atresia
atreṡìa s. f. [comp. di a- priv. e del gr. τρῆσις «perforazione»]. – In biologia, impervietà congenita di un canale o di un orifizio organico (esofago, piloro, intestino, vie biliari, ano, uretra, [...] vagina) ...
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periappendicitico
periappendicìtico agg. [comp. di peri- e appendicite] (pl. m. -ci). – In medicina, relativo al rivestimento sieroso appendicolare: ascesso p., complicanza dell’appendicite acuta, consistente [...] in una peritonite circoscritta con essudazione purulenta che può farsi strada verso le regioni lombari o inguinali, o aprirsi nell’intestino. ...
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periarterite
s. f. [comp. di peri- e arterite1]. – In medicina, infiammazione della tunica avventizia e dei tessuti molli che circondano un’arteria, in genere conseguente a un’arterite acuta. P. nodosa [...] evoluzione delle lesioni verso la sclerosi ialina e la calcificazione, e dalla presenza di numerosi noduli rotondeggianti lungo il decorso delle medie e piccole arterie cutanee e viscerali (spec. del rene, cuore, fegato, stomaco e intestino). ...
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peribranchiale
agg. [comp. di peri- e branchia]. – In zoologia, che è situato intorno alle branchie: sacco p., formazione caratteristica dell’anfiosso, che racchiude l’intestino branchiale e accoglie [...] anteriormente le aperture esterne delle fessure branchiali ...
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pilorico
pilòrico agg. [der. di piloro] (pl. m. -ci). – In anatomia, del piloro, relativo al piloro: antro (o vestibolo) p., la piccola tuberosità dello stomaco; canale p., la porzione terminale dello [...] (e oggi più com.) che pilorostenosi. In anatomia comparata, appendici p. o ciechi p., diverticoli a fondo cieco in cui si prolunga la cavità dell’intestino di molti pesci teleostomi, in numero da uno a parecchie centinaia, a seconda delle specie. ...
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piloro
pilòro s. m. [dal lat. tardo pylorus, che è dal gr. πυλωρός «portiere», comp. di πύλη «porta» e ὁράω «guardare»]. – In anatomia, l’orifizio attraverso il quale lo stomaco comunica col duodeno, [...] che permette, con ritmo intermittente, il passaggio del chimo dallo stomaco al duodeno. In anatomia comparata, l’orifizio che, negli artropodi e in altri invertebrati, mette in comunicazione l’intestino di origine mesodermica con quello proctodeale. ...
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piloroptosi
piloroptòṡi s. f. [comp. di piloro e ptosi]. – In medicina, parziale alterazione di sede dello stomaco, di origine congenita o acquisita, da cause varie (trazioni aderenziali, distensioni [...] gassose dell’intestino, ecc.), consistente nell’abbassamento della zona pilorica. ...
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apodi
àpodi s. m pl. [lat. scient. Apodes o Apoda, dal gr. ἄπους ἄποδος «senza piedi»: v. apodo]. – Nome dato nella classificazione zoologica a diversi gruppi: 1. Ordine di pesci teleostei largamente [...] anguilliformi, aventi pinne con raggi molli, pinne ventrali generalmente assenti, vescica natatoria, se presente, comunicante con l’intestino. 2. Ordine di anfibî, detti anche gimnofioni, con una cinquantina di specie, dal corpo vermiforme, privi di ...
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endozoico
endożòico (o entożòico) agg. [comp. di endo- (o ento-) e -zoico] (pl. m. -ci). – In botanica, detto della disseminazione zoocora, nella quale i disseminuli, ingoiati da animali, vengono poi [...] emessi dall’intestino intatti e germinabili (sinon. di endocoro). ...
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Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. Nei Metazoi un vero e proprio...
(o grosso intestino) In anatomia, la parte terminale del tubo digerente, estendentesi dalla valvola ileocecale del Bauhin all’orifizio anale. Presenta tre porzioni (il cieco, il colon e il retto, e ha varie funzioni: assorbimento di parte dell’acqua...