senno /'sen:o/ s. m. [dal franco sinn, per il tramite del provenz. e fr. ant. sen "senno"]. - 1. [facoltà di intendere, giudicare e operare con prudenza, saviezza e sim.: una ragazza priva di s.] ≈ accortezza, [...] , impazzire, (lett.) insanire, (gerg.) sbroccare. ↔ rinsavire, (lett.) risentirsi, tornare in sé. ‖ riprendersi. 2. (lett., non com.) [capacità intellettiva: Né s. astuto, né favor di regi All'Itaco le spoglie ardue serbava (U. Foscolo)] ≈ ingegno ...
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cogliere /'kɔʎere/ (pop. e poet. corre /'kɔ:re/) v. tr. [lat. collĭgĕre] (io còlgo, tu cògli, ecc.; pass. rem. còlsi, cogliésti, ecc.; fut. coglierò, pop. e poet. corrò; part. pass. còlto). - 1. a. [tirare [...] la palla al balzo (o al volo), sfruttare l'occasione; cogliere nel segno → □. 3. (fig.) [afferrare con l'intelletto: c. il senso della frase] ≈ capire, comprendere, intendere. ↑ penetrare. ↔ equivocare, fraintendere, travisare. 4. (fig.) [raggiungere ...
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materia /ma'tɛrja/ (ant. matera) s. f. [dal lat. materia]. - 1. [ciò che costituisce tutti i corpi e ne determina la massa e l'estensione] ≈ ‖ sostanza. 2. (filos.) [ciò che, assumendo forme diverse nello [...] . 2. (fig., scherz.) [facoltà di effettuare ragionamenti: essere del tutto privo di m. grigia] ≈ (fam.) cervello, (fam., scherz.) comprendonio, intelligenza, (fam.) sale in zucca, sostanza grigia. ‖ ingegno, intelletto, ragione, raziocinio, senno. ...
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concepire (ant. concepere /kon'tʃɛpere/ e concipere /kon'tʃipere/) v. tr. [lat. concĭpĕre, propr. "prendere insieme, accogliere, raccogliere"] (io concepisco, tu concepisci, ecc.; part. pass. concepito, [...] . 2. (fig.) a. [accogliere nel proprio animo: c. un desiderio] ≈ maturare, nutrire, provare, sentire. b. [accogliere nell'intelletto, nella coscienza: non riesco a c. come tu abbia potuto agire così] ≈ capacitarsi (di), capire, comprendere, intendere ...
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concezione /kontʃe'tsjone/ s. f. [dal lat. conceptio -onis]. - 1. (non com.) [il concepire un figlio] ≈ [→ CONCEPIMENTO (1)]. 2. (fig.) a. [il concepire con l'intelletto, con la fantasia: la c. di un'opera] [...] ≈ [→ CONCEPIMENTO (2)]. b. [modo di concepire, cioè d'intendere, d'interpretare: ha una c. strana della vita] ≈ concetto, idea, opinione, punto di vista, visione. ‖ posizione ...
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quietare (lett. quetare) [dal lat. tardo quietare o quietari, der. di quietus "quieto"] (io quièto, o quèto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [porre in quiete: q. un tumulto, una sommossa] ≈ calmare, (tosc.) chetare, [...] , tranquillizzarsi. ↔ agitarsi, eccitarsi, innervosirsi, inquietarsi, turbarsi. 3. (fig., lett.) [di bisogno, desiderio e sim., trovare sfogo, soddisfazione e sim.: Nel vero in che si queta ogne intelletto (Dante)] ≈ acquietarsi, appagarsi, placarsi. ...
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sostanza /so'stantsa/ (ant. sustanza e sustanzia) s. f. [dal lat. substantia "essenza, realtà; mezzi di sussistenza", der. di substare "stare sotto", sul modello del gr. hypóstasis]. - 1. (filos.) [nelle [...] , materia grigia (o prima o cerebrale). ⇑ encefalo. 2. (fig., scherz.) [facoltà di effettuare ragionamenti] ≈ (fam.) cervello, (fam., scherz.) comprendonio, intelligenza, (fam.) sale in zucca. ‖ ingegno, intelletto, ragione, raziocinio, senno. ...
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gramo agg. [dal germ. ✻gram "affanno, cordoglio"]. - 1. [di persona, che si trova in uno stato di infelicità e disperazione] ≈ infelice, (lett., region.) meschino, misero, povero, (fam.) sfigato, sventurato, [...] ., che non è sufficiente] ≈ esiguo, insufficiente, magro, scarso. ↔ abbondante, copioso, pingue, ricco, sostanzioso. 4. (estens., non com.) [di teoria, intelletto, concetto e sim., privo di forza e vigore: uomo dall'ingegno g.] ≈ e ↔ [→ GRACILE (3)]. ...
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correggere /ko'r:ɛdʒ:ere/ [dal lat. corrigĕre, der. di regĕre "reggere, dirigere", col pref. con-] (coniug. come reggere). - ■ v. tr. 1. a. [rendere migliore e più esatto eliminando errori, imperfezioni [...] . [apportare una correzione: c. la rotta] ≈ cambiare, modificare, mutare, ritoccare. c. [sistemare un testo, un'opera dell'intelletto e sim.: c. le bozze di stampa, un compito in classe] ≈ limare, revisionare, ripulire, ritoccare, rivedere, [riferito ...
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eccesso /e'tʃ:ɛs:o/ s. m. [dal lat. excessus -us "l'oltrepassare"]. - 1. a. [l'eccedere, il superare un limite determinato: prendere una multa per e. di velocità] ≈ abuso, dismisura, eccedenza, esagerazione, [...] lo più oggettivo, alla limitata quantità di qualcosa: sieno le tue parole più corrispondenti alla insufficienza del mio sommesso intelletto (A. Verri); cominciavano a pruovar quel crudel tormento, che tanto flagella gli uomini magnanimi, di misurar la ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...