villania
villanìa s. f. [der. di villano]. – 1. L’essere villano, il comportarsi da villano, cioè da persona rozza e incivile: la v. di quell’uomo è insopportabile; dare prova di grande villania. 2. [...] a. Atto, comportamento, discorso che costituisce una grave ingiuria e offesa: fare, dire v., una v.; ricevere una v.; Guido Cavalcanti dice con un motto onestamente villania a certi cavalier fiorentini (Boccaccio); in partic., fare villania a una ...
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punitore
punitóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. punitor -oris, der. di punire «punire»]. – Chi, o che, punisce: giustizia punitrice; niuna altra cosa per lor [= da loro] domandandosi se non che [...] il fuoco fosse di così fatta malvagità punitore (Boccaccio); dell’ingiuria, lui meno d’ogni altro, aveva diritto di farsi p. (Manzoni); Il p. di sé stesso, traduzione usuale del titolo greco, Heautontimorùmenos, di una commedia del poeta lat. ...
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disfemismo
s. m. [tratto da eufemismo, per sostituzione del pref. dis-2 a eu-; cfr. il gr. δυσϕημέω «dir male, oltraggiare», δυσϕημία «ingiuria, maldicenza»]. – Figura retorica, opposta all’eufemismo, [...] per cui si sostituisce (come uso abituale o come coniazione scherzosa momentanea) una parola normale, spesso piacevole e anzi affettuosa, con altra per sé stessa sgradevole o offensiva, senza dare tuttavia ...
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gridare
v. intr. e tr. [prob. lat. quirītare «invocare aiuto; strillare»]. – 1. intr. (aus. avere) Alzare molto la voce, per farsi sentire o per fare rumore o per sfogare l’eccitazione dell’animo: g. [...] alta: di’ piano, non c’è bisogno di g.; non g. tanto, non sono mica sordo. 2. tr. Dire gridando: gli gridò dietro un’ingiuria; sentì qualcuno g. il suo nome; gli gridò che era un mascalzone; ci gridò di fermarci; gli gridò d’avvertire i compagni. E ...
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annacquare
(o innacquare) v. tr. [lat. tardo inaquare, der. di aqua «acqua»] (io annàcquo, ecc.). – 1. Diluire un liquido (per lo più vino o latte) mescolandovi acqua. 2. fig. a. Alleggerire, moderare, [...] attenuare: a. un’ingiuria, un rimprovero, una notizia troppo cruda; a. la verità. b. Nel linguaggio econ., aumentare o rivalutare un capitale (v. annacquamento). ◆ Part. pass. annacquato, anche come agg.: vino, latte annacquato; fig., smorto, ...
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forca
fórca s. f. [lat. fŭrca]. – 1. a. Attrezzo agricolo usato per smuovere e caricare fieno, paglia e prodotti analoghi; è per lo più fatto di un ramo biforcuto di legno duro, come il corniolo, oppure [...] faccia da galera; usato assol. e riferito a persona, uomo degno della galera: è una f. (anche come titolo d’ingiuria: forca!); con senso attenuato, di ragazzo impertinente, indisciplinato: quel figliolo è una vera forca. Per le f. caudine, v. caudino ...
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forcifero
forcìfero s. m. [dal lat. furcĭfer -ĕri, propr. «schiavo che porta la forca» ma usato per lo più come termine d’ingiuria col senso di «farabutto, mascalzone»]. – Proscimmia della famiglia lemuridi, [...] detta anche valuvi (lat. scient. Phaner furcifer), che abita il Madagascar ...
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odio
òdio s. m. [dal lat. odium, der. di odisse «odiare»]. – 1. Sentimento di forte e persistente avversione, per cui si desidera il male o la rovina altrui; o, più genericam., sentimento di profonda [...] ). b. letter. La giusta avversione, e quindi la condanna morale, del male: D’ogne malizia, ch’odio in cielo acquista, Ingiuria è ’l fine (Dante). 3. Con sign. concr., persona, cosa o elemento che è oggetto di profonda avversione, di totale rifiuto ...
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Delitto commesso da chiunque offende l’onore o il decoro di una persona presente, mediante comunicazione telegrafica o telefonica o con scritti o disegni diretti alla persona offesa. È punito con la reclusione e con la multa e tali pene sono...
ingiuria (Ingiura, in rima)
Vincenzo Valente
L'idea dell'i. in D. trova riscontro, oltre che nella nozione etimologica del termine " iniuria est iniustitia " (cioè atto che offende la giustizia: Isid. Etym. V XXVI 10), nella conoscenza di...