rapire
v. tr. [lat. rapĕre, con mutamento di coniugazione] (io rapisco, tu rapisci, egli rapisce [poet. rape], ecc.). – 1. a. Portare via con la forza, strappare con la violenza derubando: il lupo rapì [...] , concentrare in sé tutto l’affetto, il pensiero, il sentimento di una persona: una melode Che mi rapiva, sanza intender l’inno (Dante); Li vede, e rapito d’ignoto contento, Con l’agile speme precorre l’evento (Manzoni); r. in estasi, in ammirazione ...
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innogenetico
agg. Che produce innovazione, che è all’origine di un continuo rinnovamento di conoscenze, specialmente di carattere tecnologico. ◆ perché le condizioni locali di tipo culturale e istituzionale [...] trasferisce all’esterno domande di innovazione, di capitale umano e finanziario, di informazione sul mercato e sulla concorrenza. (Emiliano Ponzi, Sole 24 Ore, 14 febbraio 2008, Nòva, p. 1).
Composto dal s. f. inno(vazione) e dall’agg. genetico. ...
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Moggiopoli
s. f. inv. Scandalo suscitato nel mondo del calcio dall’inchiesta giudiziaria che si è avvalsa di intercettazioni telefoniche relative a Luciano Moggi. ◆ Non basta Moggiopoli dunque, perché [...] giugno 2006, p. 44, Il calcio nella bufera) • Sei mesi dopo l’apoteosi di «Siamo una squadra fortissimi», contro-inno che ha sdrammatizzato «Moggiopoli» ed ha fatto da portafortuna agli azzurri campioni del mondo in Germania, Luca Medici da Capurso ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, [...] alla sesta nota della scala musicale fondamentale (cioè la scala di do), per la quale i popoli germanici e anglosassoni conservano invece l’antico nome A: un brano in la maggiore; accordo di la minore; ...
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si2
si2 s. m. [dalle iniziali delle parole Sancte Johannes con cui termina la prima strofa dell’inno di s. Giovanni Battista (v. ut)]. – In musica, nome in uso nei paesi latini per indicare la settima [...] nota della scala di do maggiore: si naturale, con le alterazioni si bemolle, si diesis. Anche, nome della corda o del tasto di uno strumento musicale corrispondente alla nota si. Nei paesi anglosassoni, ...
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senario
senàrio agg. e s. m. [dal lat. senarius «formato da sei», der. di seni «a sei a sei, sei per volta», distributivo di sex «sei»]. – 1. Verso composto di sei sillabe (o, più propriam., di sei «posizioni [...] sinalefe, dieresi e sineresi, e della finale tronca o sdrucciola), con due accenti fondamentali sulla seconda e quinta sillaba: un inno in versi s.; gli agili s. del Metastasio. S. doppio o accoppiato, verso costituito da due emistichi di sei sillabe ...
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lode
lòde (ant. lòda) s. f. [lat. laus laudis]. – 1. a. Parola, frase, discorso (pronunciato o scritto) con cui si manifesta piena approvazione per l’operato, il comportamento di una persona, o se ne [...] l. a Dio (traduz. del lat. eccles. laus Deo), formula di glorificazione e insieme di gratitudine. Al plur., preghiera o inno di lode: dire, cantare le l. del Signore. Nella liturgia cattolica, l. mattutine, orazioni che costituiscono la seconda ora ...
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gloria1
glòria1 s. f. [dal lat. gloria]. – 1. a. Fama grandissima, onore universale che si acquista per altezza di virtù, per meriti eccezionali, per atti di valore, per opere insigni: meritare, procacciarsi, [...] a l’altro Guido La g. de la lingua (Dante). b. Lode, esaltazione, glorificazione: g. a Dio nell’alto dei cieli, inizio dell’inno liturgico noto come il Gloria, nella liturgia in italiano (v. gloria2); fare, dire a g. di Dio, a maggior g. di Dio (v ...
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abito-corsetto
(abito corsetto), loc. s.le m. Abito femminile la cui parte superiore è costituita da un corsetto senza spalline e con reggiseno a balconcino. ◆ Sono un inno all’elaborazione e al colore [...] i cappotti cosparsi di petali in vernice, gli abiti corsetto anatomici a stampe floreali, (Stampa, 8 luglio 2001, p. 19, Estero) • [tit.] Sfila [Roberto] Cavalli, la donna più sexy ha un abito-corsetto ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] , non avere effetto: l’impresa morì prima di avere inizio; l’insurrezione morì sul nascere; Muor Giove, e l’inno del poeta resta, ultimo verso del sonetto Dante di G. Carducci (Rime Nuove), talvolta citato per significare l’immortalità della ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato alle celebrazioni religiose.
Letteratura
Antichità
Si...
inno
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Dante Balboni
Alcune volte, nel Purgatorio, ricorre con preciso riferimento a uno degl'i. liturgici cantati dalle anime dei penitenti: così, nella valletta dei principi, l'altre [anime]... / seguitar lei [quella che aveva intonato...