finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, [...] congiunzioni finali (per es.: «te lo dico perché tu lo sappia»; «mi pregò che lo aiutassi»), oppure implicita, con il verbo di modo infinito retto dalle prep. per, a, di, o dalle locuz. al fine di, allo scopo di e sim. (per es.: «lavora per vivere ...
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enjambement
‹ãˇ∫ãbmã′› s. m., fr. (propr. «scavalcamento»). – Procedimento stilistico frequente nella poesia delle lingue sia classiche sia moderne, consistente nel dividere una breve frase, o un gruppo [...] brevi, oppure di dare un rilievo a una parola particolarmente significativa, isolandola; per es., i versi del Leopardi (L’infinito) «interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, e profondissima quiete / io nel pensier mi fingo». In ...
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trascinare
v. tr. [lat. *traginare, der. di trahĕre «trarre»: v. trainare]. – 1. a. Tirarsi dietro qualche cosa, o anche animale o persona, facendoli strisciare sul suolo (è sinon., meno espressivo, [...] all’uscio; in senso proprio e fig., trascinarsi nel fango; in senso fig., riferito a cosa, andare per le lunghe: una questione che si trascina da anni; una controversia che si trascina all’infinito. ◆ Part. pres. trascinante, anche come agg. (v.). ...
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comparare
v. tr. [dal lat. comparare, comp. di con- e par «pari»] (io compàro, alla lat. còmparo, ecc.). – Confrontare, paragonare: possiamo c. i due casi; dovresti c. i guadagni con le perdite; io quello [...] Infinito silenzio a questa voce Vo comparando (Leopardi). ◆ Part. pass. comparato, anche come agg. con accezioni partic. (v. la voce). ...
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attentare
v. intr. [dal lat. attemptare, comp. di ad- e temptare «tentare»] (io attènto, ecc.; aus. avere). – 1. Cercare di arrecare danno alla vita o alle cose di una persona: a. alla vita, all’onore, [...] , a. invalidamente un matrimonio, tentare di celebrarlo invalidamente. 4. Con la particella pron. (seguito da di o a e l’infinito), arrischiarsi, osare, prendere ardire di fare una cosa; per lo più in frasi negative: nessuno si attentò a contraddirlo ...
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fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano [...] fuga di una retta, nella proiezione centrale, il punto del quadro nel quale viene proiettato, dal centro di vista, il punto all’infinito della retta; in partic., due o più rette parallele hanno lo stesso punto di fuga che, nel caso della prospettiva ...
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comparativo
agg. [dal lat. comparativus]. – 1. Che stabilisce una comparazione o è fondato sulla comparazione: studio c. delle religioni, di due lingue; ricerche c.; promozione per merito c., disposta [...] tempo di quanto ci occorrerebbe»; soltanto nelle proposizioni introdotte da piuttosto che si ha il verbo all’infinito: «farei di tutto piuttosto che perdere quest’occasione». ◆ Avv. comparativaménte, in modo comparativo, secondo il metodo comparativo ...
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trascorrere
trascórrere (letter. ant. transcórrere) v. tr. e intr. [dal lat. transcurrĕre, comp. di trans- «trans-» e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. tr. a. letter. Correre, o anche soltanto [...] !; quando si è in attesa, pare che il tempo non trascorra mai. d. In quest’ultimo, e anche in altri sign., l’infinito è spesso sostantivato: l’inesorabile t. del tempo, il lento t. delle ore; il sognante t. delle immagini nella fantasia; la costa ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione [...] una coniugazione p. attiva e una coniugazione p. passiva, formate, nei varî tempi dell’indicativo, del congiuntivo e dell’infinito, con l’unione del verbo esse e il participio futuro attivo la prima (amaturus eram, profecturus sim, venturum esse ...
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zeromodale
żeromodale agg. [comp. di zero e modale1]. – In statistica, si dice di una distribuzione statistica o di una curva di frequenza non avente alcun valore modale (cioè di massima frequenza); [...] si dice anche delle curve iperboliche o sim. con un massimo all’infinito. ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...