beazze
s. f. pl. [voce veneta]. – Formazione di ghiacci fluitanti sotto forma di lamelle, che avviene d’inverno nel basso corso dell’Adige. ...
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recisura
reciṡura s. f. [der. di reciso, part. pass. di recidere], non com. – Rottura della pelle lungo le pieghe naturali, per il freddo o altra causa: quando viene l’inverno ha le mani piene di recisure. ...
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nocciolo1
nocciòlo1 (letter. nocciuòlo) s. m. [der. di nocciola]. – 1. Arbusto della famiglia betulacee (lat. scient. Corylus avellana), alto fino a circa 5 m, con fusto ramificato dalla base; gli amenti [...] maschili compaiono in autunno e giungono a maturità alla fine dell’inverno, contemporaneamente a quelli femminili, prima della fogliazione: al momento dell’antesi gli amenti maschili sono penduli e di color giallo-oro, quelli femminili sono simili a ...
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cecia
cècia (o gègia) s. f. [etimo incerto; la variante è raccostata a Gegia, abbrev. fam. di Teresa] (pl. cècie, o rispettivam. gègie), tosc. – Sorta di scaldino, di terracotta o lamiera, più largo [...] del veggio e senza piede, che si usava d’inverno, sospeso al trabiccolo, per scaldare il letto. ...
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becchettare
v. tr. [der. di beccare] (io becchétto, ecc.). – Beccare fitto fitto: gli venne in mente l’uva d’inverno, ancora attaccata alle viti, becchettata dalle passere (Francesco Biamonti); fig., [...] nel rifl. recipr., bisticciarsi: due inquiline che si becchettano sempre ...
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lardizabalacee
lardiżabalàcee s. f. pl. [lat. scient. Lardizabalaceae, dal nome del genere Lardizabala, che è dal nome dell’uomo politico spagnolo Miguel de Lardizábal y Uribe (1744-1824 circa)]. – Famiglia [...] , con foglie alterne e composte, fiori con calice e corolla di sei elementi, frutto a bacca con molti semi ricchi di albume. In Italia sono coltivate in serra le specie del genere akebia, piante ornamentali con bei fiori che sbocciano in inverno. ...
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anagiride
anagìride s. f. [dal gr. ἀνάγυρις, di origine incerta]. – Arbusto della famiglia leguminose papiglionacee (Anagyris foetida), che cresce nelle regioni mediterranee e fiorisce d’inverno; è alto [...] 2 o 3 metri, ha foglie trifogliate (di odore nauseante, come la corteccia), fiori gialli in racemi, legumi un po’ carnosi, i cui semi contengono due alcaloidi velenosi (citisina e anagirina) ...
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fitto1
fitto1 agg. [lat. fīctus, part. pass. volg. di figĕre «figgere» (class. fixus)]. – 1. Ficcato, conficcato: un palo f. in terra; quattro grossi chiodi f. nel tavolato; Fitti nel limo, dicon: «Tristi [...] elementi stessi: alberi f.; spropositi assai fitti. Sostantivato: nel f. del bosco, della notte; nel più f. dell’inverno, nel colmo. Usato avverbialmente: scriveva fitto; spesso raddoppiato con valore di superlativo: piove, nevica fitto fitto. ◆ Avv ...
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lucco
s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – Lunga veste maschile in uso a Firenze nel sec. 14°: di panno o di damasco, di colore nero, rosso o paonazzo, chiuso al collo da grossi ganci o annodato con nastri, [...] fino a terra, con aperture laterali per lasciar passare le braccia; era foderato d’estate di taffettà o altri tessuti, d’inverno di pelliccia di vaio o di velluto; da principio fu veste riservata ai nobili, ai dottori, ai magistrati, ai priori e ...
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La quarta delle quattro stagioni dell’anno (➔ stagione).
I. nucleare Situazione in cui, secondo alcuni studi, si potrebbe trovare il pianeta Terra a seguito di un massiccio impiego di armi nucleari. Come conseguenza delle esplosioni nucleari,...
Quella che germina in autunno, continua lo sviluppo, a volte molto rallentato, in inverno, fiorisce e fruttifica in primavera e si dissecca al sopraggiungere della siccità estiva. Si comportano così molte erbe della regione mediterranea.