caracee
caràcee s. f. pl. [lat. scient. Characeae, dal nome del genere Chara, che è dal lat. class. chara, tipo di radice]. – Famiglia di alghe verdi, che vivono nelle acque dolci e salmastre di tutto [...] al substrato mediante rizoidi: hanno tallo a candelabro caratterizzato da un elevato livello di organizzazione, fornito di lunghi internodî, costituiti di un’unica cellula plurinucleata, e di nodi con molte cellule piccole, su cui sono inseriti ...
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mais
màis (ant. màiz) s. m. [dallo spagn. maiz, voce della lingua aruaca]. – Pianta annua (lat. scient. Zea mays) della famiglia poacee o graminacee, detta anche granoturco, granone, frumentone; l’apparato [...] avventizie che si sviluppano in corrispondenza dei nodi inferiori del culmo; questo è costituito da un numero variabile di internodî che racchiudono un tessuto midollare spugnoso; le foglie hanno un lembo con nervatura centrale ben evidente e sono ...
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rosetta
roṡétta s. f. [dim. di ròsa]. – Raro nel sign. proprio di «piccola rosa», è frequente in usi fig., analoghi a quelli di rosa, per indicare elementi o oggetti, o complessi di elementi o di oggetti, [...] ; r. fogliare, il complesso di tali foglie. b. Malattia delle piante, determinata da virus, caratterizzata da estrema riduzione degli internodî o dei picciòli, per cui le piante colpite appaiono nane e in certi casi striscianti sul terreno. c. Sinon ...
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fotoperiodismo
s. m. [der. di fotoperiodo]. – In fisiologia vegetale, l’insieme dei processi fisiologici che avvengono nelle piante in relazione al fotoperiodo, cioè alla lunghezza del periodo luminoso [...] , fioriscono quando il periodo di illuminazione giornaliera è relativamente breve, minore di una durata critica), l’allungamento degli internodî, la forma e la caduta delle foglie, l’attività del cambio, l’accrescimento e la forma degli organi ipogei ...
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macroblasto
s. m. [comp. di macro- e -blasto]. – In botanica, ramo con internodî piuttosto lunghi e, quindi, foglie distanziate, come per es. nel maggiociondolo e nel crespino; si contrappone a brachiblasto. ...
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culmo
s. m. [dal lat. culmus]. – In botanica, il caule delle graminacee e di altre monocotiledoni, erbaceo o legnoso, di solito cavo negli internodî (tranne che nel mais e nella canna da zucchero). ...
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palma2
palma2 s. f. [lat. palma, che è lo stesso etimo della voce prec., con altro sign.]. – 1. Al plur., palme (lat. scient. Palmae), in botanica sistematica, famiglia di piante monocotiledoni, che [...] che può essere ingrossato, fino a raggiungere il diametro di un metro; nelle palme rampicanti il fusto, che presenta lunghi internodi e un diametro di alcuni cm, può raggiungere i 150-250 metri di altezza. Le foglie, di solito picciolate, persistenti ...
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licopodiate
s. f. pl. [lat. scient. Lycopodiatae, dal nome del genere Lycopodium: v. licopodio]. – In botanica, classe di pteridofite che, comparse nel devoniano, e particolarm. abbondanti nel carbonifero, [...] rappresentate da pochi generi viventi, con piante di piccole dimensioni: i fusti, non distinti in nodi e internodî, privi di accrescimento in grossezza, presentano una ramificazione dicotomica; le foglie, numerose, opposte o verticillate o disposte ...
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ginocchiatura
s. f. [der. di ginocchio]. – In agricoltura, piegatura a ginocchio di un organo vegetale: g. della spiga del frumento, deformazione per cui l’asse della spiga è distorto per azione della [...] è «in botticella»; g. del culmo dei cereali (detta anche ernia o ernia strozzata), ripiegamento a uncino di uno degli internodî inferiori del culmo, dovuto alla minore resistenza meccanica causata da difetto di potassio associato a eccessiva umidità. ...
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In botanica, piegatura a ginocchio, caratteristica degli internodi inferiori del culmo di numerose poacee, talvolta dovuto a una minore resistenza meccanica causata da carenza di potassio associata a eccessiva umidità.