spin
〈spin〉 s. ingl. (propr. «rotazione»; pl. spins 〈spin∫〉), usato in ital. al masch. – 1. In fisica delle particelle elementari, il momento angolare intrinseco che è necessario attribuire a una particella, [...] cui si riferisce alla statistica di Bose-Einstein o, rispettivam., a quella di Fermi-Dirac: le particelle di s. intero sono quindi dette bosoni, mentre quelle di s. semintero sono dette fermioni. S. isotopico (o isospin), grandezza introdotta per ...
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tritono
trìtono s. m. [dal gr. τρίτονος «di tre toni»]. – In musica, nome dell’intervallo di quarta aumentata (detto anche di quarta eccedente, o di quinta diminuita), formato da tre toni interi: per [...] es., fa-si naturale; è uno degli intervalli più dissonanti della scala diatonica, e il più ricco di forze risolventi, componendosi delle due sensibili (ascendente e discendente) della scala tonale. Per ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] teorema di Fermat» – dal nome del matematico fr. Pierre de Fermat, 1603-1665 –, così formulato: «esistono un numero intero n maggiore di 2 e tre numeri interi positivi x, y, z tali che xn + yn = zn ?»). P. funzionali, problemi in cui si chiede la ...
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pelato
agg. [part. pass. di pelare]. – 1. a. Privo di peli; nell’uso fam., privo di capelli, quindi calvo: cranio p., testa p., e scherz. zucca p.; in espressioni comparative: avere la testa p. come [...] cascine ... pelato sulla punta (Pavese). 2. Sbucciato: castagne p. (anche come s. f. pl., le pelate), region., castagne lessate senza la buccia; pomodori p. (anche come s. m. pl., i pelati), pomodori conservati in scatola interi, privi della buccia. ...
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richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] attenzione sulla bontà di questo articolo. 4. Citare, in uno scritto o in un discorso, parole o interi passi pronunciati o scritti precedentemente, o appartenenti ad altra opera, riportandoli testualmente o solo ricordandoli con opportune indicazioni ...
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moltiplicare
(ant. multiplicare) v. tr. [dal lat. multiplicare, der. di multĭplex -plĭcis «molteplice»] (io moltìplico, tu moltìplichi, ecc.). – 1. a. Rendere numericamente molte volte maggiore, o in [...] , m. un numero per un altro, eseguirne la moltiplicazione per trovare il loro prodotto (cioè, trattandosi di numeri interi, sommare tanti addendi uguali al primo numero quante sono le unità del secondo); analogam., parlando di grandezze eterogenee, m ...
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moltiplicazione
moltiplicazióne (ant. multiplicazióne) s. f. [dal lat. multiplicatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di moltiplicare: la m. dei pani e dei pesci, miracolo operato da Gesù, e narrato tre [...] a × b, oppure a· b o, più semplicemente, omettendo qualsiasi simbolo, ab, significando in ogni caso, se si tratta di numeri interi, addizionare b termini tutti uguali ad a (per es., 7 × 3 = 7 + 7 + 7); il numero a è detto moltiplicando (termine ...
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estremita
estremità s. f. [dal lat. extremĭtas -atis, der. di extremus «estremo»]. – 1. Il punto o la parte estremi, il luogo dove una cosa ha termine: l’e. di una lancia, l’e. delle dita, l’e. di una [...] com., le e., le mani e più spec. (con lieve eufemismo) i piedi dell’uomo: sento freddo alle e.; più raram., gli interi arti superiori o inferiori, cioè le braccia e le gambe. c. In araldica, denominazione che comprende i rostri, le lingue, i denti ...
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pi2
pi2 s. m., raro f. – Nome della consonante π, Π, 16a lettera dell’alfabeto greco, corrispondente alla consonante e al segno p dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, un π minuscolo con apice [...] irrazionale (cioè decimale illimitato non periodico) e anzi trascendente (non è cioè radice di nessuna equazione algebrica a coefficienti interi): 3,1415926535... Nella pratica si usano in genere i valori approssimati 3,14 e 22/7; oggi si conosce ...
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telesilleo
teleṡillèo s. m. [dal gr. Τελεσίλλειον (μέτρον)]. – Verso della metrica greca (schema ⌣̲–́⌣⌣–́⌣⌣̲́), così chiamato dal nome della poetessa Telesilla (5° sec. a. C.) che lo usò in interi canti [...] cultuali, ma presente già in Saffo, e poi in Pindaro, Aristofane, ecc.; si può considerare una forma acefala del gliconeo con cui è spesso associato ...
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In matematica, si chiamano interi positivi (o naturali) i numeri della successione infinita 1, 2, 3, 4, ... ciascuno dei quali si ottiene dal precedente aggiungendo a esso l’unità. Gli interi negativi sono numeri della successione −1, −2, −3,...
Gauss, interi di
Gauss, interi di numeri complessi della forma m + in, dove m e n sono numeri interi; gli interi di Gauss corrispondono al reticolato formato dai punti a coordinate intere nel piano di → Argand-Gauss. Indicato con il simbolo...