zitto
agg. e s. m. [voce onomatopeica]. – 1. agg. Che tace, non fa rumore, non parla. a. In espressioni esclamative, invitando al silenzio: z.!, lasciami sentire quello che dice; zitti!, sta per cominciare [...] si può e non si deve stare zitti; far stare z. uno, levargli la voglia di protestare, di ribellarsi, di minacciare: ci pensoio a farlo star z.; non riusciranno a farmi stare z.; o, anche, convincerlo o costringerlo a non diffondere segreti, notizie ...
Leggi Tutto
sempre
sèmpre avv. [lat. sĕmper]. – 1. Con continuità ininterrotta, senza termine di tempo (cioè senza fine, e talora senza principio); estens., per un tempo lunghissimo, nel passato o nel futuro: Dio [...] anche in grafia unita, sempremai, con semplice funzione rafforzativa: in qual modo mi sia, Sempre mai penso a te, gentil signore (Poliziano); sempremai io n’ho pregato Domenedio che mi dia grazia (Speroni). 2. a. Con valore temporalmente più limitato ...
Leggi Tutto
posare
v. intr. e tr. [lat. tardo pausare «cessare» (v. pausare); nel sign. 6 b ricalca il fr. poser] (io pòso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr., ant. o letter. a. Cessare, o smettere temporaneamente, [...] armi, Cui la destra del ciel fu sì congiunta, Che segno fu ch’i’ dovessi posarmi (Dante), che io dovessi cessare dal combattere, dal pensare alla guerra; o sospendere temporaneamente un’attività, riposarsi: il colonnello ... né per quanto fu lunga la ...
Leggi Tutto
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] per me si tratta di questione già m. e sepolta, cui non penso più, ormai dimenticata, e sim.; con altro senso: il suo cervel, genere. Analogam., aria m., priva di movimento, stagnante: Tosto ch’io usci’ fuor de l’aura morta Che m’avea contristati li ...
Leggi Tutto
piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] lui, che ha più soldi di me; ho segnato più punti io; altre volte s’adopera senza preciso valore comparativo, per indicare un in otto giorni, non più; ho aspettato più di quanto pensassi; o con valore più generico, che viene determinato di volta ...
Leggi Tutto
discèrnere v. tr. [dal lat. discernĕre, comp. di dis-1 e cernĕre: v. cernere] (pass. rem. discernéi, ecc., raro; mancano il part. pass. e i tempi composti). – 1. a. Vedere chiaro, con la vista (per estens., [...] dal male, il vero dal falso; o distinguere e riconoscere insieme: non è chi, al primo vederlo [il Resegone], non lo discerna tosto, a un tal contrassegno (Manzoni). 2. ant. Giudicare: Ond’io per lo tuo me’ penso e discerno Che tu mi segui (Dante). ...
Leggi Tutto
diverso
1. MAPPA Si dice DIVERSO tutto ciò che non è uguale e neppure simile, cioè che si discosta per natura, aspetto e qualità da un altro oggetto, o addirittura è un’altra cosa; diverso si distingue [...] mai stare insieme: lui è così d. da me!; sono persone che hanno gusti diversi in fatto di cucina; mi dispiace, ma io la penso in modo completamente d.; finché senti parlare di paracadutismo, è una cosa: ma fare l’esperienza personalmente è una cosa ...
Leggi Tutto
essere
1. MAPPA Il verbo ESSERE, nel suo significato proprio, afferma l’esistenza, l’essenza in sé, senza ulteriore specificazione (Dio è; penso, dunque sono). È spesso unito alla parola ci, e si usa [...] ’è?
quel che è stato è stato
Citazione
Tal cosa non poteva essere immaginata che da un essere mostruosamente ingrato, mostruosamente crudele. Io aveva amato questo essere.
Iginio Ugo Tarchetti,
Fosca
Vedi anche Esistere, Filosofo, Individuo, Vivere ...
Leggi Tutto
sbagliare
1. MAPPA SBAGLIARE significa cadere in un errore di valutazione o di giudizio (credo che tu stia sbagliando; potrei s. ma credo che i negozi siano già chiusi; talvolta la memoria sbaglia); [...] si può sbagliare incappando in un equivoco, confondendosi (lei sbaglia, io non la conosco; s. di persona, di numero). 3. (se non mi sbaglio ci siamo già visti; mi sbaglierò ma penso che quei soldi non li rivedrò più), 8. compiere un’azione ...
Leggi Tutto
tutto
1. MAPPA L’aggettivo TUTTO, riferito a un sostantivo singolare, ne indica l’intera estensione o l’intera quantità, oppure esprime il concetto della completezza o della pienezza (t. il mondo, tutta [...] persone (tutti possono sbagliare; voglio essere in pace con tutti; contento lui, contenti tutti), 4. mentre al singolare maschile significa ogni cosa (pensoio a t.; quando c’è la salute c’è t.; ha confessato t.; ha t. quello che desidera; e non è t ...
Leggi Tutto
oltrapagato
Solo in Rime XCI 52 Quand'io penso un gentil disio... / parmi esser di merzede oltrapagato. Il vocabolo è " un composto di gusto provenzale " (Contini), conforme alla dotta elaborazione che caratterizza tutta la lirica.
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità umana, l’uomo in quanto ha coscienza...