iperinformato
p. pass. e agg. Che è al corrente di tutto, anche in modo eccessivo e senza vaglio critico. ◆ Come osserva Harald Weinrich in «Lete. Arte e critica dell’oblio»: «Viviamo in una società [...] iperinformata, dove l’intelligenza superiore non consiste più nel procurarsi le informazioni – cosa che ogni ragazzo o ragazza può fare tramite Internet – bensì nel liberarsi delle informazioni, cosa per cui non esiste in Internet alcun programma». ( ...
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litote
litòte s. f. [dal gr. λιτότης, propr. «semplicità», der. di λιτός «semplice»]. – Figura retorica che consiste nell’attenuare formalmente l’espressione di un giudizio o di un predicato col negare [...] lo più l’effetto di rinforzarla sostanzialmente; così, per es., quando si dice che una persona non è un’aquila (per dire che ha intelligenza assai scarsa), o che non è priva d’ingegno (per dire che ha ingegno notevole), che si è avuto un danno non ...
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fine1
fine1 agg. [lat. fīnis «limite» (v. fine2), adoperato come agg. nel sign. di « estremo»]. – 1. a. Sottile, di spessore o diametro molto piccolo: uno spago f.; sabbia assai f.; una lama finissima; [...] fig. di quest’agg.: orecchio (o udito) f.; intelletto f.; un f. letterato; un f. intenditore; uomo f., di pronta intelligenza, perspicace (ma anche con altro sign.: v. oltre, al n. 3); prov., contadini e montanini, scarpe grosse e cervelli fini. Per ...
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compensare
v. tr. [dal lat. compensare, propr. «pesare insieme, uguagliare nel peso», comp. di con- e pensare, intens. di pendĕre «pesare»] (io compènso, ecc.). – 1. Dare a una persona l’equivalente [...] a un difetto: c. una differenza, una perdita; gli introiti compensano le spese; il suo buon cuore compensa la scarsa intelligenza. In medicina, neutralizzare con un compenso: c. un vizio cardiaco. 3. Negli sport subacquei, con uso assol., eseguire l ...
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zerozerosette
żèrożèrosètte (o żèro żèro sètte; propr. 007), s. m. e f., invar. – Nome, o più esattamente codice di riconoscimento, come agente del Servizio segreto britannico, di un personaggio, James [...] .) interpretati dall’attore scozzese Sean Connery (più tardi gli succederà Roger Moore, e in seguito altri). Le doti d’intelligenza, di raffinatezza, la forza e agilità atletica, la perfetta conoscenza delle arti marziali e dell’uso delle armi e dei ...
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competere
compètere v. intr. [dal lat. competĕre, comp. di con- e petĕre «chiedere, dirigersi», propr. «andare, chiedere insieme»] (manca il part. pass. e perciò anche i tempi comp.). – 1. Gareggiare, [...] può certo c. con lui, di chi sia notevolmente inferiore per forza, capacità, ecc.; nessuno poteva competere con lei in intelligenza; anche riferito a cose, a produzioni dell’ingegno o dell’industria, ecc.: un articolo, un prodotto, un apparecchio, un ...
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compiacere
compiacére v. intr. [lat. complacēre, comp. di con- e placēre «piacere»] (coniug. come piacere; aus. avere). – 1. Far piacere, fare cosa gradita a qualcuno: faccio questo solo per compiacerti; [...] : compiacersi di fare del bene; si compiace nel tormentare il prossimo; compiacersi della propria bellezza, della propria intelligenza; mi compiaccio che siate venuti. b. Partecipare ad altra persona il proprio piacere, rallegrarsi, congratularsi con ...
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opaco
agg. [dal lat. opacus] (pl. m. -chi). – 1. Di corpo che non si lascia attraversare dalla luce, cioè di corpo che, rinviando o assorbendo totalmente la luce che riceve, ha coefficiente di trasparenza [...] Voce o., non squillante, dai toni bassi e smorzati; suono o., velato; uno sguardo o., smorto, quasi privo di espressione; intelligenza o., priva di vivacità. Nel linguaggio sportivo, prova, gara o., al di sotto delle possibilità (di un atleta, di una ...
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portento
portènto s. m. [dal lat. portentum, propr. «presagio, segno celeste», der. di portendĕre «presagire» (v. portendere)]. – 1. Avvenimento o fatto che si presenta fuori dell’ordine naturale delle [...] è un p., un vero p., a scuola è stato sempre un p.; che portento quel violinista!; e specificando: essere un p. di intelligenza, di cultura, di memoria; v’ho detto ch’era umile, non già che fosse un p. d’umiltà (Manzoni); anche iron.: sei proprio ...
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portentoso
portentóso agg. [dal lat. portentosus, der. di portentum «portento»]. – 1. a. Che ha natura o carattere di portento, che costituisce un portento (anche nel senso lat. originario, di presagio [...] : un uomo, un chirurgo, un atleta p.; un farmaco p.; le sue parole hanno avuto un effetto p.; aveva una intelligenza, una memoria p.; la sua resistenza fisica è p.; una scoperta, un’invenzione che ha ottenuto risultati portentosi. 2. Sostantivato ...
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Psicologia
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente....
INTELLIGENZA
. Poema in nona rima (309 stanze), di autore toscano, composto sullo scorcio del sec. XIII o al principio del XIV.
L'attribuzione a Dino Compagni (v.), tuttora incerta, si fonda sulla testimonianza di C. De Batines e di A.-F....