enterotossina
s. f. [comp. di entero- e tossina]. – Nel linguaggio medico: 1. Tossina che si origina nell’intestino. 2. Tossina attiva sulle cellule della mucosa intestinale: e. stafilococcica. ...
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enterozoo
enterożòo s. m. [comp. di entero- e -zoo]. – Denominazione generica di organismi animali, in partic. vermi, parassiti dell’intestino. ...
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zooflagellati
żooflagellati s. m. pl. [lat. scient. Zooflagellati, comp. di zoo- e Flagellati (v. flagellati)]. – Classe di protozoi flagellati, privi di pigmenti fotosintetici e quindi con regime alimentare [...] eterotrofo; molte specie sono commensali, parassiti o simbionti (come per es. gli ipermastigini simbionti dell’intestino delle termiti, alle quali permettono la digestione della cellulosa). ...
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appendice
s. f. [dal lat. appendix -icis, der. di pendēre «pendere»]. – 1. Parte aggiunta, accessoria a un’altra: a. a un discorso, a una conferenza; con riferimento a libri, aggiunta posta in fine del [...] In anatomia: a. cecale o vermiforme, prolungamento cilindrico, stretto, di lunghezza variabile (5-20 cm), che si diparte dall’intestino cieco in prossimità dello sbocco dell’ileo; a. epiploiche (v. epiploico). 4. In marina, appendici (o più propr. a ...
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caudale
agg. [der. del lat. cauda «coda»]. – Della coda, relativo alla coda, o che è dalla parte della coda: estremità c., del corpo, l’estremità opposta a quella ove si trova la testa (detta cefalica [...] ). Si dice anche di organo o parte che si trovi in posizione più prossima all’estremità posteriore del corpo rispetto ad altro organo o parte; per es., l’intestino è in posizione c. rispetto allo stomaco. ◆ Avv. caudalménte, in posizione caudale. ...
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senna1
sènna1 (o sèna) s. f. [dall’arabo sanā]. – Nome comune di alcune piante del genere Cassia, e in partic. della droga costituita soprattutto dalle loro foglioline (Sennae folia della Farmacopea [...] alla fine del medioevo) ha proprietà lassative e purgative ad azione blanda, dovuta principalmente a eccitazione della peristalsi dell’intestino crasso. A un diverso genere appartiene la senna o sena falsa, altro nome della vescicaria (lat. scient ...
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perisigmoidite
s. f. [comp. di peri- e sigmoide, col suff. medico -ite]. – In patologia, processo infiammatorio localizzato attorno all’ansa sigmoidea dell’intestino crasso e che è per lo più secondario [...] a infiammazione dell’ansa stessa ...
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premito
prèmito s. m. [der. di premere, sul modello di fremito]. – Propriam. (ant.), l’atto, il fatto di premere. Nel linguaggio medico del passato, nome dato talvolta a contrazioni o spasmi della muscolatura [...] addominale, dell’intestino, oppure dell’utero durante il travaglio del parto (p. uterini). ...
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lampredotto
lampredòtto s. m. [dim. di lampreda]. – 1. non com. Lampreda giovane. 2. tosc. Parte dell’intestino di bestie macellate, adoperata come vivanda di bassa qualità o come cibo dei gatti: il [...] trippaio è davanti al suo carretto: fuma nella vaschetta il l. appena bollito (Pratolini) ...
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oppilazione
oppilazióne s. f. [dal lat. tardo oppilatio -onis; v. oppilare], ant. – Ostruzione, occlusione, soprattutto di canali anatomici o di organi cavi: o. delle vie urinarie, delle vie biliari, [...] dell’intestino (anche per stitichezza), ecc.; E qual è quel che cade, e non sa como, Per forza di demon ch’a terra il tira, O d’altra oppilazion che lega l’omo (Dante); il vino ... aumenta il calore naturale, ingrassa li convalescenti, eccita l’ ...
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Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. Nei Metazoi un vero e proprio...
(o grosso intestino) In anatomia, la parte terminale del tubo digerente, estendentesi dalla valvola ileocecale del Bauhin all’orifizio anale. Presenta tre porzioni (il cieco, il colon e il retto, e ha varie funzioni: assorbimento di parte dell’acqua...