lepidotteri
lepidòtteri s. m. pl. [lat. scient. Lepidoptera, comp. di lepido- e -pterus «-ttero», termine coniato da Linneo (1735)]. – Ordine di insetti (allo stato adulto chiamati comunem. farfalle) [...] pupe, dette crisalidi, exarate o obtecte, spesso rivestite di un bozzolo sericeo, restano immobili fino alla metamorfosi. Sono insetti ovipari, a sessi distinti, con dimorfismo sessuale talora notevole e dimensioni che variano da pochi millimetri di ...
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vermileone
vermileóne s. m. [lat. scient. Vermileo, comp. del lat. class. vermis «verme» e leo «leone»]. – Genere d’insetti ditteri della famiglia leptidi, le cui larve scavano nella sabbia fine o nella [...] polvere, in luoghi protetti e asciutti, piccoli imbuti-trappola in fondo ai quali si tengono in attesa della preda (formiche o altri insetti). ...
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odinero
odinèro s. m. [lat. scient. Odynerus, dal gr. ὀδυνηρός «che provoca dolore», der. di ὀδύνη «dolore»]. – Genere di insetti imenotteri vespidi che comprende specie non sociali, le quali nidificano [...] cavità di canne secche, negli interstizî dei muri o in gallerie scavate nel terreno, in cui depositano larve di altri insetti dopo averle paralizzate con il veleno, in modo tale che le proprie larve possano nutrirsene dopo la schiusa delle uova. ...
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leptidea
leptìdea s. f. [comp. di lepto- e del gr. ἰδέα «aspetto»]. – 1. Genere di insetti coleotteri cerambicidi, la cui specie più nota (Leptidea brevipennis) infesta spesso, allo stato larvale, i [...] vimini immagazzinati e quelli dei panieri. 2. Genere di insetti lepidotteri della famiglia pieridi, rappresentato in Italia da tre specie, di cui una (Leptidea sinapis), diffusa ovunque, può riuscire dannosa alle piante papiglionacee. ...
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tripanosomiasi
tripanosomìaṡi s. f. [der. di tripanosoma, col suff. -iasi]. – In medicina, nome di infezioni croniche, peculiari delle regioni tropicali, determinate da tripanosomi e propagate per mezzo [...] . sonno, n. 1 b), e la t. sudamericana o morbo di Chagas 〈šàgħḁš〉, causata da Trypanosoma cruzi, trasmessa da varî insetti, specialmente da emitteri reduvidi, diffusa dal Cile e dall’Argentina fino al Messico; quest’ultima può provocare nell’uomo una ...
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bilanciere1
bilancière1 s. m. [der. di bilancia]. – 1. a. Organo delle macchine costituito da un’asta rigida provvista di tre cerniere, due alle estremità e una intermedia, a somiglianza di un giogo [...] , connettivo dell’antera allungato trasversalmente e inserito sul filamento come un giogo di bilancia: ha importanza nell’impollinazione degli insetti. 5. In zoologia: a. Nome dei piccoli organi, per lo più claviformi, in cui sono trasformate le ali ...
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odonati
s. m. pl. [lat. scient. Odonata, der. del gr. ὀδούς (ion. ὀδών) ὀδόντος «dente», in quanto caratterizzati da un robusto apparato masticatore]. – Ordine di insetti a metamorfosi incompleta, comunem. [...] noti con il nome di libellule: allo stadio adulto sono terrestri, forti volatori e predatori di altri insetti, hanno capo mobile, grandi occhi composti (comprendono oltre 20.000 ommatidî), antenne brevi e apparato boccale masticatore, quattro ali ...
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scorpione
scorpióne s. m. [lat. scorpio -onis, affine al gr. σκορπίος]. – 1. a. Nome comune delle diverse specie di aracnidi appartenenti all’ordine scorpioni (lat. scient. Scorpionida), che vivono per [...] segmento e da un aculeo inoculatore; hanno grandi pedipalpi conformati a pinza per la cattura delle prede, per lo più insetti, che vengono uccise con il veleno neurotossico prodotto da speciali ghiandole (solo in alcune specie letale anche per l’uomo ...
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neanide
neànide s. f. [dal gr. νεᾶνις -ιδος «giovane, fanciulla» (e, come agg., «giovanile»)]. – In zoologia, stadio giovanile degli insetti che differisce poco dall’adulto e che subisce un numero variabile [...] di mute prima della maturità: è tipico degli apterigoti (per es., il lepisma) e degli insetti emimetaboli (libellule, cavallette, mantidi, pidocchi). ...
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melittofilo
melittòfilo agg. [comp. del gr. μέλιττα «ape» e -filo]. – 1. In zoologia, di animali (in prevalenza insetti) che vivono come inquilini o parassiti nei nidi delle api. 2. In botanica, di fiore [...] e di pianta che sono impollinati da insetti apidi (come, per es., la salvia e i trifogli). ...
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Classe del phylum Artropodi, collocata, in seguito alle revisioni sistematiche degli ultimi decenni del 20° sec., nella superclasse degli Esapodi. Sono considerati il gruppo più ricco di forme esistente sulla Terra: le specie descritte sono...
insètti sociali Specie di insetti (detti anche eusociali) che vivono in società organizzate, suddivise in caste, nelle quali i singoli individui agiscono in funzione delle necessità collettive. Presentano tre caratteristiche: la prole originata...