laude
làude s. f. [dal lat. laus laudis; cfr. lode]. – 1. poet. Lode, encomio: qualità che arrecano loro o biasimo o laude (Machiavelli); e i stemmi unica laude (Foscolo). 2. Al plur., laudi, parte della [...] ore, o breviario, da recitarsi al mattino; così dette (lat. laudes matutinae) perché ne fanno parte tre salmi, un inno e il Benedictus, che hanno carattere laudativo. 3. ant. Lo stesso che lauda, come componimento poetico di carattere religioso. ...
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salmodiare
v. intr. e tr. [der. di salmodia] (io salmòdio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Cantare in coro salmi, inni religiosi; eseguire una salmodia: i canonici salmodiavano nel coro; in Piazza San [...] , salmodiando i versi ad alta voce con triste cantilena (N. Ginzburg). 2. tr. Cantare, recitare qualcosa alla maniera dei salmi: s. un inno, s. l’ufficio dei defunti. ◆ Part. pres. salmodiante, anche come agg.: una lunga fila di frati salmodianti. ...
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tornacontocrazia
s. f. (spreg.) Il potere del tornaconto. ◆ «Credo che ci sia qualunquismo mediatico. Creo un neologismo: c’è molta “tornacontocrazia” nella musica leggera. Si fanno le cose per il tornaconto, [...] Baccini: «Con lui avevamo scritto la canzone che [Pippo] Baudo & Company hanno bocciato, “Uniti”, che è appunto un inno contro la tornacontocrazia, l’avremmo cantata vestiti da Peppone e don Camillo per dare la stura alla nostra campagna per una ...
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bersagliere
bersaglière s. m. [der. di bersaglio, perché l’istituzione del corpo dei bersaglieri prevedeva un addestramento che li rendesse molto abili al tiro]. – Soldato appartenente a un corpo speciale [...] anche nelle rassegne militari, avanzando a passo di corsa con la fanfara in testa: una compagnia di bersaglieri; la fanfara, l’inno dei b.; camminare, avanzare, procedere a passo di b., a passo agile e svelto. Molto frequente la locuz. avv. alla ...
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secolare
agg. [dal lat. saecularis, der. di saecŭlum «secolo»; il sign. 2 si sviluppa negli autori cristiani]. – 1. a. letter. Che avviene ogni secolo, che si ripete, che si celebra ogni cento anni: [...] (la prima volta nel 249 a. C., l’ultima nel 248 d. C., in occasione del millenario della fondazione di Roma). Carme s., inno composto da Orazio in occasione della celebrazione dei ludi secolari nel mese di giugno del 17 a. C., voluti da Augusto per ...
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bonsaizzare
v. tr. (scherz.) In senso figurato, ridurre, riassumere, fare un compendio. ◆ A meno di liofilizzare il tutto e, in un inno alla sintesi, condensare la grande letteratura riducendo «I Promessi [...] Sposi» a un sms che recita pressappoco così: «In pieno ’600 due giovani lecchesi si amano, ma il loro matrimonio si complica. Fanno da scenario carestia, guerre, signorotti arroganti, frati e rapimenti, ...
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acatisto
(alla greca acàtisto) s. m. e agg. [dal gr. ἀκάϑιστος, propr. «non seduto»]. – Celebre inno della liturgia bizantina, in onore della Vergine: ha per tema l’Annunciazione e l’Incarnazione e si [...] canta in piedi, nei venerdì di quaresima e in altre circostanze speciali ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato alle celebrazioni religiose.
Letteratura
Antichità
Si...
inno
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Dante Balboni
Alcune volte, nel Purgatorio, ricorre con preciso riferimento a uno degl'i. liturgici cantati dalle anime dei penitenti: così, nella valletta dei principi, l'altre [anime]... / seguitar lei [quella che aveva intonato...