y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota [...] vocale, passato presto a ü nella pronuncia ionico-attica, tanto che fin dal sec. 5° a. C. per indicare il suono u si il suono ü, d’uso frequente nei grecismi, s’accolse, mettendola (insieme con la Z) in coda a tutte le altre, la lettera Y con ...
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trasposizione
traspoṡizióne s. f. [der. di trasporre]. – L’azione e l’operazione di trasporre, il fatto di venire trasposto, come mutamento reciproco di posto tra due o più elementi o parti di un insieme. [...] a un altro del genoma. 6. In matematica, l’operazione consistente nello scambiare di posto tra loro due elementi di un insiemefinito e ordinato. 7. In musica, lo stesso che trasporto (v. trasporto, n. 4). 8. In economia, lo spostamento di una curva ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] non alle singole unità lessicali isolate, ma all’insieme degli elementi che costituiscono il discorso: mi spiegherò, in usi di tono enfatico e iperbolico: ancora due p. e ho finito; scambiare una p., due p. con qualcuno, conversare brevemente; non ha ...
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simplesso
simplèsso s. m. [adattam. dell’ingl. simplex, sost. sviluppatosi dall’agg. simplex «semplice», che è dal lat. simplex -plĭcis come l’ital. semplice]. – In matematica, generalizzazione dei concetti [...] s. euclideo (o geometrico) di dimensione k è il più piccolo insieme convesso che contiene quei punti (vertici del simplesso). Si parla anche metodi di calcolo numerico, di passare, in un numero finito di passi, da una soluzione ammissibile base (in ...
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quando
avv., cong. e s. m. [lat. quando]. – 1. avv. a. Ha la funzione di domandare, in frasi interrogative, in quale tempo o momento si determinerà, si è determinato o si determina, un fatto, una situazione [...] di q. sono questi affreschi?, di quale epoca; per q. dev’essere finito il lavoro?; fino a q. dovrò sopportarlo? (e con ellissi: a . quando che sia: q. che sia dovremo pure ritrovarci tutti insieme). Per la forma allor quando, ormai elevata e rara, v. ...
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prisma
s. m. [dal lat. tardo prisma, gr. πρῖσμα -ατος, der. di πρίζω o πρίω «segare»] (pl. -i). – 1. Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli, e un numero di parallelogrammi [...] prisma che viene talvolta detto, per contrapp., p. finito. In cristallografia, il prisma è una delle forme semplici , delle passioni; o, con sign. più generico e non negativo, insieme organico di elementi fra loro varî e diversi: l’Ariosto vide e ...
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integrale
agg. e s. m. [dal lat. tardo integralis, der. di intĕger «integro, intero»]. – 1. agg., non com. Di elemento che fa parte di un tutto, che concorre alla costituzione di un intero (sinon. quindi [...] o di qualità, in forme di semilavorati o addirittura di prodotto finito. 3. In matematica il termine è usato come agg. e f(x) che sia integrabile e di una sola variabile, l’insieme di tutte le funzioni primitive della funzione f(x), cioè quelle ...
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integrato
agg. [part. pass. di integrare]. – 1. a. In genere, che ha subìto un’integrazione, che è stato completato delle parti mancanti, o accresciuto con elementi aggiunti, oppure che è costituito [...] (anche, in senso polemico o riduttivo, di chi ha finito con l’accettare, per necessità o per opportunismo, le concezioni sistema che prima avversava). Raro in senso più astratto, fuso insieme, formante un tutto: la menzogna era perfettamente i. alle ...
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boccone2
boccóne2 s. m. [der. di bocca]. – 1. a. Quantità di cibo che si può mettere in bocca in una volta: un b. di pane, di formaggio; fare i b. grossi, piccini; non si parla col b. in bocca!; ingoiare [...] avidamente, rapidamente; avere ancora il b. in gola, avere appena finito di mangiare; chiacchierare tra un b. e l’altro, durante il mangiare un b. in pace; andiamo a mangiare un b. insieme. Boccone del povero, nome di un’opera di assistenza dei ...
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anti-fannulloni
agg. Finalizzato a contrastare il lassismo; con particolare riferimento ai dipendenti pubblici. ◆ [tit.] Larghe intese anti-fannulloni [testo] Licenziare almeno una parte dei dipendenti [...] l’hanno definita una «provocazione». Tra gli italiani nel loro insieme l’idea suscita una larga approvazione. (Corriere della sera, è ancora più dura. Il centralinista del Comune è finito infatti agli arresti domiciliari, con l’accusa di truffa ...
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insieme finito
insieme finito insieme con un numero finito di elementi. Più formalmente, è finito e ha cardinalità n un insieme per il quale esiste una corrispondenza biunivoca tra esso e un insieme della forma {0, 1, 2, ..., n − 1}.
Nel linguaggio scientifico, struttura relazionale formata da un insieme finito di oggetti detti nodi o vertici, e da un insieme di relazioni tra coppie di oggetti dette archi o spigoli. Per indicare un g. viene utilizzata una notazione del tipo:...