ponere
pónere v. tr. – Variante ant. di porre, nella forma dell’infinito (lat. pōnĕre): a tanto indizio Vidi molt’ombre, andando, poner mente (Dante); E te molesta incìta Di poner fine al Giorno (Parini). ...
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seguitare
v. tr. e intr. [der. di seguìto, part. pass. di seguire] (io séguito, ecc.). – 1. tr. a. ant. Seguire, tener dietro, in senso proprio e fig.: la donna, affrettatasi di vestire, chetamente, [...] : s. un lavoro, un discorso, una ricerca; s. una dieta; non ha più voluto s. gli studî. Con la prep. a e un infinito, continuare a fare una cosa: s. a parlare, a ridere; hanno seguitato a chiacchierare per tutto il pomeriggio; seguitò a fissarmi in ...
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incominciare
v. tr. e intr. [comp. di in-1 e cominciare] (io incomìncio, ecc.; come intr., aus. avere). – Lo stesso che cominciare, di cui ha gli stessi sign. e usi, sia come trans. sia come intr.; è [...] la morte (Vivian Lamarque). Nel linguaggio ant. e poet. si trova usato, come trans., anche con la prep. di e l’infinito: Più volte incominciai di scriver versi (Petrarca); e, come intr., con la particella pron.: i miei guai Nel commune dolor s ...
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divergere
divèrgere v. intr. [dal lat. mod. (Keplero, 1611) divergere, foggiato in contrapp. a convergere; cfr. il lat. tardo devergĕre «tendere in basso»] (io divèrgo, tu divèrgi, ecc.; non usato al [...] nostri scopi divergevano dai suoi. Non com., scostarsi dall’argomento principale del discorso o sim. 2. In matematica, tendere all’infinito, detto, per es., di una variabile (continua o discreta). ◆ Part. pres. divergènte, anche come agg. e s. m. (v ...
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podcasting
s. m. inv. Modalità di diffusione attraverso la rete telematica di brani audio o video digitalizzati, utilizzando il protocollo di codifica dei dati Rss (Really simple syndication, Diffusione [...] 2007, p. 48, Società e Cultura) • Al fondo del nostro linguaggio di ogni giorno giace una sterminata mitologia, un infinito catalogo di significati virtuali che di volta in volta le correnti epocali e le onde emotive disincagliano facendole venire a ...
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progressus in infinitum
locuz. lat. (propr. «il procedere all’infinito»), usata in ital. come s. m. – Espressione con cui, nella filosofia scolastica, è designato un modo di procedere logico che, per [...] spiegare qualcosa, ricorre a un termine, il quale però rende necessario il rinvio a un nuovo termine, e questo, a sua volta, a un ulteriore termine; e così di seguito, senza che si possa mai giungere a ...
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proibitivo
agg. [der. di proibire]. – 1. Che tende a proibire, che ha forza d’impedire: decreto p.; disposizione p.; leggi proibitive. In partic., e più com., dazio p., dazio doganale elevato così da [...] assol. proibitivo, s. m.), comunem. detto imperativo negativo, quello che in ital. si esprime con l’avv. non seguito dall’infinito presente per la seconda pers. sing. (non ascoltare, non guardare), e con le forme normali precedute dall’avv. non, per ...
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solito
sòlito agg. e s. m. [lat. sŏlĭtus, part. pass. di solere «essere solito»]. – 1. agg. a. Che non è diverso dalle altre volte, che è lo stesso di sempre; abituale, consueto: trovarsi, vedersi all’ora [...] varie forme del verbo solere (di uso raro, spec. nella lingua fam. e nell’uso parlato), ed è di norma seguito da un infinito, sia direttamente: non sono s. far tardi, la sera; siamo soliti passare il Natale con i nostri genitori; sia, più raram., con ...
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riescire
v. intr. – Variante pop. di riuscire nell’infinito e in altre forme con l’accento sulla desinenza (riescivo, riescirò, riescìi, ecc.); è invece il tema normale delle forme rizotoniche (rïèsco, [...] rïèsci, rïèsce, rïèsca). ◆ Analogam. è stato (ed è ancora talvolta) usato il s. f. riescita per riuscita ...
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proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione [...] p., geometria che si ottiene dall’usuale geometria euclidea con l’aggiunta dei punti improprî (da pensarsi come punti all’infinito), uno per ogni retta, e con la condizione che due rette parallele abbiano lo stesso punto improprio, così chiamata ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...