docta ignorantia
〈... in’orànzia〉 (lat. «dotta ignoranza»). – Espressione che risale a s. Agostino, ma resa celebre dall’opera De docta ignorantia di Nicolò Cusano (1401-1464), la quale indica la posizione [...] di fronte a Dio: l’intelletto umano, in quanto finito, non può dir nulla di Dio, che è l’assoluto e l’infinito, se non per via negativa, negando cioè di lui ogni attributo e riconoscendo di potersi avvicinare all’Assoluto solo sapendo di non sapere ...
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transfinito
agg. [comp. di trans- e finito]. – In matematica, che va al di là del finito: numeri t., numeri, ideati dal matematico G. Cantor, che estendono al caso di insiemi con infiniti elementi i [...] insiemi ordinati finiti con lo stesso numero cardinale di elementi hanno lo stesso numero ordinale, nel caso di insiemi infiniti ordinati si possono avere, a seconda del diverso tipo d’ordine, diversi numeri ordinati transfiniti per insiemi di uguale ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] cong. che si adopera la costruzione latineggiante temere non in luogo del semplice temere: Temendo no ’l mio dir li fosse grave, Infino al fiume del parlar mi trassi (Dante); i’ temo, lasso, no ’l soverchio affanno Distrug[g]a ’l cor che triegua non ...
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sfuggire
v. tr. e intr. [der. di fuggire, col pref. s- (nel sign. 3); cfr. lat. effugĕre, comp. di ex- e fugĕre «fuggire»] (coniug. come fuggire). – 1. tr. Evitare, scansare un danno o un rischio, una [...] la pubblicità; è un uomo invidioso e poco sincero e tutti lo sfuggono. Come sinon. di evitare, anche seguito da un infinito con la prep. di: se ci riesco, sfuggo d’incontrarlo; parlando pianissimo e sfuggendo di guardarmi (Pirandello). 2. intr. (aus ...
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panneggiare
v. intr. [der. di panno] (io pannéggio, ecc.; aus. avere). – Disporre un tessuto, un drappo, con arte, in modo che le pieghe ricadano elegantemente, con naturalezza; il verbo, usato soprattutto [...] all’infinito, anche sostantivato, viene per lo più riferito alla capacità di eseguire panneggi in dipinti o sculture: Andrea del Sarto è stato un maestro nel panneggiare. Talvolta anche trans.: p. abilmente una seta, un broccato. ◆ Part. pass. ...
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perducere
perdùcere v. tr. – Altra forma, ant., dell’infinito perdurre (dal lat. perducĕre): quelle nostre operazioni, le quali a salute ci possan perducere (Boccaccio); analogamente, si potevano avere [...] nel futuro e nel condizionale le forme perducerò, ecc., perducerèi, ecc., al posto di quelle sincopate perdurrò, ecc., perdurrèi, ecc ...
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stentare
v. intr. [lat. extĕntare «sforzarsi», comp. di ex- e tentare (v. tentare)] (io stènto, ecc.; aus. avere). – 1. Faticare, incontrare difficoltà nel fare qualche cosa; l’oggetto della difficoltà [...] è in genere espresso con la prep. a e l’infinito: s. a leggere, a scrivere; stentava ad articolare le parole, a reggersi sulle gambe malferme; partendo stentarono a trovare i movimenti giusti, ad affondare e a ritrarre simultaneamente i remi ( ...
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porgere
pòrgere v. tr. [lat. pŏrgĕre, forma sincopata di pŏrrĭgĕre, comp. di por- «in avanti» (affine a pro- e per-) e rĕgĕre «dirigere in linea retta»] (io pòrgo, tu pòrgi, ecc.; pass. rem. pòrsi, porgésti, [...] attori, oratori o in genere di chi parla in pubblico: porge assai bene; porge con garbo; non sa p.; anche sostantivato all’infinito: l’arte del p. sulla scena. 4. ant. o letter. Nel rifl. e intr. pron. porgersi, presentarsi, mostrarsi: Sì pia l’ombra ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; [...] ) di stati, è detta matrice di t. la matrice quadrata (di ordine uguale al numero di stati, e quindi eventualmente infinito) nella quale vengono ordinate tutte le probabilità di transizione da uno all’altro dei possibili stati del sistema. 4. In ...
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apertura
s. f. [lat. apertura, der. di aperire «aprire», part. pass. apertus]. – 1. a. L’aprire, l’aprirsi (nel sign. proprio del verbo): a. di un varco; a. di una finestra nella parete; a. di una strada; [...] è detto l’angolo che una generatrice forma con l’asse). In ottica, a. di un sistema ottico centrato, accomodato all’infinito (per es., un telescopio), il diametro della pupilla d’ingresso. 5. Usi estens. e fig.: a. Istituzione, creazione di un ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...