fagotto1
fagòtto1 s. m. [forse affine al gr. ϕάκελος «fascio, fastello»]. – 1. Involto di roba, piuttosto grosso e fatto alla meglio: un f. di biancheria, di cenci; un f. voluminoso, ingombrante; esser [...] o anche perché sdegnati; fig., morire. 2. fig., spreg. Persona goffa nel vestire e nel portamento: chi è quel f.?; per ingiuria: brutto f.!, f. di panni sudici! ◆ Dim. fagottino, anche nome region. di dolci formati di dischetti di pasta lievitata ...
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risarcire
v. tr. [dal lat. resarcire, propr. «racconciare, rappezzare», fig. «risarcire», comp. di re- e sarcire che ha i medesimi sign.] (io risarcisco, tu risarcisci, ecc.). – 1. non com. a. Riparare, [...] di ogni spesa sostenuta nel processo, o delle spese di ospedale); meno com., di danni morali: r. un’ingiuria, una persona offesa; lodi, dalle quali traspariva evidentemente l’intenzione di risarcirlo degl’improperi precipitati coi quali lo aveva ...
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motto
mòtto s. m. [lat. *mottum, in glosse muttum, affine a mutire o muttire «parlare in tono basso, mormorare» (cfr. anche il fr. mot «parola», che ha lo stesso etimo)]. – 1. a. Breve frase di tono [...] m., tacere; senza dir m., senza far m., senza proferir m., e sim., senza dire nessuna parola, senza parlare. M. d’ingiuria, m. di scherno, parola o frase offensiva. 3. ant. a. Componimento breve e concettoso di carattere popolaresco: m. confetto, lo ...
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fallocefalo
fallocèfalo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di fallo2 e -cefalo], scherz. – Imbecille (propr., testa di fallo); è termine d’ingiuria coperto eufemisticamente dalla forma greca. ...
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risentimento
risentiménto s. m. [der. di risentire, risentirsi]. – 1. Il fatto di risentirsi di qualche male fisico, di sentirne ancora gli effetti dolorosi: con questo freddo mi si acuisce il r. della [...] atto o comportamento, ritenuto ingiusto o offensivo: avere, provare r. verso, contro qualcuno; mostrare r. di (o per) un’ingiuria; r. giusto, spiegabile, forte, eccessivo; malgrado i miei sforzi non sono riuscito a far tacere il mio r.; non sfogare ...
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infermo
inférmo agg. [lat. infĭrmus «debole (fisicamente o moralmente)», comp. di in-2 e firmus «fermo, saldo, forte»]. – 1. Affetto da una malattia in genere, ma detto per lo più di chi dalla malattia [...] di gambe o avere le gambe i.; essere i. di mente, affetto da malattia mentale, e nell’uso corrente (spec. come ingiuria, apparentemente eufemistica), scemo, cretino e sim. Spesso sostantivato: curare un i.; l’assistenza agli i.; visitare gli i., una ...
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delinquente
delinquènte s. m. e f. [part. pres. di delinquere]. – 1. Nel linguaggio giur., persona che ha commesso un fatto previsto dalla legge come delitto; in senso più generico, chiunque abbia commesso [...] ; una banda di delinquenti. 2. Persona d’animo malvagio e perverso, che ha attitudine al male, mascalzone (perciò spesso titolo d’ingiuria): si comporta come un d.; è un d. pericoloso; è un d. nato; è una vera delinquente. ◆ Pegg. delinquentàccio ...
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lurido
lùrido agg. [dal lat. lurĭdus; cfr. lordo]. – Sporco in modo da provocare disgusto: vesti l.; un l. cencio; era l. dalla testa ai piedi; una bambina scalza coi capelli neri e un vestito a fiori [...] loro allontanamento. Anche fig., in senso morale (cfr. lercio, sozzo, ecc.): ambienti l. e malfamati; gente l.; e come ingiuria: lurido spilorcio! Letter., d’un colore livido nerastro (che è il senso originario lat.): divelto il primo [arbusto] Da le ...
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fango
s. m. [da una voce germ., affine al gotico fani «fango»] (pl. -ghi). – 1. La terra dei campi o la polvere delle strade ridotta dall’acqua a una poltiglia più o meno densa e di vario spessore: camminare [...] ci si dimena e più s’imbratta; anche il sole passa sopra il f. e non s’imbratta. Con valore concr., di persona che viva nell’abiezione o si consideri abietta (spec. come ingiuria): non siete che fango! ◆ Dim. fanghìccio, fanghiglia; pegg. fangàccio. ...
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demente
demènte agg. e s. m. e f. [dal lat. demens -entis, comp. di de- con valore privativo e mens «mente»]. – Affetto da demenza: reparto per dementi; un vecchio, una vecchia demente. Nel linguaggio [...] com., pazzo, privo di senno, stolto, anche come titolo d’ingiuria o spreg.: taci, sei un povero demente! ...
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Delitto commesso da chiunque offende l’onore o il decoro di una persona presente, mediante comunicazione telegrafica o telefonica o con scritti o disegni diretti alla persona offesa. È punito con la reclusione e con la multa e tali pene sono...
ingiuria (Ingiura, in rima)
Vincenzo Valente
L'idea dell'i. in D. trova riscontro, oltre che nella nozione etimologica del termine " iniuria est iniustitia " (cioè atto che offende la giustizia: Isid. Etym. V XXVI 10), nella conoscenza di...