soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. [...] questo, è assurdo»; «come lui sia venuto a saperlo, è un mistero»), o implicita, con il verbo al modo infinito (es.: «trattarlo così, è stato proprio ingiusto»; «errare è umano»). Nel latino classico le proposizioni soggettive sono infinitive, hanno ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della [...] così il lat. docere pueros grammaticam («insegnare la grammatica ai ragazzi»); d) a. assoluto, v. assoluto; e) a. con l’infinito, costruzione propria di molte lingue indoeuropee, e spec. del greco e del latino, con cui vengono formate le proposizioni ...
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tentennare
v. intr. [voce onomatopeica] (io tenténno, ecc.; aus. avere). – 1. Oscillare, di oggetto che non è ben fermo e quindi inclina ora da una parte ora dall’altra: un palo che tentenna, perché [...] sente t. in mano, schiodato e sconficcato (Manzoni); Guardo le teste dei brumisti Nel mezzo sonno Tentennare (Ungaretti); nell’infinito, con valore di sost.: con molto Tentennar di parrucche e cuffie alate (Parini); il tentennare del capo, di persona ...
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struggere
strùggere v. tr. [aferesi di distruggere] (coniug. come distruggere). – 1. letter. ant. a. Distruggere (nel sign. più com. del verbo): una tempesta Che struggea i fiori, et abbattea le piante [...] Delle cure onde meco egli si strugge (Foscolo, riferito al tempo). c. Con uso assol., o con la prep. di e l’infinito, struggersi, ardere d’impazienza, fremere: s’è veduto e si vede di molti cavalli ..., che quando sentono una trombetta, tutti si ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] o da un sostantivo (Carlo è un amico), ma può anche essere un pronome (non so chi egli sia), un verbo all’infinito (questo non è vivere), ecc. La copula non esprime da sé alcun giudizio ma concorre col predicato a formularlo, determinando variamente ...
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paraboloide
parabolòide s. m. [comp. di parabola2 e -oide]. – 1. In matematica, ogni superficie del 2° ordine (quadrica) priva di punti doppî, a differenza delle quadriche degeneri (coni, cilindri, ecc.), [...] in analogia con la parabola (che è tangente alla retta all’infinito); privo di centro di simmetria, è dotato, in generale, di due piani di simmetria secantisi ortogonalmente lungo una retta (asse di simmetria) che incontra il paraboloide in un ...
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telescopico
telescòpico agg. [der. di telescopio] (pl. m. -ci). – 1. In ottica: a. Del telescopio, attinente al telescopio, fatto o ottenuto col telescopio: osservazione, visione t.; anche di oggetti [...] (stelle t.) che si vedono solo col telescopio (in generale dopo la magnitudine 6-7). b. Di sistema ottico centrato i cui fuochi siano all’infinito, sull’asse; quest’uso del termine deriva dal fatto che un telescopio accomodato per la visione all ...
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pregare
v. tr. [lat. prĕcari, der. di prex precis «preghiera»] (io prègo, tu prèghi, ecc.; ant. anche priègo, prièghi, e così nelle altre forme con accento sul tema). – 1. Rivolgersi a qualcuno chiedendo [...] può essere sottinteso: Occhi miei lassi,... Pregovi siate accorti, Ché già vi sfida Amore (Petrarca); oppure può costruirsi con un infinito o un sostantivo preceduto dalla prep. di: lo pregò di ascoltarlo, di essere paziente; p. qualcuno di un favore ...
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proibire
v. tr. [dal lat. prohibēre, comp. di pro-1 e habere «avere» (propr. «tener lontano»), con mutamento di coniug.] (io proibisco, tu proibisci, ecc.). – Ordinare che una cosa non si faccia, vietare; [...] cipri [= cipria] nella cura dei loro capelli (Botta). ◆ Part. pass. proibito, in unione col v. essere seguito da un infinito (che rappresenta il soggetto), in funzione quindi di pred. nominale: è proibito entrare; è proibito parlare al conducente; è ...
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universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; [...] , nel sign. 2); successivamente, sulla scorta delle teorie di I. Newton, l’universo fu considerato omogeneo su larga scala e infinito, mentre E. Halley, nel 1720, in base all’oscurità del cielo notturno (paradosso di Olbers, v. paradosso1, n. 2 a ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...