attrazione
attrazióne s. f. [dal lat. attractio -onis, der. di attrahĕre «attrarre»]. – 1. Azione e forza di attrarre, anche in senso fig.: a. tra due corpi; l’a. sessuale; esercitare grande a.; essere, [...] fenomeno sintattico per il quale in una proposizione dipendente da altra subordinata con il verbo al congiuntivo o all’infinito, si trova di norma il congiuntivo anziché l’indicativo che sarebbe richiesto dal rapporto logico fra le due proposizioni ...
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causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni [...] non intesi la domanda, preferii tacere»), o implicite, con il verbo nel participio passato, nel gerundio, o nell’infinito introdotto dalle prep. per, di, a (per es.: «Riconosciuto colpevole, fu condannato»; «Sapendomi in casa, mi telefonò»; «Spesso ...
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entrare
(ant. intrare) v. intr. [lat. ĭntrare] (io éntro, ecc.; aus. essere). – 1. a. Andare dentro, penetrare in un luogo: e. in casa, e. a scuola, e. nel bosco, e. sotto le coperte; e. in acqua, immergervisi, [...] nuovo decennio; e. nel 20° anno, aver compiuto 19 anni; la gestante è entrata nel 7° mese (di gravidanza). Con a e l’infinito: e. a dire, a parlare, a trattare di qualche cosa. Di stagione, mese, anno e sim.: appena entra la primavera, l’estate, il ...
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topologia
topologìa s. f. [comp. di topo- e -logia]. – 1. In geografia, lo studio del paesaggio e delle sue caratteristiche per individuare e definire i varî tipi di forme del suolo (l’insieme dei segni [...] a un quadrato, ma non a una corona circolare; una retta reale proiettiva (cioè con l’aggiunta del punto all’infinito) è equivalente a una circonferenza; un toro non è topologicamente equivalente a una superficie sferica. La topologia è articolata in ...
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causativo
cauṡativo agg. [dal lat. tardo causativus, der. di causari «causare»]. – 1. Che è causa, che ha potenza di causare: assai ben si può comprendere la tristizia esser c. dell’ira (Boccaccio). [...] fatta compiere ad altri (per es. addormentare rispetto a dormire). c. Funzione c., quella che assume il verbo fare seguito da un infinito, per indicare che il soggetto non fa lui l’azione ma la fa fare ad altri (lo hai fatto piangere; ti farò pentire ...
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stampanare
v. tr. [forse affine a stampare, nel sign. originario di «pestare»], tosc. ant. – Stracciare, lacerare, usato soprattutto nell’infinito e nel participio passato: uno letticciuolo ... con uno [...] copertoio tutto stampanato (Sacchetti) ...
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policromatico
policromàtico agg. [comp. di poli- e cromatico] (pl. m. -ci). – 1. non com. Che ha molti colori, policromo. 2. In fisica, in contrapp. a monocromatico, è detto: a. Di luce costituita da [...] solare. b. Di qualunque radiazione elettromagnetica, visibile o no, risultante dalla sovrapposizione di un numero finito o infinito di componenti monocromatiche. c. estens. Di radiazione corpuscolare (per es., un fascio di elettroni o di neutroni ...
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rimuginare
v. tr. e intr. [dal lat. muginari, che ha lo stesso sign., con l’aggiunta del pref. ri-] (io rimùgino, ecc.; come intr., aus. avere). – Agitare rimescolando o rivoltando. Raro in senso proprio, [...] sé quel minaccioso avvertimento, o su quanto gli era stato riferito; è inutile r. avvenimenti passati; seguito da di e un infinito (con riferimento a cose da fare): il suo cipiglio ... era quello che ne prepara qualcuna, per esempio che rimugina di ...
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evitare
v. tr. [dal lat. evitare, comp. di e-1 e vitare «evitare»] (io èvito, ant. evìto, ecc.). – In senso ampio, cercare, procurare, fare in modo di (e in qualche caso, anche senza l’intervento della [...] di qualcuno); o schivare, sfuggire, tenersi lontano da: e. i cattivi compagni, o le cattive compagnie. Costruito con di e l’infinito: e. di fumare, di bere, di sudare; vorrei e. di fare una brutta figura; ho evitato per miracolo di finire sotto ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] , u. in mare, o semplicem. u., lasciare il porto o un ancoraggio e dirigersi verso l’alto mare. Con verbo all’infinito preceduto dalla prep. a: E quindi uscimmo a riveder le stelle (Dante); soprattutto quando si vuole indicare lo scopo per il quale ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...