morchione
morchióne s. m. [accr. di morchia]. – Deposito che si forma nell’inferno degli oleifici (v. inferno2, nel sign. 6) e che viene adoperato come concime. ...
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ignavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ignavus, comp. di in-2 e gnavus, forma ant. di navus «attivo, diligente»]. – Pigro, indolente nell’operare per mancanza di volontà attiva e di forza spirituale; [...] codardo. Come sost.: è un i., sono degli i.; in partic., gli i., nome con cui sono designate dai commentatori della Divina Commedia «l’anime triste di coloro Che visser sanza infamia e sanza lodo», che Dante colloca nel vestibolo dell’inferno. ...
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fuoco
fuòco (ant., region. o pop. fòco) s. m. [lat. fŏcus, propr. «focolare», e per metonimia, già nel lat. class., «fuoco, fiamma»] (pl. fuòchi, ant. le fuòcora). – 1. a. L’insieme degli effetti calorifico [...] fuoco ha spesso valore simbolico; il f. sacro, quello che le Vestali tenevano perennemente acceso; f. eterno, le fiamme dell’inferno; f. fatui (v. fatuo); f. naturali o fuochi della terra, lo stesso che fontane ardenti (v. fontana); f. olimpico, lo ...
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gloria1
glòria1 s. f. [dal lat. gloria]. – 1. a. Fama grandissima, onore universale che si acquista per altezza di virtù, per meriti eccezionali, per atti di valore, per opere insigni: meritare, procacciarsi, [...] spesso scherz.: a onore e g. del vero (per dire cioè le cose come stanno). c. Vanto, orgoglio, superbia: Né lo profondo inferno li riceve, Ch’alcuna g. i rei avrebber d’elli (Dante); Andava il fanciulletto con piccolo passo di gloria, Superbo de l ...
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seno1
séno1 s. m. [lat. sĭnus -us, propr. la piega concava formata dalla veste, nella quale le donne portavano i loro figlioletti; quindi, per estens., «petto, anima, cavità, insenatura, ecc.»]. – In [...] est autem ut moreretur mendicus, et portaretur ab angelis in sinum Abrahae. Mortuus est autem et dives, et sepultus est in inferno»). Meno propriam. le espressioni in s. alla commissione, in s. all’assemblea, in s. al parlamento, e sim., per altre ...
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dramma1
dramma1 (ant. drama) s. m. [dal lat. tardo drama -ătis, gr. δρᾶμα -ατος, propr. «azione», der. di δράω «agire»] (pl. -i). – 1. In senso lato, e più vicino all’etimologia, qualunque componimento [...] musicista diventato sordo. Con riferimento a opere letterarie e artistiche, tensione drammatica: il d. nella poesia dell’Inferno dantesco, nella scultura di Michelangelo, nella musica di Beethoven; in quel romanzo lo studio psicologico dei personaggi ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] vuol significare in quel particolare contesto: maestro, il s. lor m’è duro (Dante, delle parole scritte sopra la porta dell’inferno); parole che hanno un s. riposto, recondito, profondo, piene d’un s. misterioso; il s. del verso è chiaro, oscuro ...
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lingueggiare
v. intr. [der. di lingua] (io linguéggio, ecc.; aus. avere), letter. – Muoversi, agitarsi, guizzare come la lingua in movimento, e assumendo anche la figura allungata e appuntita di una [...] lingua; detto soprattutto delle fiamme: vampe d’inferno lingueggiano lambendo le sozze imagini (Carducci). ◆ Part. pres. lingueggiante, anche come agg.: sfavillava guizzando in lampi rossastri sul suo capo la fiaccola lingueggiante (Beltramelli). ...
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sentina
s. f. [dal lat. sentīna, in senso proprio e fig.]. – 1. Nella costruzione navale, la parte interna e più bassa del fondo di ogni galleggiante, dove si raccolgono le acque, penetrate dall’esterno [...] , che avea poi da piagnere del suo successore, s. di crudeltà e di vizi (Muratori); i voti monacali ci tengono lontani da quella s. di vizi che è il corpo della femmina (U. Eco). 3. Lo stesso che inferno, negli oleifici (v. inferno2, nel sign. 6). ...
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posta1
pòsta1 s. f. [lat. pŏsĭta, part. pass. femm. di ponĕre «porre»; cfr. posto part. pass. e s. m.]. – 1. a. ant. Posto assegnato o stabilito per fermarsi temporaneamente o per stare definitivamente: [...] , genericam., posto: o anime crudeli Tanto che data v’è l’ultima p. (Dante), con riferimento alla regione più profonda dell’inferno. Talvolta, luogo in cui si abita, dimora, nelle espressioni non aver p. ferma, non avere dimora stabile; dare di sé p ...
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L’oltretomba secondo la concezione pagana e il luogo di pena per le anime dei peccatori, secondo la concezione cristiana.
L’aggettivo latino infernus racchiudeva una sfumatura intensiva di inferus, indicando una posizione spaziale particolarmente...