lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] le brighe più noiose le lascia sempre a me; lascio a te indovinare (o d’indovinare) il resto. 6. a. Seguito da un infinito (o da che e il cong.), è per lo più sinon. di permettere, con molta varietà di accezioni, toni e articolazioni: lasciar gridare ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] ant., si trova lui in funzione di dativo senza prep.: Rispuos’io lui con vergognosa fronte (Dante).
◆ Davanti a verbi all’infinito, in antichi testi si trova omessa (rispetto a quello che è il normale uso odierno) la prep. a, spec. davanti a parola ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] alcun conto: pretende di darmi consigli, ma io non lo vedo neppure. Con sign. diverso, non vedere qualcuno a, seguito da un infinito, o in, seguito da un sostantivo, non ritenerlo adatto: non la vedo o non ce la vedo a far la madre di famiglia ...
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tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente [...] che tende all’acido, al dolce. c. In matematica, t. a un valore, t. a un limite, avvicinarsi a un determinato valore, finito o infinito: la funzione tende all’infinito quando la variabile tende a x0; la funzione y=1/x tende a 0 per x tendente all ...
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descrittivo
agg. [dal lat. tardo descriptivus, der. di describĕre «descrivere»]. – 1. In genere, che si propone di descrivere, che costituisce o contiene una descrizione: pagine d.; parti d. di un’opera [...] . alla linguistica teorica, che studia i principî generali e i problemi di metodo. e. In stilistica, infinito d., lo stesso e meno com. che infinito storico (v. infinito, n. 5). f. In matematica, geometria d., parte della geometria che si propone di ...
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solere
solére v. tr. e intr. [lat. solēre] (pres. sòglio, suòli [ant. sògli o suògli], suòle, sogliamo, soléte, sògliono; pass. rem. soléi, solésti, ecc.; pres. cong. sòglia, ecc.; part. pass. sòlito). [...] Solea danzar la sera (Leopardi); ammaestrato a quali e quanti Miseri casi espor soglia il notturno Orror le dame (Parini). Con l’infinito dipendente sottinteso: Segando se ne va l’antica prora De l’acqua più che non suol con altrui (Dante); Di paura ...
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divergente
divergènte agg. e s. m. [part. pres. di divergere]. – 1. agg. Che diverge, in senso proprio e fig.: strade d.; opinioni d.; semirette d., in geometria, quelle che partono da uno stesso punto [...] in un fascio emergente di raggi che divergono. 2. agg. In matematica, di variabile ordinata che ha per limite l’infinito; oppure di un algoritmo che dà un risultato infinito; serie d., serie in cui la successione delle somme parziali tende all ...
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indefinito
agg. [dal lat. tardo indefinitus, comp. di in-2 e definitus, part. pass. di definire «definire»]. – 1. a. Non definito, detto di fatti o situazioni su cui non è stato dato un giudizio definitivo: [...] in filosofia, ciò a cui non si sa, e non si vuole, assegnare un preciso limite o confine, e in cui l’infinità decade quindi piuttosto a indeterminatezza. b. In grammatica, con valore insieme passivo (che non è determinato) e attivo (che non determina ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] (in senso proprio e fig.: v. ombra1, n. 4 a); e con un infinito: m. i panni ad asciugare; m. il latte a bollire. Con sign. più determinati determinata. Costruito con la prep. a seguita da un infinito, ha valore incoativo, indica cioè l’inizio di un’ ...
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narrativo
agg. [dal lat. tardo narrativus]. – 1. Che narra o si propone di narrare; in partic., opera n., opera in cui l’autore si propone di esporre ordinatamente fatti storici e reali, o immaginarî [...] del narrare, e del genere narrativo: stile n.; fluidità, ridondanza n.; in stilistica, infinito n., lo stesso che infinito storico o descrittivo (v. infinito, n. 5). ◆ Avv. narrativaménte, non com., in forma narrativa: esporre narrativamente i fatti ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...