mangiapolenta
mangiapolènta (tosc. ant. mangiapolènda) s. m. e f. e agg. [comp. di mangiare2 e polenta], invar. – 1. In senso proprio, ma scherz., chi mangia polenta, spec. con riferimento ai Veneti, [...] per i quali la polenta è cibo abituale. 2. fig. Persona dappoco, lo stesso, ma meno com., che mangiapane ...
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diciotto
diciòtto agg. num. card. [lat. dĕcem ŏcto], invar. – Numero composto di dieci più otto unità (in cifre arabe 18, nella numerazione romana XVIII): d. chilometri; avere diciott’anni. Come s. m., [...] il numero 18: puntare sul d., prendere d. all’esame (universitario); e sottintendendo un altro sostantivo (giorno, anno, ecc.): la partenza è rinviata al d. del prossimo mese; è accaduto nel ’18 (per es., ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] seconda delle oscillazioni del valore di mercato delle prestazioni o del bene oggetto del debito; in funzione di agg. invar., nella locuz. clausola valore, clausola contrattuale che prevede il debito di valore. b. In diritto tributario, imposta sull ...
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uniblocco
uniblòcco agg. e s. m. [comp. di uni- e blocco] (pl. -chi come sost., invar. come agg.). – Che forma un blocco, un insieme unico, riferito ad apparati che normalmente sono formati da due o [...] più elementi diversi collegati in vario modo tra loro: lavelli, lavandini uniblocco; uniblocco, uniblocchi per cucina ...
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mangiasego
mangiaségo s. m. e f. [comp. di mangiare2 e sego], invar. – Propriam., chi usa condire i cibi con grasso animale: è l’appellativo spreg. con il quale erano chiamati nel Lombardo-Veneto i soldati [...] austriaci, spec. quelli reclutati nelle parti slave dell’Impero ...
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controluce
avv. e s. m. e f. [comp. di contro- e luce], invar. – 1. avv. Propr., contro la luce, cioè in posizione intermedia fra chi guarda e la sorgente luminosa: essere, mettersi, trovarsi, collocare [...] controluce (o anche, in grafia staccata, contro luce); di un quadro, essere c., essere posto sulla stessa parete ove s’apre una finestra, la cui luce, colpendo direttamente gli occhi, impedisce di vederlo ...
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succiacapre
s. m. [comp. di succiare e capra: una leggenda popolare vuole che quest’uccello munga nottetempo le capre, le quali rimarrebbero cieche], invar. – Uccello dell’ordine caprimulgiformi (Caprimulgus [...] europaeus), noto anche con i nomi di caprimulgo, nottola, nottolone, calcabotto, boccalone, boccaccio, funaro, ecc., migratore e nidificante in Italia: ha becco larghissimo, con grandi setole sensibili ...
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succiamele
succiamèle s. m. [comp. di succiare e mèle, variante pop. region. di miele], invar. – Altro nome delle orobanche e di altre piante. ...
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Lega di nichel e ferro (36% circa di nichel, 63,5% di ferro e piccole quantità di manganese, carbonio ecc.) caratterizzata da un coefficiente di dilatazione termica estremamente piccolo (≃ 0,5∙10−6 °C−1 fra 20 e 50 °C) e da una notevole resistenza...
elinvar
elinvàr [s.m. invar. Comp. di el(asticità) e invar(iabile)] [FSD] Lega caratterizzata da un'elevata resistenza meccanica e da un piccolissimo coefficiente di dilatazione termica lineare, dell'ordine di 10-6/K-1 (circa 1/12 di quello...