facere
fàcere v. tr. – Forma letter. ant. dell’infinito del verbo fare, che riproduce la forma lat. facĕre e che si conserva nelle forme normali della coniugazione facevo, facessi, ecc. (e, con rafforzamento [...] della c, in faccio, facciamo, ecc.), mentre in altre forme, come fai, fa, fate, ecc., si è avuta la stessa contrazione che nell’infinito fare. ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] cioè a formare esattamente su quest’ultima l’immagine stigmatica, ortoscopica, acromatica di un oggetto luminoso posto all’infinito; la distribuzione sulla retina dei fotorecettori è irregolare, nel senso che la massima densità di essi si ha nella ...
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sperare1
sperare1 v. tr. [lat. spērare, der. di spes spei «speranza»] (io spèro, ecc.). – 1. a. Attendere con animo fiducioso il realizzarsi di qualcosa da cui ci si ripromettono soddisfazioni e vantaggi, [...] regalo, spero di aver indovinato i tuoi gusti; nell’uso letter., la cosa sperata può essere espressa anche da un semplice infinito: guai a voi, anime prave! Non isperate mai veder lo cielo (Dante); Da voi spero acquistar l’alta vittoria (Poliziano ...
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regressione
regressióne s. f. [dal lat. regressio -onis, der. di regrĕdi «regredire»]. – 1. L’azione, il fatto di regredire (talora anche l’effetto, ma in questo senso più com. regresso): movimento di [...] alla causa, dal condizionato alla condizione (per cui si può avere un regresso all’infinito, analogo al progresso all’infinito). c. Figura retorica (latino regressio, gr. ἐπάνοδος) consistente nel ripetere, per illustrarle partitamente, alcune ...
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infinitainfinità s. f. [dal lat. infinĭtas -atis, der. di finis «fine, limite», col pref. in-2]. – 1. L’essere infinito: l’i. di Dio, dello spirito; l’i. dello spazio. 2. Quantità infinita, per lo più [...] bugie; l’occhio errava distratto tra quella i. biancheggiante di case (F. De Sanctis). 3. In matematica, il numero infinitamente grande (propr., numero transfinito) degli elementi di un insieme con infiniti elementi, indicato con lo stesso simbolo di ...
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infinitamente
infinitaménte avv. [der. di infinito]. – Senza fine, senza limiti: Dio è i. perfetto, i. buono, misericordioso; Gesù Cristo ha amato i. l’uomo; e con riferimento a concetti matematici e [...] variabile che può assumere valori assoluti maggiori di qualsiasi numero positivo, quanto si voglia grande); anche, all’infinito: moltiplicare, aumentare, prolungare, procedere i.; la materia non si può dividere i.; risalire infinitamente indietro nei ...
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infinitezza
infinitézza s. f. [der. di infinito]. – Qualità, condizione di ciò che è o si ritiene infinito, cioè illimitato o, più genericam., immenso: l’i. dell’essere, dello spazio, del desiderio di [...] conoscenza ...
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infinitivale
agg. [der. di infinitivo]. – Nella terminologia grammaticale, che si riferisce all’infinito (come modo del verbo), che è proprio dell’infinito, sotto l’aspetto morfologico o sintattico: [...] desinenze i.; costruzione o costrutto infinitivale ...
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infinitizzarsi
infinitiżżarsi v. rifl. o intr. pron. [der. di infinito]. – Nel linguaggio filos., acquistare l’infinità, farsi infinito. ...
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nascere
nàscere v. intr. [lat. nasci, da una radice indoeur. presente anche nei temi lat. gen-, gign- e nel gr. γίγνομαι «nascere, diventare»] (io nasco, tu nasci, ecc.; pass. rem. nàcqui, nascésti, [...] auspici, sotto buona stella; è nato per gli studî scientifici, per la matematica; non era nato per quel lavoro; con un infinito introdotto da per (letter. a): siamo nati per soffrire; Me non nato a percotere Le dure illustri porte (Parini); Le nate ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...