intelletto /inte'l:ɛt:o/ s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre "intendere"]. - 1. [facoltà d'intendere e di ragionare] ≈ [→ INTELLIGENZA (1. a)]. ● Espressioni: perdere il ben dell'intelletto [...] ≈ ammattire, impazzire, uscire di senno. ↔ rinsavire, tornare in sé. 2. (estens.) [persona dotata di notevoli capacità intellettuali] ≈ e ↔ [→ INTELLIGENZA (2)]. [⍈ PENSARE ...
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pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] , come sinon. di cervello,mente,testa: sa leggere nel pensiero; vorrei sapere cos’ha nella testa. Intelletto e intelligenza, differentemente da pensiero, hanno soltanto sign. generici e astratti, indicando la capacità di acquisire conoscenze ...
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Fabio Rossi
pensare. Finestra di approfondimento
Modi di pensare - Vi sono vari modi di esercitare l’attività del pensiero. P. è il verbo più generico e ha una molteplicità di sign., il più com. dei quali [...] , come sinon. di cervello,mente,testa: sa leggere nel pensiero; vorrei sapere cos’ha nella testa. Intelletto e intelligenza, differentemente da pensiero, hanno soltanto sign. generici e astratti, indicando la capacità di acquisire conoscenze ...
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capire [lat. capĕre, con mutamento di coniug.] (io capisco, tu capisci, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere, ma i tempi comp. sono rari), non com. [poter entrare in un luogo, esservi contenuto, spec. fig.] [...] rassicuranti.
Capire con la mente - Alcuni dei sinon. di c. possono essere usati sia nel sign. di «percepire con l’intelletto», sia in quello, più accentuato, di «capire intimamente, penetrare l’animo, le intenzioni, il carattere di una persona, o il ...
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mente /'mente/ s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. mimnḗskō "ricordare"]. - 1. a. [complesso delle facoltà intellettive e psichiche dell'uomo: farsi guidare dalla m.] ≈ intelletto, [...] . analitica] ≈ ingegno, intelligenza, mentalità, vocazione. b. [capacità mentale: m. geniale, vivace, limitata] ≈ cervello, ingegno, intelletto, intelligenza. c. (estens.) [per metonimia, persona dotata di particolare attitudine o capacità mentale: m ...
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Fabio Rossi
capire. Finestra di approfondimento
Cogliere indizi o impressioni - Il sign. di «percepire con l’intelletto» è espresso da molti verbi, dei quali c. è il più generico e frequente, spesso sentito [...] rassicuranti.
Capire con la mente - Alcuni dei sinon. di c. possono essere usati sia nel sign. di «percepire con l’intelletto», sia in quello, più accentuato, di «capire intimamente, penetrare l’animo, le intenzioni, il carattere di una persona, o il ...
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ragione /ra'dʒone/ [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di rēri "fissare, stabilire"), col sign. originario di "conto, conteggio"]. - ■ s. f. 1. [la facoltà di pensare, di conoscere e di giudicare [...] sé, smarrire il senno e la lucidità] ≈ ammattire, delirare, impazzire, (lett.) insanire, (scherz.) perdere il ben dell'intelletto, sragionare, uscire di senno. ↔ rinsanire, rinsavire, tornare in sé. ▲ Locuz. prep.: a ragion veduta [dopo attento esame ...
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intellettuale /intel:et:u'ale/ [dal lat. tardo intellectualis; nel sign. 3, e nell'uso sost., sul modello del fr. intellectuel]. - ■ agg. 1. [dell'intelletto, che riguarda l'intelletto: facoltà intellettuali] [...] ≈ intellettivo, mentale, (non com.) raziocinativo. 2. [caratterizzato dal predominio dei valori della ragione] ≈ e ↔ [→ INTELLETTUALISTICO]. 3. [amante degli studi e del sapere: una donna i.] ≈ di cultura. ‖ colto, dotto. ↔ analfabeta, ignorante, ...
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intelligenza /intel:i'dʒɛntsa/ (ant. intelligenzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre "intendere"]. - 1. a. [facoltà d'intendere e di ragionare: persona di scarsa, grande i.] ≈ (fam.) [...] , stolidità, stoltezza, stupidità. 2. (estens.) [persona dotata di notevoli capacità intellettuali: era una delle migliori i. del suo tempo] ≈ cervello, (scherz.) cranio, ingegno, intelletto, mente, testa. ↑ genio. ↔ nullità, zero. [⍈ PENSARE] ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...