pianista
s. m. e f. [der. di piano3] (pl. m. -i). – 1. Chi suona il pianoforte; la parola, raram. usata con senso generico, indica di solito chi suona lo strumento professionalmente (come solista, come [...] diffusa dal titolo di un film del regista François Truffaut, Tirer sur le pianiste (1960); è divenuta proverbiale per invocare indulgenza verso chi si trova involontariamente coinvolto in fatti e situazioni a cui è in realtà estraneo. 2. estens. Nel ...
Leggi Tutto
lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] dal fare una cosa: s’è lasciato andare a confidenze un po’ pericolose). Lasciar correre, chiudere un occhio, sorvolare con troppa indulgenza su fatti che si dovrebbero impedire o punire. Lasciar dire o fare qualcuno, non curare ciò che dice o fa ...
Leggi Tutto
lassismo
s. m. [der. del lat. laxus «largo, indulgente» (v. lasso2)]. – 1. Nella storia della morale cattolica, disposizione dell’anima (detta anche coscienza lassa) che porta a negare l’obbligatorietà [...] In senso generico, ogni sistema di opinioni o tendenza individuale caratterizzati da mancanza di rigore nel conformare la propria condotta alla legge morale, alle norme della disciplina, ecc., o da eccessiva indulgenza nel richiederne l’applicazione. ...
Leggi Tutto
lassista
s. m. e f. e agg. [der. di lassismo] (pl. m. -i). – 1. Chi, in teologia morale, fa proprî gli atteggiamenti del lassismo; sostenitore, fautore del lassismo. Come agg., che si riferisce al lassismo: [...] tendenze l., tesi l., polemica lassista. 2. non com. Chi è abitualmente rilassato in fatto di morale; come agg., che tende a un’eccessiva indulgenza: educazione lassista. ...
Leggi Tutto
ultraeuropeista
s. m. e f. e agg. Chi o che mostra convincimenti decisamente europeisti, eccedendo talvolta nei toni. ◆ Ma lo spirito di Asterix per fortuna è multiforme. Può anche assumere atteggiamenti [...] [Vladimir] Putin che vive a Palazzo Chigi, insomma tutti coloro che nella crisi tra Mosca e Washington faticano a nascondere la propria indulgenza per il nuovo Zar. (Paolo Macry, Corriere della sera, 30 agosto 2008, p. 41).
Derivato dal s. m. e f. e ...
Leggi Tutto
refugium peccatorum
〈refùǧum ...〉 locuz. lat. («rifugio dei peccatori»), usata in ital. come s. m. – Espressione con cui è invocata nelle litanie la Madonna, come madre di misericordia. Ricorre nell’uso [...] com., fig. e scherz., a indicare persona, istituto, ecc., di grande, e anche eccessiva, bontà e indulgenza: non so perché io debba diventare il refugium peccatorum degli amici in difficoltà; una scuola che è il refugium peccatorum degli studenti piu ...
Leggi Tutto
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] ; è una questione di stile; è una caduta di s., di comportamento sgradevole e sgarbato; ciò che li persuadeva ... all’indulgenza nei riguardi di Fadigati ... era appunto il suo s., intendendo per s. in primo luogo una cosa: la sua riservatezza ...
Leggi Tutto
benevolenza
benevolènza (ant. benevogliènza o benvogliènza o benivogliènza o benivolènza) s. f. [dal lat. benevolentia, der. di benevŏlens «benevolente»]. – 1. Buona disposizione d’animo verso una persona, [...] la sua risposta e si concentrò per emettere il verdetto (Luigi Malerba); conciliarsi, cattivarsi la b. dei superiori. Anche, indulgenza: invocare la b. dei giudici; giudicare con benevolenza. Oggi meno com. col senso di affetto, amicizia e sim. 2 ...
Leggi Tutto
benignita
benignità s. f. [dal lat. benignĭtas -atis]. – L’esser benigno, disposizione a beneficare, a trattare e giudicare con affettuosa indulgenza: avere, mostrare b. verso qualcuno; La tua b. non [...] pur soccorre A chi domanda, ma molte fïate Liberamente al dimandar precorre (Dante); il Giudice lo ascoltò con molta b., prese vivissima parte al racconto, s’intenerì, si commosse (Collodi). Anche, mitezza: ...
Leggi Tutto
beninteso
benintéso (o bèn intéso) avv. e agg. [foggiato sull’esempio del fr. bien entendu]. – 1. avv. Naturalmente (come risposta affermativa di consenso, o per rafforzare un’osservazione, una condizione [...] ! 2. agg. (raro e per lo più in grafia divisa, bene inteso) Inteso giustamente, fatto con discernimento, quindi opportuno, a proposito: una bene intesa carità, un’indulgenza bene intesa (più frequente, con quest’uso aggettivale, il contr. malinteso). ...
Leggi Tutto
Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto e a determinate condizioni l’acquista per...
Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica prescriveva che la terra, di cui Dio...