza si dibarba / robusto cerro, in una similitudine con la quale D. intende iperbolicamente significare lo sforzo che gli costa levare il mento al comando di Beatrice. L'uso del...