ut
s. m. – Nome che dal sec. 11° al 17° indicò la prima nota della scala musicale fondamentale, cui il musicologo G. B. Doni, nella prima metà del Seicento, sostituì la sillaba do meglio atta al solfeggio [...] , in Germania, ut è tuttora in uso). Il nome di ut venne tratto, come quelli delle altre note musicali, dall’inno a s. Giovanni («Ut queant laxis Resonare fibris – Mira gestorum Famuli tuorum – Solve polluti Labii reatum – Sancte Ioannes») all’epoca ...
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re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo [...] (sec. 11°) in poi, alla seconda nota della scala di do maggiore, nei paesi germanici e anglosassoni detta ancora D come nell’antico alfabeto musicale: re naturale, re bemolle, re diesis; un valzer in re ...
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declamare
v. tr. [dal lat. declamare, comp. di de- e clamare «gridare»]. – 1. Recitare prosa o versi con intonazione solenne, talora sottolineando la frase col gesto: d. un’ode, un inno, una canzone, [...] un monologo, ecc. In musica, intonare la frase verbale seguendo dappresso l’interpunzione e le flessioni che essa avrebbe in un parlare oratorio o altrimenti commosso. 2. Per estens., usato assol., parlare ...
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mi2
mi2 s. m. [prima sillaba della parola mira con cui ha inizio il terzo emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – In musica, nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. [...] 11°) in poi, alla terza nota della scala naturale di do, alla quale nei paesi germanici e anglosassoni è conservato il nome E, tratto dall’antica notazione alfabetica: una composizione in mi maggiore, ...
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nation building
loc. s.le m. inv. Processo di costruzione di un ordinamento statuale democratico. ◆ Quando decisero di attaccare, gli americani avevano soltanto obiettivi di corto respiro: liquidare [...] davvero praticabile in un’entità politica che riunisce storie, lingue, tradizioni e culture tanto eterogenee. La bandiera e l’inno e tutti gli altri simboli ad alto tasso identitario che hanno contrassegnato i processi di Nation Building nell’Europa ...
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perpetuale
perpetüale agg. [dal lat. perpetualis, der. di perpetuus «perpetuo»], ant. – Perpetuo, perenne, eterno: a p. infamia e depressione de li malvagi uomini d’Italia (Dante). ◆ Avv. perpetual(e)ménte, [...] perpetuamente, per l’eternità: Perpetualemente «Osanna» sberna (Dante), con riferimento alla seconda gerarchia angelica che «sverna», cioè, in senso fig., «canta» un eterno inno di lode a Dio. ...
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fa2
fa2 s. m. [prima sillaba della parola famuli con cui ha inizio il 4° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) [...] in poi, alla quarta nota della scala musicale fondamentale (cioè la scala di do), per la quale i popoli germanici e anglosassoni conservano invece l’antico nome F: fa naturale, fa diesis; un brano in fa ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] ; nei suoi concerti suona per lo più Mozart e Debussy. Come intr., con valore passivo: in quel momento suonava l’inno di Mameli, era cioè suonato, eseguito. c. Riferito allo strumento stesso, o a un complesso musicale, come soggetto, eseguire una ...
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goliardico
goliàrdico agg. [der. di goliardo] (pl. m. -ci). – 1. Dei goliardi medievali: canti g., le poesie latine scritte e cantate, fra il sec. 10° e il 13°, dai goliardi, i cui motivi principali [...] alla parodia degli stessi riti liturgici. 2. Che si riferisce ai goliardi moderni, agli studenti universitarî: la gioventù g.; inno g., festa g., ballo g.; cappello o berretto g., berretto, la cui foggia risale al medioevo, molto allungato davanti ...
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ascensore sociale
loc. s.le m. Processo che consente e agevola il cambiamento di stato sociale e l’integrazione tra i diversi strati che formano la società. ◆ Certo, essere giovane in una società in [...] al figlio più piccolo: «Walter [Veltroni] è un amico e il Pd è una cosa nuova». La Bovisa Jazz band e l’Inno di Mameli, il leader del Pd che ripercorre la storia della città, «cuore della modernità», parla di fabbriche nate in uno stanzino, di ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato alle celebrazioni religiose.
Letteratura
Antichità
Si...
inno
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Dante Balboni
Alcune volte, nel Purgatorio, ricorre con preciso riferimento a uno degl'i. liturgici cantati dalle anime dei penitenti: così, nella valletta dei principi, l'altre [anime]... / seguitar lei [quella che aveva intonato...