confinare
v. intr. e tr. [der. di confine]. – 1. intr. (aus. avere) Essere contiguo, avere come confine o ai proprî confini: l’Italia confina a nord con la Svizzera e con l’Austria; la Cirenaica confina [...] , Che, in suo giro lontano, al ciel confina (Leopardi). In usi fig.: il genio confina con la pazzia; la sua indulgenza confina con la debolezza. Riferito a gruppi etnici, abitare in regioni attigue: le popolazioni che confinano con i Mongoli. 2. tr ...
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soverchio
sovèrchio (ant., o meno com., sopèrchio) agg., s. m. e avv. [lat. *supercŭlus, der. di super «sopra»], letter. – 1. agg. Che eccede il giusto o la misura, quindi eccessivo, esagerato: fare [...] s. spese; peccare per s. bontà, per s. indulgenza; in guisa che lo cor si stempre Di soverchia dolcezza (Petrarca); o troppo, superfluo: senza dare s. spiegazioni; i pleonasmi, o parlari soverchi (Vico); non le erano mai parsi soverchi i mille ...
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inflessibile
inflessìbile agg. [dal lat. inflexibĭlis, comp. di in-2 e flexibĭlis «flessibile»]. – 1. In senso proprio, non com., che non si flette, che non si piega, rigido: una verga di acciaio i.; [...] per alcun motivo dal proprio proposito, che non cede a pressioni e a insistenze esterne, o a sentimenti di debolezza e d’indulgenza: un uomo, un giudice, un capo i.; avere un carattere, una volontà i.; essere i. nell’esigere la piena osservanza dei ...
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severo
sevèro agg. [dal lat. severus]. – 1. a. Che esercita la propria autorità o il proprio ufficio con rigore, senza indulgenza e senza debolezza: giudice, esaminatore, critico s.; padre, maestro s.; [...] un dirigente s. ma comprensivo; essere, mostrarsi s. con qualcuno o verso qualcuno; è stato sempre s. verso gli altri e verso sé stesso; determinando: essere s. nei giudizî, nel giudicare, nel far rispettare ...
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centesimale
centeṡimale agg. [der. di centesimo]. – 1. Che costituisce la centesima parte o è diviso in cento parti: grado c., unità di misura per gli angoli (v. grado1); scala c., scala graduata divisa [...] in cento parti uguali; sistema di numerazione c., quello in base 100. 2. ant. Che si rinnova ogni cento anni: perdono, indulgenza centesimale. ...
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bamboccionismo
s. m. (iron.) L’atteggiamento di chi è considerato incapace di affrontare le responsabilità e le difficoltà della vita. ◆ Nessuna indulgenza da parte dei colleghi di governo. Il titolare [...] della Pubblica istruzione, [Giuseppe] Fioroni, non ha dubbi: «I nostri ragazzi non sono bamboccioni», ha detto parlando al «Settembre pedagogico». Nessuno sconto anche dalla sinistra radicale che punta ...
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capire
v. intr. e tr. [lat. capĕre, con mutamento di coniugazione] (io capisco, tu capisci, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere, ma i tempi composti sono rari), non com. Poter stare o entrare in un luogo, [...] i veri motivi di un comportamento, la natura della psiche di una o più persone, e quindi considerare con indulgenza, giustificare, scusare: i giovani bisogna capirli!; come ti capisco! Rifl. recipr.: si capirono al primo sguardo; sono due persone ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] o scherz.); fig., passare sopra qualche cosa, non curarsene, non darle importanza, oppure chiudere un occhio, giudicare con indulgenza e perdonare: p. sopra le convenzioni, sopra gli scrupoli; per questa volta, passerò sopra la tua scappatella ...
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ingeneroso
ingeneróso agg. [comp. di in-2 e generoso]. – Non generoso; di persona che, nei rapporti con altri, manca di quella generosità che è fatta di umana comprensione, d’indulgenza, di disposizione [...] al perdono: mostrarsi i. con l’avversario, col nemico vinto, con chi senza sua colpa ha sbagliato; Sempre i codardi, e l’alme Ingenerose, abbiette Ebbi in dispregio (Leopardi). Analogam. degli atti, del ...
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vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa [...] secondo la dottrina sostenuta dal domenicano J. Tetzel che, durante la predicazione delle indulgenze per la fabbrica di S. Pietro, affermava che l’indulgenza a favore dei morti poteva acquistarsi con la sola oblazione pecuniaria senza la confessione ...
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Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto e a determinate condizioni l’acquista per...
Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica prescriveva che la terra, di cui Dio...