opaco
agg. [dal lat. opacus] (pl. m. -chi). – 1. Di corpo che non si lascia attraversare dalla luce, cioè di corpo che, rinviando o assorbendo totalmente la luce che riceve, ha coefficiente di trasparenza [...] Voce o., non squillante, dai toni bassi e smorzati; suono o., velato; uno sguardo o., smorto, quasi privo di espressione; intelligenza o., priva di vivacità. Nel linguaggio sportivo, prova, gara o., al di sotto delle possibilità (di un atleta, di una ...
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portento
portènto s. m. [dal lat. portentum, propr. «presagio, segno celeste», der. di portendĕre «presagire» (v. portendere)]. – 1. Avvenimento o fatto che si presenta fuori dell’ordine naturale delle [...] è un p., un vero p., a scuola è stato sempre un p.; che portento quel violinista!; e specificando: essere un p. di intelligenza, di cultura, di memoria; v’ho detto ch’era umile, non già che fosse un p. d’umiltà (Manzoni); anche iron.: sei proprio ...
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portentoso
portentóso agg. [dal lat. portentosus, der. di portentum «portento»]. – 1. a. Che ha natura o carattere di portento, che costituisce un portento (anche nel senso lat. originario, di presagio [...] : un uomo, un chirurgo, un atleta p.; un farmaco p.; le sue parole hanno avuto un effetto p.; aveva una intelligenza, una memoria p.; la sua resistenza fisica è p.; una scoperta, un’invenzione che ha ottenuto risultati portentosi. 2. Sostantivato ...
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raccogliere
raccògliere (ant. e poet. raccòrre) v. tr. [der. di cogliere, col pref. ra-] (coniug. come cogliere). – 1. Sollevare, prendere o riprendere da terra cosa o persona: il cappel lordo e il vano [...] glorioso e grande Sparse in cento di loro arte o natura (Parini); una donna eccezionale, che raccoglie in sé bellezza, intelligenza e cultura; più spesso nel passivo: nel figlio sono raccolte le migliori caratteristiche di tutti e due i genitori. Nel ...
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locutorio
locutòrio agg. [tratto da locutore, locuzione], raro. – Relativo al parlare, soprattutto con riguardo all’articolazione e combinazione dei suoni nell’enunciazione delle frasi. Ant., eloquente, [...] facondo: ha vertute in far l’uom locutorio (Intelligenza). ...
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intuito
intùito s. m. [dal lat. intuĭtus -us «l’atto di guardare o di vedere dentro», der. di intueri: v. intuire]. – L’atto e la facoltà di intuire; è più generico di intuizione (di cui non ha i sign. [...] e chiara, e più spesso la capacità di avvertire, comprendere e valutare con immediatezza un fatto, una situazione (talora anche un’intelligenza pronta, acuta): capire a i., d’i. o per i., per improvviso i.; avere i., un i. pronto, sicuro; col suo ...
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schema
schèma s. m. [dal lat. schema, gr. σχῆμα -ματος «forma, aspetto, configurazione», da un tema di ἔχω «possedere, avere»] (pl. -i). – 1. Modello convenzionale, semplificato rispetto alla più complessa [...] solo uno s. astratto che divide le parole e le cose in zone per poter affrontare separatamente sesso, intelligenza, amore (Enrico Palandri). 6. In filosofia, termine introdotto dall’atomismo per indicare la forma geometrica che caratterizza gli ...
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lampeggiante
agg. e s. m. [part. pres. di lampeggiare]. – 1. agg. a. Che si spegne e si riaccende rapidamente: un semaforo lampeggiante. b. fig. Che manda lampi di ingegno; brillante: un’intelligenza [...] lampeggiante. 2. s. m. Negli autoveicoli, lampeggiatore ...
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pipa1
pipa1 (ant. o region. pippa) s. f. [dal fr. pipe, anticam. «cannuccia», e poi «cannuccia della pipa; pipa»]. – 1. a. Arnese per fumare costituito, nel tipo diffuso nei paesi occidentali, da un [...] fare, farsi una p. (con questa accezione, è più com. la variante pippa). In senso fig., persona incapace, di intelligenza molto limitata; anche, cosa, occupazione futile, insulsa o noiosa. In frasi negative, niente, nulla: non valere una pipa. ◆ Dim ...
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rimprocciare
v. tr. [dal provenz. repropchar, che è il lat. *repropiare (der. di prope «vicino»), propriam. «gettare davanti (agli occhi)»] (io rimpròccio, ecc.), ant. – Rimproverare rinfacciando, rimbrottare: [...] E rimprocciarsi assai villanamente (L’Intelligenza). ...
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Psicologia
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente....
INTELLIGENZA
. Poema in nona rima (309 stanze), di autore toscano, composto sullo scorcio del sec. XIII o al principio del XIV.
L'attribuzione a Dino Compagni (v.), tuttora incerta, si fonda sulla testimonianza di C. De Batines e di A.-F....