cognizione /koɲi'tsjone/ s. f. [dal lat. cognitio -onis], lett. - 1. a. [il conoscere: non c'è più c. del bene pubblico] ≈ conoscenza, coscienza, idea, nozione. ↔ ignoranza. ● Espressioni: cognizione di [...] , distinguendo bene fra più possibilità: manca del tutto di c.] ≈ assennatezza, criterio, discernimento, giudizio, intelligenza, senno. ↔ avventatezza, dissennatezza, insensatezza, sventatezza. 2. [spec. al plur., ciò che si conosce: acquistare ...
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materia /ma'tɛrja/ (ant. matera) s. f. [dal lat. materia]. - 1. [ciò che costituisce tutti i corpi e ne determina la massa e l'estensione] ≈ ‖ sostanza. 2. (filos.) [ciò che, assumendo forme diverse nello [...] . 2. (fig., scherz.) [facoltà di effettuare ragionamenti: essere del tutto privo di m. grigia] ≈ (fam.) cervello, (fam., scherz.) comprendonio, intelligenza, (fam.) sale in zucca, sostanza grigia. ‖ ingegno, intelletto, ragione, raziocinio, senno. ...
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compensare v. tr. [dal lat. compensare, propr. "pesare insieme, uguagliare nel peso"] (io compènso, ecc.). - 1. a. [dare denaro, doni o sim. a qualcuno in cambio di un servizio ricevuto: c. un lavoro, [...] ; c. la lealtà di un amico] ≈ premiare, ricompensare, ripagare. 2. [ristabilire l'equilibrio supplendo a un difetto: il suo buon cuore compensa la scarsa intelligenza] ≈ bilanciare, controbilanciare, equilibrare, fare da contrappeso (a), pareggiare. ...
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pronto /'pronto/ agg. [lat. promptus, part. pass. di prompĕre "trar fuori", quindi "posto davanti agli occhi, messo alla portata"]. - 1. [di cosa, che è nelle condizioni opportune per essere adoperata [...] sollecito, tempestivo, veloce. ↑ fulmineo, istantaneo, repentino. ↔ lento, tardivo, tardo. b. [che afferra rapidamente concetti e sim.: intelligenza p.] ≈ acuto, arguto, brillante, svelto, vivace, vivo. ↔ lento, ottuso, tardo. c. [di persona, che non ...
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comprendonio /kompren'dɔnjo/ (ant. comprendonico /kompren'dɔniko/) s. m. [der. di comprendere], fam., scherz. - [capacità di comprendere: essere duro, tardo di c.] ≈ acume, cervello, intelligenza. ...
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comprensione /kompren'sjone/ s. f. [dal lat. comprehensio -onis]. - 1. [atto o facoltà del comprendere, del capire] ≈ intelligenza, intendimento. ↔ fraintendimento. 2. [capacità di considerare con animo [...] tollerante: mostrare, avere c. per (o verso) qualcuno] ≈ benevolenza, carità, clemenza, condiscendenza, indulgenza, misericordia, pietà, tolleranza. ↔ durezza, intolleranza, intransigenza. 3. (filos.) ...
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comune¹ (ant. comune) [lat. commūnis, der. di munus "carica, ufficio", col pref. con-, propr. "che compie il medesimo ufficio"]. - ■ agg. 1. a. [che appartiene o si riferisce a tutti o ai più: agire per [...] , raro, singolare, straordinario, unico. b. (spreg.) [di scarse capacità, di poco valore: un'intelligenza c.] ≈ banale, dozzinale, grossolano, mediocre, modesto, ordinario, qualunque, scadente. ↔ eccellente, eccezionale, fenomenale, particolare ...
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Psicologia
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente....
INTELLIGENZA
. Poema in nona rima (309 stanze), di autore toscano, composto sullo scorcio del sec. XIII o al principio del XIV.
L'attribuzione a Dino Compagni (v.), tuttora incerta, si fonda sulla testimonianza di C. De Batines e di A.-F....