oltraggio
oltràggio s. m. [dal fr. ant. oltrage, ultrage (mod. outrage), der. di oltra, ultra (mod. outre) «oltre»: propr. «cosa che va oltre il tollerabile»]. – 1. ant. Il fatto di superare un limite; [...] un pubblico ufficiale, fino al 1999 ha costituito reato; oggi le offese a pubblico ufficiale rientrano nel delitto di ingiuria aggravata. Con senso attenuato, non com., sopruso, torto, ingiustizia: nessun m’è fatto oltraggio, Se quei che leva quando ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); [...] ., figlio trascurato dai genitori; allevare, tenere come un f., con le cure e l’affetto che si dedicherebbero a un figlio proprio. Come ingiuria: f. d’un cane!; più volg.: f. di puttana! (e, con varianti region. e volg.: f. di troia, f. di mignotta e ...
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pidocchioso
pidocchióso agg. e s. m. (f. -a) [der. di pidocchio; cfr. lat. tardo peduculosus, variante della forma più com. pediculosus]. – 1. Pieno di pidocchi, infestato dai pidocchi, detto sia di [...] che covarlo nel loro saccone p. (Bacchelli); cameroni luridi, gelidi, p. (Monelli). Per estens., straccione, pezzente, spec. come ingiuria, o con uso sostantivato: ci sono un sacco di pidocchiosi in giro!; questa improvvisa solitudine ... ha fatto di ...
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universalita
universalità s. f. [dal lat. tardo universalĭtas -atis]. – 1. L’essere universale, carattere di ciò che è universale: l’u. della Chiesa cattolica; l’u. del pensiero; u. di una legge, di [...] di cose o persone considerate nella loro assoluta totalità: l’u. degli uomini; ogni principe debbe tenere conto di fare simile ingiuria, non solamente contro a una u. ma ancora contro a uno particulare (Machiavelli); l’u. dei cittadini che formano la ...
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idiota
idiòta (ant. idiòto) agg. e s. m. e f. [dal lat. idiota, gr. ἰδιώτης «individuo privato, senza cariche pubbliche; inabile, rozzo, ecc.» (der. di ἴδιος «particolare, che sta a sé»)] (pl. m. -i). [...] l’ho fatto stanotte, non spalancare la bocca come un i., è solo un animaletto, non è somigliante? (Antonio Tabucchi); spesso titolo d’ingiuria: è un perfetto i.; ha una faccia da i.; per estens., solo come agg., di atto o parole che rivelano idiozia ...
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rammollimento
rammolliménto s. m. [der. di rammollire]. – 1. L’operazione del rammollire; l’azione e l’effetto di rammollirsi, e la condizione di ciò che si è rammollito: il r. della cera, della pece; [...] convenzionale di fluidità. 2. In medicina, sinon. di malacia; r. cerebrale, lo stesso che encefalomalacia (ma l’espressione è frequente nel linguaggio com. per indicare, in frasi scherz. o d’ingiuria, uno stato di rimbambimento, di rimbecillimento). ...
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contumelia
contumèlia s. f. [dal lat. contumelia, prob. affine a temnĕre, contemnĕre «disprezzare»]. – Parola, espressione o frase offensiva, che costituisce intenzionalmente ingiuria o insulto: dire [...] contumelie a qualcuno; rivolgere una sfilza di contumelie, coprire di contumelie, seppellire sotto una valanga di contumelie; quel poveretto è stato ingiustamente oggetto di contumelia ...
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porca2
pòrca2 s. f. [lat. pŏrca]. – La femmina del porco, più comunem. detta scrofa o troia. Fig., spreg., donna sudicia, che desta ripugnanza; anche, donna disonesta, dissoluta, immorale, come ingiuria [...] e, in funzione attributiva, in esclamazioni e imprecazioni, anche blasfeme. ◆ Accr. porcóna, solo negli usi fig., come il pegg. porcàccia ...
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sfregio
sfrégio s. m. [der. di sfregiare]. – 1. Alterazione delle linee estetiche o dell’espressione del viso prodotta da un taglio, da una ferita, da una bruciatura e sim.; la cicatrice che ne rimane [...] per deturparle: fare degli s. a un ritratto; quei ragazzacci hanno coperto di sfregi le statue del parco. 2. fig. Grave affronto; insulto, ingiuria umiliante: fare, ricevere, sopportare uno s.; non vorrà farmi lo s. di non accettare il mio invito! ...
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porco
pòrco s. m. [lat. pŏrcŭs] (pl. m. -ci). – 1. a. (f. -a) Nome pop. del maiale domestico (v. maiale): allevare, ingrassare il p.; un branco di porci; il p. grufola nel trogolo; fig., gettare le perle [...] quel p. me la deve pagare. In esclamazioni: brutto p.!; «Ah porci!» esclamò Perpetua (Manzoni). c. Come espressione d’ingiuria o di spregio (anche al femm.), ha molto spesso funzione appositiva o aggettivale: questo p. governo!; questa p. vita; fare ...
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Delitto commesso da chiunque offende l’onore o il decoro di una persona presente, mediante comunicazione telegrafica o telefonica o con scritti o disegni diretti alla persona offesa. È punito con la reclusione e con la multa e tali pene sono...
ingiuria (Ingiura, in rima)
Vincenzo Valente
L'idea dell'i. in D. trova riscontro, oltre che nella nozione etimologica del termine " iniuria est iniustitia " (cioè atto che offende la giustizia: Isid. Etym. V XXVI 10), nella conoscenza di...