diabolico
diabòlico agg. [dal lat. tardo diabolĭcus, gr. διαβολικός, der. di διάβολος «diavolo»] (pl. m. -ci). – 1. Del diavolo: tentazione d.; delitti commessi per ispirazione d.; si diceva che quelle [...] d.; un d. tradimento; un ordigno d., che sembra ispirato dal diavolo; una mente d., dotata di un’intelligenza perversa che tende soltanto al male. Talvolta, in iperboli fam., senza connotazione negativa, per indicare qualità che eccedono le ...
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stupidaggine
stupidàggine s. f. [der. di stupido]. – 1. L’essere stupido, l’avere o il dimostrare scarsa intelligenza: un ragazzo di una s. sorprendente; mi ha colpito soprattutto la s. di quel discorso. [...] 2. Con sign. concreto, atto, comportamento, discorso da persona stupida: fare una s.; smettila di dire stupidaggini; sarebbe una s. arrabbiarsi per così poco. Nell’uso fam., azione, comportamento che può ...
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stupidita
stupidità s. f. [dal lat. stupidĭtas -atis, der. di stupĭdus «stupido»]. – 1. letter. Stato di torpore, insensibilità o sbalordimento, causato da condizioni fisiche o morali: [il succo del [...] e ne la mente induca Lieta stupidità (Parini). 2. Lo stesso, e più com., che stupidaggine, per indicare scarsità o mancanza d’intelligenza: ha dato prova di grande s.; la s. degli altri mi affascina, ma preferisco la mia (Ennio Flaiano); la s. di un ...
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stupido
stùpido agg. [dal lat. stupĭdus, der. di stupēre «stupire»]. – 1. letter. a. Preso da stupore, attonito, sbalordito; che è in una condizione d’incapacità o insensibilità indotta da meraviglia, [...] al sopore s. la quiete naturale del sonno (D’Annunzio). 2. Nell’uso com., che ha, o mostra, scarsissima intelligenza, lentezza e fatica nell’apprendere, ottusità di mente, usato spesso come insulto: ma che hai combinato, sei proprio uno stupido ...
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ricchezza
ricchézza s. f. [der. di ricco]. – 1. L’essere ricco, la condizione di chi è ricco, di chi cioè ha abbondanza di beni materiali: la sua r. è immensa; la r. di una nazione; aspirare alla r.; [...] , di locuzioni, ecc.). Riferito a doti, caratteristiche, elementi non materiali di persone e opere: avere r. d’ingegno, d’intelligenza, di cultura; r. d’affetti, di sentimenti, di sensibilità; r. di esempî, di citazioni, d’idee, d’immagini; sostiene ...
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nemico
(ant. nimico) agg. e s. m. (f. -a) [lat. inimīcus, comp. di in-2 e amīcus «amico»] (pl. m. -ci). – Il contrario di amico. 1. Riferito a persona: a. Che nutre verso altri sentimenti di avversione, [...] , è stato respinto; passare al n., disertare (in senso fig., tradire una causa); darsi al n., arrendersi; corrispondenza e intelligenza col n., reati che il vigente codice penale militare di guerra punisce con la degradazione e con la morte; taci! il ...
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meritocrazia
meritocrazìa s. f. [dall’ingl. meritocracy, comp. del lat. meritum «merito» e -cracy «-crazia»]. – Concezione della società in base alla quale le responsabilità direttive, e spec. le cariche [...] pubbliche, dovrebbero essere affidate ai più meritevoli, ossia a coloro che mostrano di possedere in maggior misura intelligenza e capacità naturali, oltreché di impegnarsi nello studio e nel lavoro; il termine, coniato negli Stati Uniti, è stato ...
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frame
‹frèim› s. ingl. (propr. «intelaiatura, cornice, struttura»; pl. frames ‹frèim∫›), usato in ital. al masch. – Termine usato nel linguaggio scient. e tecn. (per es., in genetica e, in informatica, [...] nella tecnica dei calcolatori elettronici e nelle ricerche sull’intelligenza artificiale) per indicare una struttura o un’immagine, spec. una struttura ideale rappresentativa di qualcosa, una sequenza di elementi, ecc. ...
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ricettivo
(o recettivo) agg. [der. del lat. receptus, part. pass. di recipĕre «ricevere»]. – 1. Attrezzato per accogliere e ospitare forestieri: una località turistica, una zona ricca di monumenti d’arte, [...] , elementi, fattori, stimoli esterni: un allievo dotato di grande o di scarsa capacità r.; avere una memoria molto r., un’intelligenza più r. che creativa. In partic.: a. In medicina, dotato di ricettività: un soggetto, un organismo molto r. o poco ...
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pappagallismo
s. m. [der. di pappagallo], non com. – 1. Tendenza, abitudine a ripetere meccanicamente, e senza intelligenza, al modo dei pappagalli, ciò che si è letto o udito, o anche a imitare pedissequamente [...] atteggiamenti, comportamenti altrui. 2. Comportamento da «pappagalli della strada», proprio cioè di chi, in modo insistente e grossolano, importuna le donne per la via ...
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Psicologia
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente....
INTELLIGENZA
. Poema in nona rima (309 stanze), di autore toscano, composto sullo scorcio del sec. XIII o al principio del XIV.
L'attribuzione a Dino Compagni (v.), tuttora incerta, si fonda sulla testimonianza di C. De Batines e di A.-F....