uscita
s. f. [der. di uscire]. – 1. a. L’atto di uscire, di andare o venire fuori da un luogo chiuso o considerato come tale: l’u. degli scolari dalla scuola, l’u. degli impiegati dall’ufficio; l’u. [...] in varî usi scient. e tecn.: a. In linguistica, terminazione, desinenza, o fonema finale di una parola: verbi che hanno all’infinito l’u. in «-are»; u. in consonante, in vocale. b. In elettrotecnica e in elettronica, contrapp. a ingresso (o entrata ...
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svariare
v. tr. e intr. [der. di variare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io svàrio, ecc.). – 1. tr., non com. a. Rendere vario e più piacevole: s. un trattenimento; rendere più vario, diverso, di colore: [...] quello spazio infinito d’azzurro, ... un azzurro trasparente, e svariato da striscie d’argento (I. Nievo). b. Girare, rivolgere in varie direzioni: co ’l naso sempre a l’aria Gli occhi svaria Dietro gli angeli e i rondoni (Carducci). 2. intr. (aus. ...
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fish-eye
‹fiš ài› locuz. ingl. (propr. «occhio di pesce»; pl. fish-eyes ‹... ài∫›), usata in ital. come s. m. – Particolare tipo di obiettivo fotografico grandangolare di ridottissima distanza focale [...] (minore di 16 mm), avente profondità di campo praticamente illimitata (da pochi centimetri all’infinito) e angolo di campo fino a 180°, con conseguente distorsione nella riproduzione dell’immagine sul fotogramma (che ha forma circolare): per questa ...
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provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] avere la ricerca sperimentale. In partic.: a. Con la proposizione dipendente espressa (di solito con la prep. a e l’infinito): proviamo a entrare; prova a chiederlo a lui; provate a trattarlo meglio; provi a prendere questa medicina, vedrà che le ...
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svegliere
svègliere (poet. raro svèrre) v. tr. (io svèglio, ecc.). – Variante ant. o letter. di svèllere, nelle forme che hanno il tema dell’infinito: Gli arbori abbatte o sveglie (Poliziano). ...
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invece
invéce (o 'in véce') avv. [comp. della prep. in e del s. f. vece]. – 1. Al contrario, all’opposto: lo credevo sincero, i. è un ipocrita; si attendeva molto e i. non ha ottenuto nulla. 2. Seguito [...] avuto fischi; dilli chi tu fosti, sì che ’n vece D’alcun’ammenda tua fama rinfreschi Nel mondo sù (Dante); anche con un infinito: dovresti fare i compiti, invece di stare qui a darmi noia; rimaneva in disparte, invece di unirsi agli altri. ◆ Per usi ...
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aereo blu
loc. s.le m. Aeromobile riservato all’uso di alte cariche dello Stato. ◆ [tit.] Il volo infinito degli «aerei blu» / Nel 2005 biglietto da 65 milioni [testo] Su e giù dalla scaletta, dove lo [...] trovavano il tempo per governare? Ecco la prima cosa che viene in mente, a leggere i conti di palazzo Chigi sugli «aerei blu». Dove certi numeri fanno pensare a spiritate girandole di decolli e atterraggi ...
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possibile
possìbile agg. [dal lat. possibĭlis, der. di posse «potere»]. – 1. a. In senso assoluto e oggettivo, detto di tutto ciò che può esistere in quanto non contraddice alle leggi generali dell’essere, [...] quanto gli era p.; non ci è stato assolutamente p. venirvi a prendere. In unione con la prep. a seguita da un infinito, soprattutto nell’uso letter.: le cose p. a farsi, a dirsi, che possono esser fatte, dette. c. Come rafforzativo di superlativi ...
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illaqueare
v. tr. [dal lat. illaqueare, der. di laqueus «laccio», col pref. in-1], letter. raro. – Cogliere, tenere preso nel laccio (in senso fig.). Usato quasi esclusivam. nell’infinito e nel participio [...] passato ...
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permanere
permanére v. intr. [dal lat. permanere, comp. di per-1 e manere «restare, rimanere»] (pres. permango, permani, permane, permaniamo, permanéte, permàngono; pass. rem. permasi ‹-si› [ant. permansi], [...] , senza variazioni o modificazioni: la situazione permane difficile; le condizioni del malato permangono gravi. 2. Sostare, dimorare a lungo in un luogo (usato soprattutto nell’infinito sostantivato): il p. dei profughi in un paese straniero. ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...