saltatore
saltatóre s. m. (f. -trice) [der. di saltare; nel sign. 2 b, dal lat. saltator -oris, der. di saltare «ballare»]. – 1. a. Chi salta, chi pratica il salto, come esercizio ginnico o come specialità [...] nell’ippica, il cavallo addestrato al salto degli ostacoli; anche come agg.: cavallo saltatore. b. Più genericam., animale o insetto caratterizzato dai movimenti a salti: i canguri sono buoni corridori e s.; la cavalletta è una formidabile saltatrice ...
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efemera
efèmera (o effìmera) s. f. [dal gr. ἐϕήμερος «di un sol giorno»]. – 1. Genere di insetti efemerotteri (lat. scient. Ephemera) caratterizzati da ali trasparenti, lucide, con macchiette brune, [...] , ampiamente diffusa in Europa e in Italia nelle vicinanze di fiumi, ruscelli o acqua stagnante. 2. Efemera candida: insetto dell’ordine efemerotteri (Polymitarcis virgo), simile a una farfalletta lunga non più di un centimetro e mezzo, con tre ...
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singolativo
agg. e s. m. [der. di singolo]. – In linguistica, detto di nome che indica persone, animali o cose individualmente, come unità (per es., senatore, insetto), così chiamato in contrapp. al [...] collettivo (per es., senato, sciame) oppure di formazione indicante un essere singolo individuato in una massa (così, per es., in paleoslavo da nomi che designano una classe di uomini si può, per mezzo ...
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bestia
béstia s. f. [lat. bēstia]. – 1. Nome generico di ogni animale, escluso però l’uomo, anzi spesso in contrapp. all’uomo: lo pensiero è propio atto de la ragione, perché le b. non pensano (Dante); [...] (e qui s’intenderanno cani, gatti, uccelli, ecc.). c. fam. o scherz. Pelliccia per signora: è una bella bestia. d. fam. Insetto o altro animaletto, spec. se non identificato: m’ha punzecchiato una b.; c’è una b. sul muro; anche come eufemismo per ...
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folgora
fólgora s. f. [dal nome lat. scient. del genere Fulgora: v. fulgoridi]. – Insetto omottero della famiglia fulgoridi (Fulgora laternaria), caratteristico per la singolare forma del capo, provvisto [...] anteriormente di un gigantesco prolungamento cavo, dilatato all’estremità, simile a una clava, colorato con varie macchie spesso iridescenti; ha un’apertura alare di circa 15 cm e una grossa macchia rotonda, ...
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cera1
céra1 s. f. [lat. cēra]. – 1. a. Prodotto di secrezione di ghiandole addominali (ghiandole ceripare) della comune ape e di alcune altre specie di apidi. b. Denominazione generica di sostanze organiche, [...] preparazione di candele, saponi, pomate, nella lucidatura del legno, ecc.; c. d’insetti (o c. cinese o c. della Cina), prodotto di secrezione di un insetto, Coccus ceriferus, costituito di masse dure, biancastre, usato per lucidare, preparare vernici ...
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acariasi
acarìaṡi s. f. [der. di acaro, col suff. -iasi]. – Nome di varie malattie parassitarie dell’uomo e degli animali (mammiferi domestici e selvatici, uccelli, insetti), prodotte da acari e localizzate [...] L’a. delle api, che si manifesta particolarmente in primavera e in autunno, è dovuta all’acaro Acarapis woodi, il quale infesta le trachee del protorace dell’insetto, nutrendosi dell’emolinfa che sottrae attraverso lacerazioni della parete tracheale. ...
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plecotteri
plecòtteri s. m. pl. [lat. scient. Plecoptera, comp. del gr. πλέκω «intrecciare» e di -pterus «-ttero»]. – Ordine di insetti pterigoti, detti anche perlarî, con circa 3000 specie: hanno un [...] nei torrenti con acque pulite e ossigenate, e attraversano varie mute prima di giungere, dopo 1-3 anni, allo stadio di insetto perfetto, esclusivamente terrestre, che non supera un mese di vita, durante il quale talvolta rimane senza nutrirsi. ...
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ceratopogonidi
ceratopogònidi s. m. pl. [lat. scient. Ceratopogonidae, dal nome del genere Ceratopogon, comp. di cerato- e del gr. πώγων «barba»]. – Famiglia di insetti ditteri nematoceri, le cui femmine [...] bezzii e L. irritans, sono conosciute nell’Agro Romano col nome di serapiche (nome che nel Lazio indica anche l’insetto pappataci). Vivono in vicinanza delle abitazioni, delle stalle, dei pagliai; volano di giorno e assalgono a sciami l’uomo e ...
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mimetismo
s. m. [der. di mimetico]. – 1. In zoologia e botanica, in senso stretto, il fenomeno adattativo (detto anche, con termine ingl., mimicry) per cui un organismo animale o vegetale (mimo) richiama [...] con l’ambiente circostante, come nel caso del mantello di alcuni mammiferi, che diviene bianco d’inverno, o degli insetti fasmoidei, molto simili ai ramoscelli o alle foglie delle piante su cui vivono. In etologia, per estens., m. intraspecifico ...
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insètto stécco Insetto dell'ordine Fasmidi che somiglia a un sottile ramoscello, con ali molto ridotte e colorazione mimetica. Si nutre spec. di foglie di rovo. In Italia sono presenti le specie Bacillus rossius e Clonopsis gallica. Simile è...