chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] ch. l’armadio; ch. la porta di casa, di una stanza (anche assol., con lo stesso senso: chiudi, che c’è corrente; e dicendo ch. caro mio, hai chiuso!, non hai più nulla a che fare con me né io con te. 5. Con uso intr., ch. a destra, a sinistra, o ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] totale, completo: la sua ignoranza è davvero p.; giace in p. oblio; profondissima quiete Io nel pensier mi fingo (Leopardi); regnava ovunque un p. silenzio, un silenzio assoluto, non turbato da alcun suono o rumore. 4. In senso fig.: a. Di sentimento ...
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opposto
oppósto agg. [dal lat. opposĭtus, part. pass. di opponĕre «opporre»; cfr. opposito]. – 1. Posto di contro, di fronte, detto di un luogo rispetto a un altro, o di due cose che si trovino dalle [...] l’o.; sono convinto dell’o.; è l’o. di ciò che io volevo; è tutta l’o. di suo fratello. Locuz. avv. all’opposto «in modo opposto»: le cose si sono svolte all’o. di come si sperava; usato assol., senza la prep. di, «e invece» (sempre con riferimento a ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] (Metastasio); due cose belle ha il mondo: Amore e morte (Leopardi); Io tempo ormai ne ho poco: per colpa della m. Che viene avanti, al . le locuz. tormentare, seccare, annoiare a m., e simili. Assol. a morte! (ant. alla m.!), grido con cui si chiede ...
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investire
v. tr. [dal lat. investire «coprire con una veste, rivestire, circondare», nel lat. mediev. «mettere in possesso d’una dignità»] (io invèsto, ecc.). – 1. a. Mettere in possesso di un dominio, [...] da parte, l’investiva in pane e farina (Manzoni); anche assol.: dispone di centinaia di euro liquidi da investire. 3. a. a qualcuno, star bene, esserselo cioè meritato: non già perché io intenda ... di biasimare ciò che l’uomo fece o di dire ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] gamba); più largo che l., di persona grassa e bassa di statura; io non lo guardo quanto è l., frase con cui si usa esprimere astio, una certa durata nel tempo, valutata non in senso assoluto ma relativamente ad altra vocale giudicata breve; e sillaba ...
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tropo
tròpo s. m. [dal lat. tropus, gr. τρόπος; affine a τρέπω «volgere; adoperare con altro uso»]. – 1. Metafora, e in genere traslato, come figura retorica di carattere semantico: l’abuso dei t.; usa [...] ); Vuol dir, lettor mio buono, Che di t. barocchi anch’io vo a caccia (Carducci). 2. Nella logica antica, tropi della sospensione cui gli scettici antichi sostenevano la loro posizione di assoluto agnosticismo. 3. Nella terminologia musicale: a. Scala ...
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quiete
quiète s. f. [dal lat. quies -etis]. – 1. Lo stato di ciò che è fermo rispetto a un sistema di riferimento; immobilità. Con questo senso, si contrappone di solito a moto, spec. nella fisica: un [...] una gran q. quassù; sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo (Leopardi); La quiete dopo la tempesta Per preghiera o orazione di quiete, v. quietismo. c. Il riposo assoluto, la pace eterna della morte: la q. del sepolcro; i ...
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tomba
tómba s. f. [lat. tardo tŭmba, che è dal gr. τύμβος «tumulo, sepolcro»]. – 1. a. Luogo, ambiente naturale o artificiale, struttura o complesso architettonico, in cui vengono deposti i resti mortali [...] persona che non parla a nessun costo, fidatissima nel tacere un segreto; e analogam.: confìdati tranquillamente, io sono una t.; silenzio di tomba, assoluto, che incute quasi timore; spesso simbolo della morte: dalla culla alla t., dalla nascita alla ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] retta si associa allora una ascissa uguale, in valore assoluto, alla distanza del punto dall’origine e preceduta v. no; ora per un v. ora per un altro, chi ci rimette sono sempre io; chi per un v., chi per un altro, hanno tutti torto. Per ogni v., ...
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L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: verità assoluta, valore assoluto; in...
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità umana, l’uomo in quanto ha coscienza...