bene² s. m. [dall'avv. bene¹]. - 1. [ciò che è buono, giusto: tendere al b.] ≈ bontà, giustizia, moralità, onestà, rettitudine. ↔ cattiveria, disonestà, immoralità, ingiustizia, male. ● Espressioni: ben [...] dell'intelletto ≈ ragione, senno. 2. (estens.) a. [ciò che è utile, vantaggioso: per il b. della patria] ≈ beneficio, benessere, felicità, giovamento, interesse, utilità, vantaggio. ↔ danno, male, svantaggio. b. [ciò che serve di aiuto: fare del b. a ...
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ingegno /in'dʒeɲo/ s. m. [lat. ingĕnium "carattere naturale, indole, ingegno, idea ingegnosa"]. - 1. a. [complesso delle qualità intellettuali e delle capacità inventive: dare prova d'i.] ≈ acume, capacità, [...] creatività, (fam.) fosforo, ingegnosità, intelletto, intelligenza, spirito. ↑ genialità, genio. ‖ destrezza. ↔ idiozia, mediocrità, ottusità, (lett.) stolidità, stoltezza, stupidità. ● Espressioni e prov.: prov., il bisogno aguzza l'ingegno ≈ fare di ...
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ottenebrare [dal lat. tardo ottenebrare, der. di tenĕbrae "tenebre", col pref. ob-] (io ottènebro, ecc.). - ■ v. tr. 1. (lett.) [rendere tenebroso, anche in maniera improvvisa: nuvole nerissime ottenebrarono [...] alla vista o lucidità alle facoltà mentali: l'emozione gli ottenebrò la vista; la passione ottenebra l'intelletto] ≈ annebbiare, appannare, (lett.) obnubilare, offuscare, [con riferimento alla vista] velare. ↔ [con riferimento alle facoltà mentali ...
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ottundimento /ot:undi'mento/ s. m. [der. di ottundere]. - [l'ottundersi dei sensi o delle facoltà mentali: o. della sensibilità, dell'intelletto] ≈ appannamento, indebolimento, infiacchimento, intorpidimento, [...] (lett.) obnubilazione, offuscamento. ↔ affinamento, potenziamento, rafforzamento, rinvigorimento, risveglio, [delle facoltà mentali] illuminazione ...
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inintelligibile /inintel:i'dʒibile/ agg. [dal lat. tardo inintelligibĭlis, der. di intelligibĭlis "intelligibile", col pref. in- "in-²"]. - 1. a. [che non si può intendere con la mente perché supera le [...] possibilità del nostro intelletto: disegni i.] ≈ impenetrabile, imperscrutabile, inaccessibile, inafferrabile, indecifrabile, inesplicabile. ↔ accessibile, afferrabile, decifrabile, intelligibile, penetrabile, spiegabile. b. [che non si riesce a ...
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intelligibile /intel:i'dʒibile/ (o intellegibile) agg. [dal lat. intelligibĭlis, der. di intelligĕre (o intellegĕre) "intendere"]. - 1. a. [che può essere conosciuto e compreso soltanto attraverso l'intelletto: [...] verità non i.] ≈ accessibile, afferrabile, comprensibile, decifrabile, penetrabile, spiegabile. ↔ impenetrabile, imperscrutabile, inaccessibile, inafferrabile, indecifrabile, inesplicabile, inintelligibile. ...
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intendere /in'tɛndere/ [dal lat. intendĕre, der. di tendĕre "tendere, rivolgere, mirare a", col pref. in- "in-¹"] (coniug. come tendere). - ■ v. tr. 1. [avere intenzione di fare qualcosa, seguito da inf., [...] orecchie, ascoltare, dare ascolto (a), prestare attenzione (o orecchio) (a). 3. a. (lett.) [cogliere con l'intelletto: i. un vocabolo; m'intendi?] ≈ afferrare, capire, comprendere. ↔ equivocare, fraintendere, ingannarsi, sbagliarsi, svisare, (non com ...
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testa /'tɛsta/ s. f. [dal lat. tardo testa "cranio, testa", in origine "guscio, vaso"]. - 1. [parte del corpo animale e umano in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico: [...] , interamente, totalmente. ↔ in parte, parzialmente. 2. (estens.) a. [sede degli organi preposti alle funzioni intellettive e razionali] ≈ cervello, intelletto, mente. ● Espressioni (con uso fig.): avere in testa → □; fam., ficcarsi (o mettersi) in ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...