sostantivare
v. tr. [der. di sostantivo]. – In linguistica, usare in funzione di sostantivo un’altra parte del discorso, e soprattutto un aggettivo (per es.: i buoni, gli eterni scontenti; con valore [...] avverbio (non sapere il come e il perché, precisare il dove e il quando). ◆ Part. pass. sostantivato, frequente come agg., riferito a parti del discorso usate in funzione di sostantivo: un aggettivo, un participio sostantivato; infinito sostantivato. ...
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riprendere
riprèndere v. tr. [lat. repre(he)ndĕre, comp. di re- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. Prendere di nuovo, prendere un’altra volta; spec. in quei sign. del verbo prendere [...] di nuovo inizio, ricominciare: lo spettacolo riprenderà fra mezz’ora; la conversazione riprese più animata di prima; riprendere a (e l’infinito), ricominciare a: r. a leggere, a scrivere, a lavorare, a camminare, a correre, a parlare; e fig.: dopo un ...
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concludere
conclùdere (meno com. conchiùdere) v. tr. [dal lat. concludĕre, comp. di con- e cludĕre per claudĕre «chiudere»] (pass. rem. io concluṡi o conchiuṡi, tu concludésti o conchiudésti, ecc.; part. [...] e per lo più nella forma conchiudere), racchiudere, comprendere: in poche sue parole si conchiude infinito senno (Fra Bartolomeo); o raccogliere, riassumere: Se quanto infino a qui di lei si dice Fosse conchiuso tutto in una loda (Dante). ◆ Delle due ...
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fagedenico
fagedènico agg. [dal lat. phagedaenĭcus, gr. ϕαγεδαινικός, der. di ϕαγέδαινα «ulcera», che è dal tema dell’infinito aoristo ϕαγεῖν «mangiare»] (pl. m. -ci). – Relativo a fagedenismo: processo [...] fagedenico ...
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-fagia
-fagìa [dal gr. -ϕαγία, che è dal tema dell’infinito aoristo ϕαγεῖν «mangiare»]. – Secondo elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente (come antropofagia, disfagia, [...] onicofagia, ecc.), che significa «mangiare» o «inclinazione, tendenza a mangiare» ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] che costituiscono un fenomeno; tale insieme è detto più spesso universo o popolazione, spec. quando è, o è supposto, infinito. d. Nel linguaggio milit., somma di denaro raccolta da un corpo militare per uno scopo determinato e amministrata da un ...
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potente
potènte agg. [dal lat. potens -entis, part. pres. di posse «potere», già in latino usato solo come agg.]. – 1. a. Di persona, che ha grande potere, che dispone di notevole autorità, che esercita [...] giovanile e colloquiale: sei p.!; questa è p.!; che p. quel film!, e sim. 5. non com. Seguito dalla prep. a e da un infinito, adatto, capace, valido: p. a fare, a dire, a ottenere; qualsivoglia forza, né mia né d’altri, non è p. a scamparti dall ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] indicare la quantità degli elementi di un insieme: se l’insieme è finito, la sua potenza è un numero naturale, se l’insieme è infinito, si tratta di un numero transfinito (v.); si parla inoltre di p. del numerabile e di p. del continuo per indicare ...
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autocollimazione
autocollimazióne s. f. [comp. di auto-1 e collimazione]. – In ottica, strumenti ad a., strumenti mediante i quali si può effettuare, con un unico obiettivo, sia l’individuazione di una [...] linea di mira, mediante un reticolo, sia la formazione, di regola all’infinito, di un’immagine del reticolo stesso. ...
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concreto
concrèto agg. [dal lat. concretus «denso, rappreso, concreto», part. pass. di concrescĕre «condensarsi, coagularsi»]. – 1. non com. a. Solido, consistente, condensato: sostanze c., sostanze [...] la cosa, il singolo essere esistente; nella filosofia moderna, e più propriam. in quella hegeliana, il concetto, l’universale, l’infinito, in opposizione ad astratto, con cui si designano i prodotti dell’intelletto astraente, il finito, il singolo, l ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...