intelligence
‹intéliǧëns› s. ingl. (propr. «intelligenza», pl. intelligences ‹intéliǧënsi∫›), usato in ital. al femm. – Servizio (per lo più segreto o riservato) di raccolta di informazioni su persone [...] o enti ...
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intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), [...] formata da elementi colti, da letterati di formazione soprattutto occidentalistica e di idee a volta a volta liberali e democratiche, poi socialiste in senso utopistico o anarchico, e quindi marxiste; ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] di uno s. riflessivo, di un accentuato s. critico. In partic., povero di s., con riferimento a persona di scarsa intelligenza, molto semplice e sprovveduta; per l’esatto sign. dell’espressione nella beatitudine evangelica (Matteo 5, 3) con cui ha ...
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intelligibile
intelligìbile (o intellegìbile) agg. [dal lat. intelligibĭlis, der. di intelligĕre (o intellegĕre) «intendere»]. – Che può essere conosciuto e compreso con l’intelletto: verità i., o non [...] i., all’uomo. Più comunem., di cosa che è accessibile all’intelligenza, che può essere chiaramente intesa (anche attraverso i sensi): discorso, teoria, dottrina i.; principî facilmente i.; distinzioni, sottigliezze poco i.; il testo, il verso non mi ...
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intendenza1
intendènza1 s. f. [dal provenz. entendensa, der. del lat. intendĕre (v. intendere)], ant. – 1. Capacità d’intendere, intelligenza, intendimento di qualche cosa: i. di un linguaggio, di un [...] testo. 2. Ciò che s’intende dire, concetto, senso d’una frase, d’un discorso, ecc. 3. a. Desiderio ardente. b. Amore riposto in persona o cosa, e anche l’oggetto amato, la persona amata (cfr. intendimento) ...
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intendimento
intendiménto s. m. [der. di intendere]. – 1. a. Capacità d’intendere con l’intelletto: uomo d’i., di retto i., privo d’i., di scarso i.; è un bambino che mostra già i.; anche le bestie hanno [...] un certo i.; è sinon. quindi, meno com., di intelligenza, nel suo sign. astratto e generico. In filosofia, è altro termine per designare la facoltà dell’intelletto, soprattutto nel senso (proprio della filosofia moderna e specialmente kantiana) per ...
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acuire
acüire v. tr. [dal lat. acuĕre, affine ad acies «punta»] (io acüisco, tu acüisci, ecc.). – Rendere acuto, rendere più sottile o più penetrante; per lo più fig.: a. il dolore; a. l’intelligenza, [...] l’ingegno, la vista, la sensibilità; la lontananza acuiva in lui il desiderio; la sua insofferenza aveva acuito la curiosità e i sospetti di Mariana che ora si era fatta più intraprendente (Luigi Malerba); ...
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intenzione
intenzióne s. f. [dal lat. intentio -onis, der. di intendĕre «tendere, rivolgere»; il sign. 4 si riconnette con intendĕre nel sign. di «capire»]. – 1. a. Orientamento della coscienza verso [...] Intendimento, cioè significato, senso di una parola, di un concetto, modo d’intendere un contesto, e sim. b. Comprensione, intelligenza di qualche cosa: per avere i. di quello che si dirà nella prima Cantica (Buti); prendere i., essere inteso, esser ...
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acuminato
agg. [part. pass. di acuminare]. – 1. Aguzzo, appuntito: un puntale a., un a. punteruolo; denti acuminati; anche fig.: un’intelligenza acuminata. 2. In botanica, di organo terminante a punta [...] che si restringe gradatamente (per es., la foglia dell’albicocco) ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] con altri sost. sottintesi: mangia m. (cibo), beve m. (vino o altri alcolici); non ci vuol m. a capire (sforzo, intelligenza o sim.). c. Con più esplicito valore neutro, in molte frasi in cui significa genericam. «molte cose», «quantità grande» o con ...
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Psicologia
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente....
INTELLIGENZA
. Poema in nona rima (309 stanze), di autore toscano, composto sullo scorcio del sec. XIII o al principio del XIV.
L'attribuzione a Dino Compagni (v.), tuttora incerta, si fonda sulla testimonianza di C. De Batines e di A.-F....