protomonadini
s. m. pl. [lat. scient. Protomonadina, dal nome del genere Protomonas, comp. di proto- e del gr. μονάς -άδος «monade», qui «organismo unicellulare»]. – Ordine di protozoi flagellati che [...] comprende forme eterotrofe libere (spesso sessili) e numerose forme parassite di batterî, invertebrati e vertebrati, che possono causare gravi malattie nell’uomo e negli animali domestici, quali la leishmaniosi e la tripanosomiasi. ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da [...] arboricola, ecc.). Per estens., si dà comunem. il nome di coda anche all’estremità posteriore e assottigliata di molti invertebrati (per es., il postaddome degli scorpioni, l’addome di alcuni crostacei, ecc.). b. Locuzioni: c. lunga, folta; c. mozza ...
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protonefridio
protonefrìdio s. m. [comp. di proto- e nefridio]. – In zoologia, organo escretore primitivo, caratteristico di alcuni invertebrati acelomati (per es., platelminti e nemertini), pseudocelomati [...] (per es., gastrotrichi e rotiferi) e celomati (per es., policheti e cefalocordati), costituito da un tubulo più o meno ramificato e perforato, terminante a fondo cieco con cellule (cellule a fiamma: v. ...
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ofiuroidi
ofiuròidi (o ofiuroidèi) s. m. pl. [lat. scient. Ophiuroidea, der. del nome del genere Ophiura (v. ofiura), col suff. -oidea (v. -oide)]. – Classe di echinodermi molto simili alle «stelle di [...] da cinque gruppi di piastre mobili che funzionano come mascelle per triturare il cibo (costituito da piccoli invertebrati e detriti); sono generalmente a sessi separati e lo sviluppo avviene attraverso uno stadio larvale caratteristico (ofiopluteo ...
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arto2
arto2 s. m. [dal lat. artus -us]. – Nome generico delle appendici (articolate o no) del corpo di moltissime specie di vertebrati e invertebrati, destinate alla locomozione, alle sensazioni tattili, [...] alla prensione degli alimenti, ecc., notevolmente diverse per numero, per forma, per architettura nelle varie classi di animali; nell’uomo e nei vertebrati gli arti sono in genere quattro, due superiori ...
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necturo
s. m. [lat. scient. Necturus, comp. del gr. νήκτης «nuotatore» e -urus «-uro1»]. – Genere di anfibî urodeli neotenici, affine al genere proteo, che comprende poche specie (comunem. note come [...] notturno, che vive sul fondo dei fiumi e dei laghi dell’America nord-orientale, nutrendosi di piccoli pesci e invertebrati; lungo una trentina di centimetri, ha corpo allungato e depresso, coda carenata sia superiormente sia inferiormente, arti poco ...
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pecilogonia
pecilogonìa s. f. [comp. di pecilo- e -gonia]. – In zoologia, il fenomeno, proprio degli invertebrati, per cui individui di una stessa specie sgusciano in stadî diversi di sviluppo a seconda [...] della quantità di nutrimento presente nell’uovo (quantità che, a sua volta, è prevalentemente determinata dalle particolari condizioni dell’ambiente) ...
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pecilosmotico
pecilosmòtico agg. [comp. di pecilo- e osmotico1] (pl. m. -ci). – In zoologia, di animale in cui la pressione osmotica dei liquidi interni varia secondo quella dell’ambiente esterno (per [...] es., molti invertebrati marini); è contrapposto a omeosmotico. ...
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pogonofori
pogonòfori s. m. pl. [lat. scient. Pogonophora, dal gr. πωγωνοϕόρος «barbato», comp. di πώγων -ωνος «barba» e -ϕόρος «che porta»]. – Tipo di invertebrati marini tubicoli e sedentarî, tipicamente [...] abissali, dal corpo filiforme (lungo da 4 a 40 cm, di diametro inferiore a 1 mm), ricoperto da una cuticola elastica, diviso in tre segmenti: il prosoma, il cui lobo cefalico è circondato da tentacoli ...
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priapuloidei
priapuloidèi (anche priapùlidi e priapulidèi) s. m. pl. [lat. scient. Priapuloidea (o Priapulida), dal nome del genere Priapulus, dim. del nome lat. del dio Priapo (v. la voce prec.)]. – [...] In zoologia, tipo di invertebrati marini, di piccole dimensioni, con una decina di specie che vivono nei fondi fangosi a media profondità: hanno sessi separati, corpo di forma cilindrica, distinto in proboscide o prosoma retrattile e tronco ...
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Privo di vertebre, cioè di colonna vertebrale. Il termine Invertebrati, che non ha alcun preciso valore sistematico, fu usato per la prima volta da J.-B. de Lamarck (che introdusse anche il termine di Vertebrati) per indicare tutti quei gruppi...
vèrmi Animali invertebrati caratterizzati da forma allungata, consistenza molle, assenza di zampe. Possono condurre vita libera o essere v. parassiti (detti anche elminti), come quelli presenti nell'intestino umano e animale (tenie, ossiuri),...