volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] vuole?, che volete?, per introdurre una giustificazione, una scusa, per significare che non era possibile fare diversamente, per invocare indulgenza, o rassegnazione, ecc.: che vuoi? ne avevo proprio bisogno e non ho saputo dire di no; che vuole? non ...
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intenerimento
inteneriménto s. m. [der. di intenerire]. – L’intenerire o l’intenerirsi; più spesso fig., il formarsi nell’animo di un sentimento di tenerezza, di pietà, di indulgenza, soprattutto verso [...] persona che si era trattata o giudicata con durezza, con severità: Mio padre le gettò un’occhiata intinta d’iracondia, e insieme di confuso intenerimento (Elsa Morante) ...
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umanita
umanità s. f. (ant. umanitade) [dal lat. humanĭtas -atis, der. di humanus «umano»; nel sign. di «genere umano» ricalca il fr. humanité]. – 1. Natura umana: l’u. e la divinità del Cristo; beata [...] di procedura e di prova entrato in vigore nel marzo 1994. 2. Sentimento di solidarietà umana, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini: una persona piena di umanità; trattare con u. i proprî dipendenti, i prigionieri, gli avversarî ...
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inchinare
v. tr. e intr. [lat. inclīnare, comp. di in-1 e clinare «chinare, piegare»]. – 1. tr. Chinare, abbassare: Ratto inchinai la fronte vergognosa (Petrarca). In usi fig. (letter.): i. l’orecchio, [...] (aus. avere), letter. a. Inclinare verso qualche cosa, volgere: il sole inchinava al tramonto; fig., esser propenso: i. all’indulgenza, alla benevolenza. b. Declinare, degli astri, della notte e sim. ◆ Part. pass. inchinato, anche come agg., chinato ...
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altare
s. m. [lat. volg. e tardo altare (class. altaria -ium), di origine incerta]. – 1. Superficie piana, in genere elevata dal suolo (ma in alcune religioni appoggiata direttamente sul terreno), per [...] (come sono, per es., gli a. papali nelle 4 basiliche maggiori di Roma e in alcune altre); a. privilegiato, con indulgenza plenaria per il defunto per il quale è celebrata la messa. Locuzioni: ministro dell’a., il sacerdote cattolico; il sacrificio ...
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chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] , alla verità; ch. un occhio, fingere di non vedere, di non accorgersi di qualche cosa, per connivenza o per indulgenza: il capoufficio chiude volentieri un occhio sulle mancanze dei suoi protetti; sono ragazzi, e bisogna ch. un occhio sulle loro ...
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inclinare
v. tr. e intr. [dal lat. inclinare, comp. di in-1 e clinare «chinare, piegare»]. – 1. Spostare un oggetto dalla posizione verticale oppure orizzontale, in modo che il suo asse penda verso una [...] cosa, determinandone la volontà. b. intr. (aus. avere) Avere disposizione o essere disposto a qualche cosa: i. al perdono, all’indulgenza; inclino a credere che la ragione sia dalla vostra parte. ◆ Part. pass. inclinato, anche come agg. (v. la voce). ...
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italiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Dell’Italia: il popolo i.; lingua, storia, letteratura i.; la civiltà, la cultura i.; le coste, le regioni, le città, le province i.; la Repubblica I., sia [...] spesso con valore iron. e pegg.: cosa fatta all’i., con furberia, o con faciloneria (ma anche, talora, con senso di umana indulgenza o generosità). 2. s. m. a. (f. -a) Persona che appartiene alla nazione o allo stato italiano: un i.; gli Italiani, le ...
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spostato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di spostare]. – 1. agg. a. Cambiato di posto, che si trova fuori o in luogo diverso dal posto abituale: come mai i quadri sono tutti s.?; meno com. con riferimento [...] e sim.: un giovane s., una ragazza s.; più com. come sost.: lei è un’ottima impiegata, ma il suo collega è uno s.; non vorrai prendere per marito quello s.!; con la sua eccessiva indulgenza ha fatto della figlia una s.; che famiglia di spostati! ...
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suffragio
suffràgio s. m. [dal lat. suffragium, prob. comp. di sub- e tema di fragor «fragore» (pare infatti che suffragium fosse propriamente l’acclamazione); secondo altra ipotesi, suffragium sarebbe [...] dovuta in sconto dei peccati commessi durante la loro vita terrena: pregare, dire una messa, lucrare un’indulgenza in s. delle anime del purgatorio; la Chiesa applica le indulgenze ai defunti per modo di suffragio (lat. per modum suffragii). ...
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Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto e a determinate condizioni l’acquista per...
Presso gli antichi Ebrei, anno dichiarato santo (detto anno del yōbēl, «del capro», perché la festività era annunciata dal suono di un corno di capro) che cadeva ogni 50 anni e nel quale la legge mosaica prescriveva che la terra, di cui Dio...