intuizioneintuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata [...] di fatti futuri o imminenti: l’i. del pericolo che ci minacciava ci salvò dalla catastrofe. La capacità stessa di intuire, soprattutto come disposizione abituale: avere, non avere i.; essere dotato di grande i., di una pronta intuizione. ...
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intuitivo
agg. [der. di intuire]. – 1. Relativo all’intuizione e all’intùito, che si apprende per intuizione, basato sull’intuizione: atto i. della mente; conoscenza i. (in contrapp. a conoscenza discorsiva), [...] in funzione di predicato: è intuitivo che ..., si comprende facilmente, è chiaro. 2. Riferito a persona, in cui l’intuizione predomina sull’attitudine al raziocinio; anche come s. m. (f. -a): è un intuitivo. ◆ Avv. intuitivaménte, per intuito, con ...
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intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello [...] forma estrema), che, opponendosi tanto al logicismo quanto al formalismo, concepisce gli enti matematici come prodotti dell’intuizione, ed esclude quindi come illegittimi e responsabili di conclusioni paradossali quei concetti che non corrispondono a ...
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eidetico
eidètico agg. [dal gr. εἰδητικός, der. di εἴδησις «conoscenza», dalla radice εἰδ- «vedere»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio filos., che concerne la conoscenza o (con accostamento diretto al verbo [...] originario) la visività. In partic., nella fenomenologia di E. Husserl (1859-1938), intuizione e., l’intuizione intellettuale delle essenze delle cose; riduzione e., l’atto di ricondurre alle loro pure essenze obiettive i fenomeni presenti nella ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] su una definizione rigorosa dello spazio come estensione tridimensionale; più modernamente, lo spazio è anche considerato come intuizione soggettiva elaborata mediante gli organi di senso (spec. la vista) o è concepito (per es. nella prossemica ...
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insight
〈ìnsait〉 s. ingl. [comp. della prep. in «in» e sight «vista, visione»], usato in ital. al masch. – In psicologia, la capacità di vedere dentro una situazione, o dentro sé stessi, quindi, in genere, [...] anche con la corrispondente forma ted. Einsicht) ha acquistato accezioni specifiche in psichiatria e in psicanalisi, per indicare l’intuizione e la consapevolezza dei proprî sentimenti, delle proprie emozioni (i. emozionale) e dei moventi del proprio ...
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assioma
assiòma s. m. [dal lat. tardo axioma -ătis, gr. ἀξίωμα -ατος der. di ἄξιος «degno»] (pl. -i). – Nel linguaggio com., verità o principio che si ammette senza discussione, evidente di per sé. In [...] costituente la base per l’ulteriore ricerca; in partic., nella logica kantiana, assiomi dell’intuizione, alcuni giudizî a priori, di evidenza immediata, che risultano dall’intuizione pura del tempo e dello spazio. In matematica, è in genere sinon. di ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] , determinandosi in vario modo come la facoltà di conoscere attraverso la parola e il discorso piuttosto che mediante l’intuizione; a tale proposito, nel pensiero medievale, e in partic. in san Tommaso, è l’attività argomentante in qualche modo ...
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lampadina
s. f. [dim. di lampada]. – Piccola lampada; nell’uso com., lampada elettrica a incandescenza di potenza relativamente bassa, destinata all’illuminazione di ambienti non grandi (abitazioni private, [...] nell’involucro. Con uso fig. e per suggestione dell’iconografia dei fumetti – nei quali un’idea risolutiva, un’intuizione improvvisa viene simbolizzata col disegno di una lampadina accesa – la parola ricorre talora in frasi del tipo: brancolavo nel ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] ; l’espressione è rimasta nell’uso com. con valore generico e approssimativo, per indicare capacità di previsione o d’intuizione particolarmente sviluppate. c. Sempre al plur., l’esercizio della facoltà di sentire, l’attività degli organi di senso ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. Già nella filosofia antica e medievale...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...