spirale1
spirale1 agg. [der. di spira]. – 1. Che si avvolge a spire: linea s. (lo stesso e meno com. di che spirale s. f.); andamento spirale. 2. Con usi specifici: a. In astronomia, galassie s., nebulose [...] in senso orario, ora in senso antiorario). d. In zoologia, valvola s., formazione tipica del tratto anteriore dell’intestino di molti pesci, consistente in una lamina elicoidale che sporge interiormente nel lume intestinale in modo da aumentarne la ...
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orifizio
orifìzio (o orifìcio) s. m. [dal lat. tardo orificium, comp. di os oris «bocca» e -ficium «-ficio», propr. «cosa che fa da bocca»]. – 1. Stretta apertura, all’estremità di un canale, o praticata [...] , apertura che serve di sbocco o di comunicazione a un determinato canale o cavità: o. anale, apertura di sbocco dell’intestino retto; o. atrio-ventricolare, apertura (detta anche ostio venoso) che fa comunicare ogni atrio del cuore col ventricolo ...
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troglotrematidi
troglotremàtidi s. m. pl. [lat. scient. Troglotrematidae, dal nome del genere Troglotrema, comp. di troglo- e -trema di Trematoda «trematodi»]. – Famiglia di trematodi alla quale appartengono [...] specie parassite dei seni frontali dei mustelidi e dell’intestino di alcuni animali domestici (cani, gatti) e selvatici (volpi, ecc.); la specie Troglotrema salmincola può essere vettrice di una rickettsia talvolta patogena per l’uomo. ...
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sforzare1
sforzare1 v. tr. [der. di forzare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io sfòrzo, ecc.). – 1. a. Aprire o cercare di aprire con la forza (in questo sign. è forma intensiva, più espressiva e pop., [...] con 10.000 lire: si è sforzato! 4. Come intr. (aus. avere), limitato al linguaggio fam., fare uno sforzo, fare sforzi (per es., per liberare lo stomaco vomitando, oppure l’intestino stitico). ◆ Part. pass. sforzato, frequente come agg. (v. la voce). ...
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chimotripsina
s. f. [comp. di chimo e tripsina]. – In biochimica, enzima secreto dal pancreas sotto forma inattiva (chimotripsinogeno) che, attivato dalla tripsina, nell’intestino scinde in peptidi le [...] molecole proteiche già attaccate dalla pepsina ...
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culaia
culàia s. f. [der. di culo], tosc. – 1. Buzzo rigonfio di uccelli morti ingrossato per la caduta dell’intestino. 2. volg. Fare c., formare un rigonfio, detto spec. dei calzoni un po’ larghi che [...] ricascano sul di dietro; in senso fig., fare c. o disporsi a c., del tempo nuvoloso che minaccia pioggia ...
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mesenterectomia
meṡenterectomìa s. f. [comp. di mesentere e ectomia]. – In chirurgia, resezione di un tratto del ventaglio mesenterico, che si esegue in caso di lesioni o malattie localizzate al mesentere [...] o a un segmento dell’intestino. ...
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mesenterico
meṡentèrico agg. [der. di mesentere] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai mesenteri, che è situato nei mesenteri. Nell’anatomia dei vertebrati, arterie, vene m., superiori e inferiori (o grandi [...] tronchi arteriosi e venosi che decorrono tra i due strati del mesentere nella cavità addominale, provvedendo alla circolazione del sangue nell’intestino. Setti m., lamine che dividono la cavità gastrovascolare degli antozoi in logge mesenteriche. ...
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diamina
(o diammina) s. f. [comp. di di-2 e am(m)ina]. – Nome di alcuni composti organici, alifatici o aromatici, che contengono due gruppi aminici −NH2; assai diffusi in natura, come la cadaverina e [...] del formaggio, da diversi funghi inferiori e superiori, ecc.; nell’organismo animale si formano nell’intestino per putrefazione delle proteine alimentari. Alcune diamine alifatiche e aromatiche prodotte artificialmente trovano impiego nell’industria ...
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mollificare
v. tr. [dal lat. tardo mollificare, comp. di mollis «molle» e tema affine a facĕre «fare»] (io mollìfico, tu mollìfichi, ecc.), non com. – Rendere molle, ammollire: m. la cera al calore; [...] m. i legumi tenendoli immersi nell’acqua; medicamenti che mollificano l’intestino. Come intr. pron., mollificarsi, diventare molle, ammorbidirsi. Con uso fig., letter., addolcire, placare, rendere meno duro, meno aspro, e sim.: era necessario ... m. ...
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Nei Vertebrati, il tratto del tubo digerente o canale alimentare che segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale. Negli altri gruppi animali si indica con questo nome tutto il canale digerente. Nei Metazoi un vero e proprio...
(o grosso intestino) In anatomia, la parte terminale del tubo digerente, estendentesi dalla valvola ileocecale del Bauhin all’orifizio anale. Presenta tre porzioni (il cieco, il colon e il retto, e ha varie funzioni: assorbimento di parte dell’acqua...